La crisi avanza, le partite Iva anche

La crisi non ferma chi vuole mettersi in proprio: sono infatti aumentate del 7,4% le richieste di apertura di nuove partite Iva nel mese di marzo. E se si fa il confronto con febbraio 2012, l’incremento è del 12,4%.
Ma, vedendo nel dettaglio questi dati, emerge che, per la maggior parte, il 77,7% del totale, si tratta di persone fisiche, che sopperiscono alle perdite relative alle altre forme giuridiche.

Dal punto di vista del territorio, invece, non c’è una netta maggioranza.
Se, da un lato, è il Nord ad aver aperto il più alto numero di partite Iva (il 41,5%), seguito dal Centro (il 23,2%) e dal Sud (il 35,2%), i risultati che riguardano le macro aree geografiche evidenziano differenze sostanziali a livello regionale.

Per fare un esempio concreto, se la Campania ha registrato un aumento del 21% rispetto a marzo 2011, il Molise perde ben 8,8 punti. Tra le due isole maggiori, è la Sicilia a portarsi avanti, con un +16,98%.
E poi, se nel Nord-ovest l’incremento è piuttosto contenuto, con la Valle d’Aosta in testa con un +11,2%, il Nord-est non ha registrato sensibili cambiamenti rispetto ad un anno fa, a parte Bolzano, che spicca con un considerevole +21,53%.
Al Centro, infine, nel Lazio le partite Iva sono cresciute del 13,40%.

Per quanto riguarda i settori di occupazione, molto gettonato il commercio (22,2%), seguito dalle attività professionali (15,8%).
Molto bene è il ramo servizi, che registra il 10,8% di aperture in più rispetto a marzo 2011 e il 51,8% del totale. Anche se, in questo settore, calano del 12,6% le attività immobiliari.
Attività imprenditoriali più in evidenza sono quelle legate all’agricoltura (+14,3%), ed in particolare il comparto pesca acquacoltura che arriva quasi al 40% di crescita.
In discesa il settore industriale, dello 0,8%, a causa soprattutto della crisi dell’edilizia (-2,4%).

Ad aprire nuove partite Iva sono stati, per il 65%, uomini, 31.428 in tutto, mentre le donne sono 16.995, anche se in positivo del 13,60% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Dal punto di vista dell’età anagrafica, sono i giovani fino a 35 anni a primeggiare (24.820), rappresentando più della metà dei nuovi entrati a tale criterio.
La percentuale, confrontata con marzo 2011, cresce del 23,38%, 15.710 gli uomini, 9.110 le donne.

Vera MORETTI

Autorità per l’energia: approvate 47 nuove proposte

L’Autorità per l’energia ha approvato 47 nuove proposte per la promozione dell’efficienza energetica nell’ambito del meccanismo dei certificati bianchi. Gli interventi, per circa il 95% concentrati nel settore industriale, permetteranno una riduzione di consumi stimata di oltre 800 mila tonnellate equivalenti di petrolio nei prossimi cinque anni. Le nuove proposte approvate favoriscono la diffusione di tecnologie strutturali, in grado di generare risparmi energetici ed economici a favore dei consumatori e del Paese per molti anni, come previsto dalle nuove Linee guida recentemente introdotte dall’Autorità in tema di efficienza energetica (delibera EEN 9/11).

La maggior parte degli interventi riguarda l’ottimizzazione degli impianti (valore medio pari a 5,3 ktep/anno) e l’introduzione di componenti più efficienti (forni, bruciatori, miscelatori), con un valore di risparmio medio pari a 3,6 ktep/anno. Secondo le stime fornite dagli stessi proponenti, i 47 progetti – che si aggiungono ai 594 già approvati dall’avvio del meccanismo nel 2005 – consentiranno risparmi medi annui pari a circa 160.000 tep, di cui circa 55.000 tep/anno per risparmi di energia elettrica, quasi 43.500 tep/anno per risparmi di gas naturale e quasi 62.500 tep/anno per risparmi di altre forme di energia (ad esempio olio combustibile o gasolio) per usi diversi dall’autotrazione.

Oltre il 70% di questi risparmi verrà conseguito grazie agli interventi proposti dalle società di servizi energetici (ESCO) , oltre il 20% dai soggetti con obbligo di nomina dell’“energy manager” e circa il 5 % direttamente dai distributori di gas o energia elettrica. La misurazioni dei risparmi di energia ottenibili mediante le proposte approvate avverranno a consuntivo, ovvero confrontando i consumi prima e dopo gli interventi, al netto dei risparmi che si sarebbero comunque verificati per effetto dell’evoluzione tecnologica, normativa e di mercato. I risparmi incentivati infatti sono solo quelli addizionali, ottenuti per effetto dell’introduzione di tecnologie più efficienti rispetto a quelle mediamente diffuse nel mercato e/o che rispettano gli standard di efficienza obbligatori per legge.

L’approvazione delle 47 proposte, in anticipo rispetto alla tempistica per l’applicazione del meccanismo del silenzio/assenso previsto, permetterà ai proponenti di procedere celermente con le prime richieste di emissioni dei titoli di efficienza energetica anche in vista della verifica del conseguimento degli obiettivi 2011 da parte dei soggetti obbligati. Lo si legge in una nota dell’Autorità.

Fonte: agenparl.it