Il San Valentino degli italiani è al ristorante

Anche se sembra banale, trascorrere la serata di San Valentino al ristorante rimane un must per la maggior parte degli innamorati.
L’Ufficio Studi della Fipe, inoltre, conferma che il numero delle coppie che trascorrerà la sera fuori a cena è addirittura in aumento rispetto all’anno scorso.

I numeri parlano chiaro: 5,3 milioni di italiani festeggeranno San Valentino in un ristorante, trattoria o pizzeria, il 2% in più rispetto al 2017, per una spesa complessiva di 222 milioni di euro, ben il 7% in più rispetto all’anno scorso.

Come tutti gli anni, i ristoratori si preparano a coccolare i loro clienti, ovviamente per la maggior parte coppie romantiche, con menù ad hoc, spesso proposti in pacchetto all inclusive, vino per brindare compreso. In questo caso, la spesa media sarà di 42 euro a persona.

Ma non è tutto, perché molti ristoranti prevedono proposte ancora più personalizzate e convenienti, sia per incentivare maggiormente le prenotazioni, sia per fidelizzare i clienti più assidui, oppure puntano a stupire le coppie accogliendole con un aperitivo offerto dalla casa, accompagnato da un bacio Perugina, che da sempre è il cioccolatino che rappresenta gli innamorati.

Per la serata di San Valentino, alcuni piatti cambieranno il loro nome, per evocare al meglio l’atmosfera romantica. Per questo, capiterà di brindare con lo spritz dell’amore o gustarsi un risotto di Cupido, terminando con il cuore croccante di cioccolato e meringa. Leit motiv, cibi afrodisiaci e il frutto della passione, sia come decorazione del piatto che come ingrediente base delle portate.

Vera MORETTI

Le abitudini degli italiani a San Valentino

San Valentino è arrivato anche quest’anno, inesorabile, e sono 12 milioni gli italiani che si apprestano a festeggiarlo.
Un’enormità, anche se il numero è in calo del 10%, ma che conferma la popolarità di questo giorno speciale, da dedicare a chi si ama.

Non si sa se questa diminuzione, rispetto al 2015, poiché nel 2016 non sono state fatte rilevazioni, dipenda da tante relazioni nel frattempo “scoppiate” o se il problema sia quello economico.

Ma, chi lo festeggerà, cosa ha in programma per la serata più romantica dell’anno? Il 20%, in realtà, non ha nulla di particolare in programma, ma non sarà a mani vuote, perché ha provveduto a fare un regalo alla dolce metà.
La maggior parte, il 67%, opta ancora per la cena a lume di candela, anche se il 47% di loro rimarrà in casa, cucinando per la persona amata, mentre il resto, che corrisponde a 4,3 milioni di persone, uscirà a cena.

Chi decide di uscire, inoltre, sceglie per il 62% il ristorante classico, mentre il 35% si dirigerà verso pizzerie e trattorie. Un misero 3% cenerà in posti particolari come battelli, tram, a seconda del luogo in cui si trovano.
In media, gli italiani spenderanno tra i 40 e gli 80 euro al ristorante, 20-40 euro in pizzeria, con picchi di 500 euro per chi vuole stupire la sua dolce metà.

Un fortunato 4% festeggia in viaggio, per una minivacanza che si aggira tra i 130 e 140 euro per chi soggiornerà in hotel, 200-600 euro in terme e Spa.

E i regali? La tradizione vince: 29% per i cioccolatini, 22% per i fiori, 27% per regali utili, e un misero 6% per i gioielli. Secondo le stime delll’indagine condotta da SWG, verranno comprati complessivamente 3,7 milioni di scatole di cioccolatini e 2,6 milioni di mazzi di fiori.
Tra chi sceglierà di dirlo con i fiori, uno su dieci acquisterà fiori dagli ambulanti improvvisati in strada, perché il 73% si recherà in un negozio specializzato e il 17% in un mercatino. Rose e composizioni speciali saranno le tipologie più scelte.

Ma, vivendo in un’era digitale, l’amore verrà dichiarato spesso e volentieri su whatsapp, dal 32% degli innamorati, mentre il 26% posterà il suo amore su Facebook e il 20% lo invierà via sms. Biglietti cartacei per il 18% e 4% per le email e i biglietti digitali.

Complessivamente, stimiamo che oggi gli italiani si scambieranno con il proprio partner oltre 2,1 milioni di bigliettini cartacei e circa 20 milioni di messaggini d’amore, tra sms e whatsapp: oltre 160 al secondo. Ancora più impressionante, però, la quantità di mail promozionali a tema San Valentino inviate agli italiani a febbraio: in media 10 ad internauta, per un totale di missive elettroniche stimabile in 350 milioni di missive elettroniche.

Vera MORETTI

San Valentino senza crisi

Sarà che ormai sono in molti a parlare di uscita imminente dalla crisi, sarà perché al cuore non si comanda nemmeno con il portafoglio, fatto sta che per San Valentino 2015 sono molte le coppie che festeggiano senza badare a spese, o quasi. Così come sono sempre di più le imprese che operano nel campo “dell’amore”. Questo, almeno, a voler dare retta a quanto hanno rilevato Confcommercio Firenze e la Camera di Commercio di Milano.

Secondo quanto rileva Confcommercio Firenze, la maggior parte dei fiorentini passa fuori casa la ricorrenza di San Valentino, spendendo circa 80 euro a testa. Soldi che vengono spesi nei modi più diversi, ma sempre legati alla tradizione di San Valentino. Vale a dire al ristorante che, come rileva Confcommercio, almeno in città ha fatto il pieno. I luoghi più romantici ed eleganti dove cenare a Firenze sono esauriti da almeno un mese, con prezzi a persona che vanno dai 40 euro a persona a salire.

Stesso discorso vale per le aziende cioccolatiere che, con dolci a tema e personalizzati, in città stanno vivendo un vero boom per questo San Valentino 2015. Altra tradizione forte su Firenze è quella orafa, che a San Valentino la fa da padrona. Ebbene, secondo l’associazione degli orafi fiorentini i gioielli preferiti sono quello personalizzati, che rendono onore a un settore artigiano famoso in tutto il mondo.

La Camera di Commercio di Milano, invece, rileva come crescono dell’1% rispetto al 2013 in Lombardia le cosiddette “imprese del San Valentino”, con punte del 3,9% a Milano e del 2% nella provincia di Monza e Brianza. Complessivamente sono infatti oltre 19mila le imprese lombarde interessate a San Valentino. Si tratta per lo più di ristoranti (14.362), fioristi (1.913) e negozi di preziosi (1.888).

L’offerta più ampia per i fidanzati si trova a Milano, dove si concentra circa un terzo degli esercizi (6.498 imprese, pari al 33,7% della regione); seguono Brescia, con 2.895 (15% del totale regionale), e Bergamo (2.019 aziende pari al 10,5% del settore).

La Camera di Commercio ricorda poi che per San Valentino, a Milano, l’Associazione dei commercianti di via Piero della Francesca (AscoPier) ha organizzato per oggi l’iniziativa “La Via Piero della Francesca Vi Ama!”: giornata degli innamorati all’insegna di una passeggiata per lo shopping nei negozi di via Piero della Francesca e delle vie adiacenti. Innamorati che sono accolti da una fluttuante marea di cuoricini volanti. Inoltre, gli associati AscoPier offrono un “dolcissimo omaggio” agli innamorati che entrano nei negozi durante il pomeriggio e la serata.

Insomma, in coda a Sanremo siamo arrivati in pieno San Valentino che, per imprese e innamorati, in questo 2015 pare essere tornata una festa davvero.

A San Valentino segreti di coppia anche… finanziari

San Valentino si avvicina e abbondano i sondaggi e le ricerche intorno al tema dell’amore e del cuore. Cuore che, come nelle carte da gioco, si accompagna spesso ai denari, come ricordano alcune ricerche di sapore vagamente economico e finanziario che si intrufolano all’interno di altri più mielosi a tema San Valentino.

Una di queste è la Ricerca Internazionale di ING sul risparmio – realizzata in 13 Paesi in Europa su un campione di circa 13mila risparmiatori -, che ha dimostrato come non sempre si è sempre onesti con il partner riguardo ai guadagni e alle spese sostenute. Alla faccia di San Valentino. Secondo i risultati della ricerca, il 31% degli europei preferisce mantenere qualche piccolo segreto e tacere con la propria metà sullo stato delle finanze personali. Nel panorama mondiale, gli italiani si distinguono per un’ulteriore riservatezza: il 34% di loro è più propenso a nascondere acquisti e guadagni nel rapporto di coppia.

Anche all’interno di una relazione di lunga durata, il 17% del campione europeo mantiene il riserbo sull’esistenza di un conto bancario o di risparmio. Sono i turchi e gli austriaci a guidare la classifica dei Paesi con la più alta quota di risparmiatori che ha ammesso di tenere segreto al proprio compagno un conto bancario o di risparmio. Meno disposti a mantenere un segreto al riguardo al proprio innamorato, anche a San Valentino, gli italiani si collocano agli ultimi posti della graduatoria, con solo il 14% degli intervistati che ha dichiarato di tenere nascosto un conto bancario o di risparmio all’interno della coppia.

Secondo l’Indagine su un campione di individui sposati o con un partner stabile, un europeo su cinque afferma di avere comprato qualcosa nel corso dell’ultimo anno e nascosto la spesa al proprio compagno. I più onesti sono gli olandesi, con solo un 7% che ha effettuato acquisti tenendoli nascosti al coniuge, mentre le meno sincere sono le coppie rumene (31%). Quinta posizione in graduatoria per gli italiani: solo il 16% dei nostri connazionali sostiene di avere tenuto all’oscuro delle proprie spese il partner. Non sempre è San Valentino

In particolare, dalla Ricerca Internazionale di ING sul risparmio è emersa una correlazione fra debiti e bugie sulle spese effettuate: a essere maggiormente propensi a nascondere una spesa particolarmente elevata sono coloro che devono rimborsare un credito (ad eccezione del mutuo). Ma le bugie hanno le gambe corte, tanto che il 16% del campione si dice a conoscenza di acquisti effettuati dal proprio partner e tenuti nascosti.

Se la differenza di genere è una variabile che non sembra influire sulla propensione degli intervistati a mentire sulle proprie finanze all’altro membro della coppia, l’età sembra invece avere una certa rilevanza. In generale fra le coppie over 55 è meno comune avere segreti sui risparmi. Il 29% degli intervistati di età compresa tra i 25 e i 34 anni ammette di avere comprato qualcosa negli ultimi 12 mesi e nascosto la spesa al proprio partner contro solo il 13% delle coppie over 55. Inoltre, il 76% delle coppie d’età compresa tra i 18 e i 24 anni afferma che il loro partner sa esattamente quanto guadagna, a differenza delle altre fasce d’età nelle quali la quota sale in media all’84%.

Solo iI 9% degli over 55 asserisce di avere un debito che non vuole far sapere al partner (la percentuale più bassa di tutte le età), la percentuale raddoppia al 20% nelle coppie fra i 18 e i 35 anni. Infine, il 29% degli over 55 concorda con l’affermazione “è normale tra due innamorati mantenere qualche segreto sui risparmi“. Un’affermazione condivisa anche dagli appartenenti al range di età compresa tra i 18 e i 34 anni (35%) e dal 32% delle coppie tra i 35 e i 44 anni e tra i 45 e i 54 anni. Insomma… buon San Valentino a tutti, gli onesti e a quanti hanno qualche scheletro finanziario nell’armadio.

San Valentino? La cenetta a lume di candela non tramonta mai…

Oggi è San Valentino, festa degli innamorati. Secondo una ricerca condotta da Fipe-Axis Market Research il 60 per cento di chi festeggerà questo giorno andrà al ristorante. La spesa media per gli innamorati è stimata sui 70 euro a coppia, per un totale complessivo di circa 200 milioni di euro. Gli innamorati in Italia sono circa 15 milioni e la festa dell’amore rappresenta un importante trampolino per l’economia, il giro d’affare è infatti di ben 400 milioni complessivi, considerando cene, gadget, regali e fiori.

Stando al sondaggio, il 59% degli intervistati dichiara che passerà questa serata di San Valentino in compagnia solo del partner, mentre il 12,5% lo passerà con coppie di amici e il 24% in casa con la famiglia. Sei su dieci festeggeranno davanti a piatti culinari e per quattro su dieci la spesa sarà maggiore in quanto ritengono il regalo d’obbligo. I locali preferiti sono i tradizionali, ristoranti e trattorie dove si va abitualmente, mentre solo il 5% soprattutto giovani preferiranno trovare locali che propongano un menu speciale.

Sappiamo che la crisi sta cambiando profondamente i modelli di consumo degli italiani – afferma il presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani – ma dalla ricerca emerge che questo non avviene in occasione delle tradizionali grandi ricorrenze e che il ristorante dimostra di essere il luogo preferito dove trascorrere i momenti conviviali più belli e significativi“. In periodo di crisi ci si cerca di aiutare, le giovani coppie almeno nel 9% dei casi condivideranno il conto, per l’altra grande fetta sarà lui a pagare. Tra i regali preferiti ci sono i tradizionali fiori (36%), abbigliamento, calzature, accessori (19,5%) e profumeria” (14%) per una spesa stimabile in circa 180 milioni di euro. Da non disprezzare anche una piccola percentuale (5% degli intervistati) che trascorrerà con il partner il post cena, bevendo un drink o andando al cinema.

Mirko Zago