Imprese liguri soffocate dalla crisi

Un’indagine condotta da Unioncamere Liguria ha fatto emergere la situazione preoccupante delle imprese liguri che, afflitte dalla crisi, non riescono a risalire la china.

Al contrario, i dati sul tessuto imprenditoriale regionale rilevano dati in forte discesa, in particolare tra il 2012 e il 2013, sia tra le aziende registrate presso le Camere di Commercio sia tra quelle attive.

Nel 2012, infatti, le imprese registrate alle CCIAA liguri erano 167.225, mentre dopo un anno erano scese a 164.901, con un saldo negativo di 2.324 aziende.
Le attive sono calate da 142.060 a 139.429 pari a -2.631 unità.

Per quanto riguarda le imprese iscritte e cessate, nel 2013 le iscrizioni sono state 10.047 e le cessazioni 12.369; nel 2012 le iscrizioni erano state 10.491 (444 in più) e le cessazioni 10.914 (1.455 in meno). Senza contare che solo nel 2010 le iscrizioni (11.166) erano maggiori delle cessazioni (10.631).
Confrontando i dati relativi alle quattro provincie, emerge che le sofferenze riguardano indistintamente tutta la Regione.

Nessun dato in ascesa da nessun settore, se si esclude quello dei servizi, che mostra 31.854 imprese attive nel 2013 contro le 31.749 del 2012, con un saldo positivo di 105 aziende.

Negativo risulta anche il trend delle esportazioni di beni verso l’estero: nel 2013 ha segnato -6,2%.
Una tendenza che, però, le previsioni di Unioncamere danno in miglioramento già nel 2014 (+2,1) e in positivo fino al 2017 (+4,3%).
Molto più preoccupante il tasso di disoccupazione che, nel 2013, è del 9,9% per salire, secondo le previsioni, a 11,3 nel 2014 e scendere solo di poco negli anni a seguire, arrivando a 10,3 nel 2017.

Per quanto riguarda il 2014, peraltro, nel primo trimestre dell’anno il tasso di disoccupazione è salito all’11,9%, con una crescita tendenziale più accentuata rispetto alla media nazionale, dove dal 12,8% è salito al 13,6%. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) nel 2013, in Italia, ha raggiunto il 42,1%: nella graduatoria regionale al primo posto figura il Trentino Alto Adige con un tasso pari al 16,7% per arrivare alla Calabria con il 56,1%. La Liguria è a metà classifica con il 42,1%, in linea con la media nazionale.

La mancanza di fiducia nel futuro è evidente, però, guardando un altro dato, quello dell’aumento dei neet, ovvero delle persone che, nella fascia di età dai 15 ai 29 anni, non sono impegnati in alcuna attività, né di studio né di lavoro: dal 2008 al 2013, infatti, la percentuale è aumentata notevolmente, passando dal 13,5 al 21,1%, mentre, a livello nazionale, si è andati dal 19,3% al 26%, con una crescita del 6,7%.

Vera MORETTI

A Savona è partito il Bando Energia 2014

E’ partito ieri il bando presentato dalla Camera di Commercio di Savona, ovvero il Bando Energia 2014, che prevede una serie di agevolazioni per le imprese liguri che vogliono investire in campo energetico, e in particolare nel fotovoltaico.

A presentare il progetto è stato Gianni Carbone, membro della giunta camerale, il quale ha dichiarato: “Con questo incontro la Camera di Commercio intende fornire alle imprese del territorio un aiuto e informazioni utili per l’adesione ai bandi che richiedono procedure precise e offrire un’opportunità alle imprese che puntano sulle energie alternative”.

La differenza, tra questo e i precedenti bandi riservati alle energie rinnovabili, è che il bando 2014 è rivolto non solo a piccole e medie imprese, ma anche ai soggetti no profit.

Si tratta di un plafond di quasi 1,7 milioni di euro, da utilizzare per investimenti relativi alla produzione di energia da fonte rinnovabile fotovoltaica, anche finalizzati a migliorare la tutela ambientale, purché attuati da soggetti impegnati nella produzione di beni e/o servizi, iscritti al registro delle imprese e/o al Repertorio economico amministrativo e attive al momento della presentazione della domanda.

Il costo ammissibile è di 2.500 euro per kW di potenza installato (in un range compreso tra i 20 ed i 200 kWp). Il contributo a fondo perduto può coprire il 40% o il 50% della spesa a seconda del tipo di intervento.

Sono ammessi i finanziamenti gli impianti di attività produttive esistenti da realizzare su edifici esistenti; da realizzare a terra nelle aree di pertinenza; in caso di sostituzione di una copertura esistente contenente amianto; impianti fotovoltaici a terra collocati in aree già degradate o da riqualificare.

Aperto ieri, il bando rimarrà aperto fino al 25 marzo.

Vera MORETTI

Venditore, cercano te!

Un’azienda di Savona che si occupa di autoveicoli e mezzi di soccorso è alla ricerca di agenti plurimandatari dislocati in tutta la regione.
I candidati, infatti, dovranno occuparsi dello sviluppo di un pacchetto clienti su tutto il territorio regionale, per la vendita di autoveicoli, e in particolare di mezzi di soccorso.

I requisiti richiesti sono il possesso di diploma di maturità e almeno un anno di esperienza nello stesso ambito, o comunque nelle vendite.

Per saperne di più, Infojobs.it.

Accordo tra Confartigianato Savona e UniCredit

Al fine di favorire le imprese savonesi, e agevolarne l’accesso al credito, è stato siglato un accordo tra UniCredit e Confartigianato Savona.
Alla firma erano presenti Vladimiro Rambaldi, Deputy Manager UniCredit Nord Ovest, Giancarlo Grasso, Presidente Provinciale di Confartigianato Savona e il Direttore Mariano Cerro.

Obiettivo di questa intesa è favorire le imprese iscritte a Confartigianato Savona con una serie di specifici prodotti e servizi che UniCredit ha messo a punto appositamente per le pmi locali che aderiranno a Ripresa Italia, iniziativa volta a supportare le imprese nella fase di rilancio dell’economia attraverso una serie di prodotti e servizi sviluppati attraverso il dialogo e il confronto con l’Associazione.

Vladimiro Rambaldi ha dichiarato: “L’iniziativa al fianco di Confartigianato Savona nasce dal costante e costruttivo dialogo che UniCredit ha in questi anni sviluppato con le associazioni nell’ambito delle piccole e medie imprese locali, finalizzato a disegnare soluzioni concrete capaci di dare sostegno alle aziende nelle diverse fasi del ciclo economico. ‘Ripresa Italia’ si pone nel segno della continuità di attenzione alle esigenze creditizie delle PMI e offre loro un importante sostegno in una fase economica difficile come quella attuale. Il territorio di Savona, infatti, è per la banca molto importante, conclude Rambaldi, e questo accordo è la prova della vicinanza di Unicredit alle realtà locali, consapevoli che tra i compiti di una banca vi è il ruolo di motore dello sviluppo economico e sociale di un territorio e dei cittadini che vi risiedono: noi vogliamo farlo offrendo, al contempo, la competenza di una grande banca internazionale e la flessibilità di una banca del territorio”.

Le piccole e medie imprese avranno a loro disposizione una vasta gamma di finanziamenti a breve e a lungo termine, come, ad esempio, mutui chirografari, ipotecari e mutui per aperture di credito, dedicati sia alle imprese già esistenti che a quelle in fase di avvio.

Giancarlo Grasso ha commentato questo accordo con entusiasmo: “Mai come in questo momento di difficoltà economica la possibilità di reagire con efficacia è rappresentata dalla disponibilità di maggiori risorse finanziarie in grado di sostenere l’impresa nelle molteplici azioni volte a rendere più competitivo il nostro sistema economico”.

Vera MORETTI

La Guida alle donazioni in tour in Liguria

La Guida per il Cittadino realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato con la collaborazione delle Associazioni dei Consumatori in tema di donazioni comincia oggi il suo tour nella Regione Liguria, per una serie di incontri aperti al pubblico.

Da oggi, dunque, grazie alla Settimana delle Donazioni in Liguria, nei vari Distretti Notarili della regione, sarà possibile ricevere chiarimenti sulla questione, anche perché, secondo gli ultimi dati Istat, la Liguria ha registrato 4.304 donazioni nel 2009, tra cui 2.116 relative alle unità immobiliari.
La Guida alle donazioni consapevoli verrà presentata nei giorni dal 3 al 6 dicembre nelle principali città liguri, ovvero Genova (3 dicembre), Imperia (4 dicembre), La Spezia (5 dicembre) e Savona (6 dicembre).

I notai illustreranno ai cittadini se davvero la donazione è la soluzione migliore per poter usufruire delle agevolazioni sulla prima casa, a seguito dell’introduzione dell’Imu.
Per poter conoscere ogni aspetto della donazione, la Guida spiega ogni aspetto di questa procedura: i soggetti che possono donare e ricevere, la forma idonea affinché il contratto di donazione sia valido, la commerciabilità dei beni, le disposizioni fiscali, solo per citarne alcuni.

Ciò che ha spinto alla preparazione di questa Guida sono i dati raccolti da Istat, secondo i quali in Italia, nel 2009, sono state effettuate 192.536 donazioni, metà delle quali hanno riguardato unità immobiliari ad uso residenziale.
In particolare il 50,4% del totale (97.074) aveva ad oggetto immobili ad uso abitazione ed accessori, e il 22% terreni (42.384), il 7% la cessione di quote di società di persone o di srl, il 5,5% è stato con riserva di usufrutto su fondi urbani o agricoli e il 2,7% ha riguardato la cessione di aziende.

Il trend delle donazioni, inoltre, è aumentato, tra il 2000 e il 2009, del 57,5%, con un incremento del doppio relativo alle donazioni di immobili ad uso abitazione e accessori (+103,8%).
Nel Sud nel 2009 sono state effettuate 492,1 donazioni ogni 100.000 abitanti, nelle Isole 359,9, nel Nord-ovest 237, nel Nord-est 306,5 e nel Centro 215,9.

Secondo gli stessi dati Istat, in Liguria le donazioni risultano essere complessivamente 4.304, corrispondenti a 670 terreni, 2.116 unità immobiliari ad uso abitazione, 705 aziende e altri 813 atti traslativi a titolo gratuito.

La Guida è scaricabile gratuitamente dal sito del Consiglio Nazionale del Notariato e dai siti delle Associazioni dei Consumatori che hanno aderito all’iniziativa, nonché su iPhone, iPad con l’applicazione iNotai.

Vera MORETTI

A Savona le imprese fanno rete

A Savona le imprese fanno rete: una determinazione dirigenziale ha approvato la riapertura del bando per la concessione di contributi a favore delle reti d’imprese, già costituite o in fase di attivazione.

La Camera di Commercio, infatti, supporta la creazione e diffusione di raggruppamenti di aziende sotto la forma del contratto di rete, definito da D.L. 78/2010 come “contratto mediante il quale più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato e con cui si obbligano, sulla base di un programma comune di rete, a collaborare in forme e in ambiti predeterminati attinenti all’esercizio delle proprie imprese”.

Le domande possono essere presentate a partire dal 1° giugno fino al 1° ottobre 2012.

Savona: si estende la “giustizia alternativa”

In attesa che la giustizia civile riduca i tempi biblici di definizione delle cause, i savonesi, dopo qualche iniziale diffidenza, guardano oggi con interesse alla giustizia alternativa, che consente di risolvere le controversie senza ricorrere all’intervento della magistratura, in modo rapido, poco costoso e rispettoso dei diritti delle parti. Mediazione che oggi ha una marcia in più: la procedura è diventata obbligatoria dal 20 marzo scorso, (oltre che per le materie già previste come obbligatorie dalla normativa vigente, fra le quali si evidenziano diritti reali, locazioni, contratti assicurativi, bancari e finanziari, responsabilità medica, successioni ereditarie, ecc.) anche per le liti condominiali e per il risarcimento del danno a seguito di incidenti della strada o in mare. Delicato e fondamentale è il ruolo della Camera di Conciliazione/Mediazione costituita presso la sede della Camera di Commercio di Savona, terreno “neutrale” per definizione e quindi ideale per ristabilire il dialogo tra le parti e giungere velocemente alla definizione condivisa di un conflitto, anche contando sul valore aggiunto dei mediatori professionali che l’Ente camerale mette a disposizione.

Su questo tema di fondamentale importanza per la vita sociale e la convivenza civile della comunità savonese, la Camera di Commercio di Savona, affiancata dalla struttura tecnica del Centro Provinciale di Formazione Professionale “Pastore” di Imperia, organizza nella giornata di venerdì 13 aprile un seminario di aggiornamento su “La mediazione nelle controversie condominiali e nella responsabilità derivante dalla circolazione di veicoli e natanti”, con specifica attenzione alle novità introdotte il mese scorso. L’incontro, introdotto dai saluti del presidente camerale Luciano Pasquale, si svolgerà nella Sala Magnano di Palazzo Lamba Doria con inizio alle 15. Nel corso delle 4 ore a disposizione, sono in programma relazioni affidate a esperti di livello nazionale: dal dottor Giancarlo Triscari, magistrato del ministero della Giustizia, all’avvocato milanese Filippo Martini, editorialista del “Sole 24 Ore”, dall’avvocato Massimo Ginesi della Spezia, segretario del centro studi Anaci all’avvocato genovese Vincenzo Nasini, presidente del centro studi di Gesticond. Agli iscritti sarà rilasciato un attestato di partecipazione valido ai fini del riconoscimento dei crediti formativi, così come concordato con gli Ordini Professionali.

Un servizio, quello della mediazione camerale, che si è occupato a Savona di più di 160 controversie, definendone già 129. In particolare, tra le procedure definite in cui la controparte si è presentata davanti al mediatore, si è raggiunto un accordo soddisfacente per entrambe le parti circa nel 40-50% dei casi.

Che la mediazione sia conveniente è inoltre dimostrato dal confronto tra il costo medio di una procedura di mediazione presso le Camere di Commercio e quello di una causa davanti al giudice. La Banca Mondiale stima che la mediazione incida per circa il 3,5% del valore della controversia, mentre nel caso del ricorso alla magistratura ordinaria ottenere giustizia costa il 29,9% del valore della causa. Questo significa che in media ogni conciliazione costa quasi dieci volte meno di una causa che finisca in tribunale. Risparmi destinati ad incrementare le procedure di mediazione che richiederanno l’intervento di mediatori sempre più preparati e specializzati per i quali è anche previsto un biennio di aggiornamento professionale.

Fonte: agenparl.it

Il 2012 sarà tutto in rosa

Il 2012 si veste di rosa. Saranno le imprese guidate da donne a fare la differenze quest’anno, almeno secondo quanto rivela Confcommercio. I dati parlano chiaro: secondo l’Osservatorio sull’imprenditoria femminile di Unioncamere le imprese “in rosa” in Italia hanno dimostrato nel 2011 il loro potenziale di sviluppo con un aumento dello 0,7% rispetto all’anno precedente, contro lo 0,2% di crescita delle imprese maschili.

Così Confcommercio ha deciso di incoraggiare la presenza e la partecipazione delle imprenditrici alla vita produttiva della penisola con una serie di iniziative per il 2012.

Punto primo: formazione. Il progetto è un percorso, finanziato dalla Provincia di Savona con il contributo del Fondo Sociale Europeo, e organizzato da Asfoter, Associazione per la formazione nel terziario di Confcommercio Savona con incontri seminariali sul tema “Come realizzare un’analisi economica della propria impresa”. Il ciclo di seminari prenderà il via il prossimo 30 gennaio.

“Occorre dare fiducia alle donne che lavorano in proprio, poiché l’imprenditoria in rosa rappresenta una risorsa importante nell’economia locale – sottolinea Annamaria Torterolo, direttore di Confcommercio Savona. – Tuttavia, il “saper fare” da solo, soprattutto nei momenti di crisi, non basta : occorre mettere in campo gli strumenti necessari per tradurre queste competenze in progetti sostenibili anche nel lungo periodo”.

In Italia, le imprenditrici associate a Confcommercio sono circa 2000 e rappresentano il 40% degli Associati, con un tasso di crescita nel 2011 di quasi il 5%. Secondo i dati forniti dall’Unioncamere – Infocamere nel giugno 2011 le imprese femminili in Italia sono aumentate dello 0,7% rispetto al giugno del 2010, contro lo 0,2% delle imprese maschili e su una media di crescita del 3%.

Donne preparate, competenti e coraggiose, pronte a giocarsi la sfida con i loro colleghi uomini. L’indagine di Unioncamere – Infocamere parla di 41.255 imprese femminili attive in Liguria al 30 giugno 2011. A Savona in particolare, su un totale di 28.711 imprese attive nel giugno 2011 l’incidenza delle imprese femminili è del 27,4% (7.865 imprese) contro il 23,7% di Genova, con 17.071 imprese femminili su un totale di 71.891 imprese.