Salone Nautico, tempo di bilanci (positivi)

Si è chiusa ieri la 54esima edizione Salone Nautico di Genova, non senza sorrisi per gli organizzatori e gli operatori del settori. Il primo dato positivo da riscontrare è senza dubbio quello sull’affluenza del pubblico: non si è per nulla distanti dai numeri della precedente edizione con oltre 107.000 visitatori e la manifestazione si conferma la più frequentata dell’intero Mediterraneo.

Nonostante le aspettative non tutte concordi sulla buona riuscita dell’evento, decisamente buoni anche i numeri relativi al giro d’affari sviluppato secondo l’Osservatorio Nautico Nazionale che, come di consueto, ha compiuto una rilevazione qualitativa dell’edizione 2014 del Salone Nautico: la maggioranza del totale degli operatori (53,8%) si è dichiarata più soddisfatta della qualità dei contatti avuti con i clienti rispetto all’edizione precedente (il 28,8% in linea con l’anno passato).

Tra gli altri punti di forza del Salone va segnalato il successo delle sea experience, la possibilità di provare in mare le imbarcazioni a vela, a motore e i gommoni. Le uscite organizzate dai vari brand esposti sono state più di 1.300, con quasi 3.000 persone coinvolte.

“La conclusione del salone vede confermata l’inversione di tendenza annunciata a maggio al di là delle più rosee attese della vigilia. Le vendite migliorano – ha dichiarato Massimo Perotti, Presidente di Ucina -, ma il mercato nautico italiano non può nascere da solo. La strategia di Ucina è di puntare con grande energia, forza e determinazione sul Salone Nautico Internazionale di Genova. Un mercato non risale da solo ma va incentivato e occorre intervenire per ricrearlo. Il 2014 va considerato un anno zero da cui ripartire, abbiamo bisogno della spinta di tutti i soci sia per rinnovare il mercato sia per fare forte il Salone”.

“Si respira un’aria diversa: sui visi degli operatori ci sono meno mugugni e più sorrisi. Dimenticandoci del passato – ha sottolineato Pietro Vassena, titolare di Lepanto Yachting e referente in Ucina per la ‘piccola nautica’ – ci sono piccoli segnali di miglioramento dell’andamento del mercato. C’è stata una buona affluenza, ma quel che conta sono gli utenti interessati. Abbiamo venduto a gente lontana dalla nautica. C’è molta differenza tra portare avanti una trattativa per mesi e poi chiuderla al Salone, oppure, come è successo quest’anno, ritrovare i clienti che entrano al Salone e comprano”.

La nautica italiana al Dubai Boat Show

Da ieri, e fino a domenica 9 marzo, a Dubai è di scena, presso il Dubai International Marine Club (Mina Seyahi), la 21a edizione del Dubai International Boat Show, principale manifestazione dedicata al settore della nautica da diporto nell’area del Golfo.

In occasione di questo importante evento, l’ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha organizzato, in collaborazione con l’Associazione di categoria UCINA, una partecipazione collettiva di 20 tra organismi ed imprese italiane del settore.

Si tratta di un’opportunità di promozione da non perdere, per le aziende che si occupano di yacht, gommoni, imbarcazioni, parti, componenti e sistemi per la nautica, considerando anche che, dal 1992, anno della prima edizione, la manifestazione è aumentata, in termini di espositori, di ben 14 volte, e 43 volte in termini di superficie occupata.

ICE ha sempre svolto un ruolo di primo piano durante le varie edizioni del Dubai International Boat Show, tanto da ricevere, durante l’edizione 2012, un riconoscimento da parte del Dubai World Trade Centre per il ventennale supporto alla manifestazione.

La collettiva organizzata quest’anno dall’Agenzia ICE ricopre una superficie di 150 mq, in due isole nella Equipment Supplies & Service Area, dove sono stati allestiti stand per le aziende partecipanti in cui esporre il proprio campionario e condurre incontri d’affari.

Forte la presenza del distretto ligure, con 14 aziende, grazie alla collaborazione con Regione Liguria, Liguria International e WTC Genova.

Considerando la ricchezza degli Emirati Arabi e l’incremento artificiale della costa, i superyacht anche quest’anno sono presenti in quantità massiccia all’evento, e ospitati nell’area dedicata Superyacht Club, per rispondere alle tante richieste del sempre più nutrito numero di partecipanti che si aspettano proposte esclusive.

L’Italia rappresenta un vero e proprio punto di riferimento al riguardo, tanto che le esportazioni di navi ed imbarcazioni Made in Italy verso gli Emirati Arabi Uniti hanno raggiunto nel 2011 il valore di 36,7 milioni di euro, +2,4 % rispetto al 2010, collocando il nostro Paese al secondo posto nella graduatoria dei fornitori esteri del settore, preceduto dalla Francia e seguito dalla Germania.

Vera MORETTI

Salerno naviga verso Düsseldorf

Salerno punta verso nord e precisamente a Düsseldorf, in Germania, dove, dal 19 al 27 gennaio 2013, si svolgerà la 44esima edizione del Boot, ovvero uno dei Saloni nautici più importanti d’Europa.

All’evento parteciperà una collettiva di 12 imprese salernitane del settore e, se si pensa che quest’anno è prevista la partecipazione di 1650 espositori provenienti da 50 Paesi, si tratta di una grande occasione.

Ma non è la prima volta che Salerno partecipa al Salone, e anche questa volta la Camera di Commercio di Salerno ha allestito due distinte aree per complessivi 100 mq, per meglio rispondere alle esigenze espositive degli operatori salernitani presenti.

La presenza delle più importanti imprese salernitane del settore rappresenta una logica conseguenza del lavoro che la Giunta camerale sta svolgendo per incentivare il turismo nautico nella provincia di Salerno.
A questo proposito, saranno infatti erogati contributi a fondo perduto, a parziale concorso delle spese di organizzazione di viaggi di turismo nautico, che comprendano almeno una settimana di crociera lungo le coste salernitane e che sostino nei porti turistici della provincia di Salerno.

Il progetto deriva dalla stipula di un protocollo d’intesa tra i comuni del Cilento e la realizzazione della Cilento Blu Card, strumento che permette ai diportisti di usufruire di una serie di servizi a tariffe agevolate.

Guido Arzano, presidente dell’Ente camerale, ha dichiarato: “Il settore nautico rientra a pieno titolo tra le priorità verso cui è orientata l’azione della Camera di Commercio di Salerno non solo perché la provincia di Salerno, con gli oltre 200 km di costa, è naturalmente dotata di bellezze paesaggistiche oltre che di numerosi porti ben attrezzati, ma anche perché è animata da una classe imprenditoriale particolarmente dinamica a cui la Giunta camerale, con la recente approvazione del regolamento d’ammissione ai contributi per l’incentivazione dei flussi di turismo nautico in provincia di Salerno, ha voluto riservare una particolare attenzione per far si che il settore possa diventare un volano per la crescita del sistema economico locale”.

Vera MORETTI

Italia-Brasile: le pmi si giocano la partita più importante

 

Santa Caterina pensaci tu.

No, non è un ex voto verso qualche martire italiana, ma uno dei 27 Stati Confederati del Brasile con cui Regione Liguria, Liguria International e il Ministero dello Sviluppo Economico Italiano hanno firmato un importante accordo, un impegno che rappresenta un decisivo passo in avanti per le imprese italiane impegnate nel settore nautico.

“Il settore ha dei dazi doganali molto forti ma anche una grande volontà di collaborazione. Grazie all’intesa a Santa Caterina sarà possibile anche per le piccole e medie imprese italiane accedere ad agevolazioni e partnership con quelle locali, mentre a livello nazionale brasiliano si creeranno dei tavoli di lavoro che dovrebbero sfociare in nuovi accordi futuri” – ha commentato Emanuele Spadaro, export manager di Ucina (la Confindustria del settore) subito dopo la sigla.

L’intesa è stata promossa da Regione Liguria, che guida la delegazione italiana per il settore nautico, e Liguria International: “Tramite la Liguria si promuove tutta la capacità nazionale, attraverso decine di imprese che abbiamo portato qui a caccia di affari e questo tipo di avvenimenti può dare risultati concreti rilevanti” – è stato il parere di Franco Aprile, presidente di Liguria International.

Con questo passo, infatti, Italia e Brasile hanno intrapreso la costituzione di un polo nella regione di Santa Caterina (uno dei 27 stati federati brasiliani collocato nella porzione meridionale del Paese) e di un tavolo di lavoro permanente per lo sviluppo che agevolerà i cantieri e i mercati nautici della Penisola del Belpaese in uno dei mercati emergenti più interessanti del momento.

Vento in poppa!

 

Paola PERFETTI

Le piccole imbarcazioni rimangono in secca

Il settore nautico, a parte le barche di lusso, sta conoscendo un momento di grave difficoltà.

Quello dei piccoli costruttori di barche è un settore caratterizzato principalmente da lavoratori artigianali, non in grado di reggere la concorrenza del mercato estero. Per questo, si tratta di un ambito che guarda soprattutto al mercato interno, che quest’anno non naviga certo in acque sicure.

Dati alla mano, infatti, in Europa, quello italiano è il mercato che ha perso di più, dal momento che, con una crisi così forte in atto, l’acquisto di una piccola imbarcazione è in fondo alla lista della spesa del ceto medio italiano. Questo è quanto riferisce Umberto Capelli, consigliere di Ucina Confindustria Nautica e titolare dell’omonimo cantiere di Spinadesco Cremona.

Il comparto della nautica “popolare” ha subito una flessione del 20% rispetto al 2010 ma nonostante ciò la presenza delle aziende artigianali al Salone Nautico di Genova non è in discussione, perché l’esclusione significherebbe uscire dal mercato e perdere qualsiasi possibilità di ripresa.

La stasi delle vendite è da ricondursi, oltre all’evidente perdita di potere d’acquisto da parte dei potenziali clienti, alla problematica gestione post-acquisto: a cominciare dalla difficoltà di trovare posti barca in porti che privilegiano imbarcazioni più grandi e, quindi, latrici di un maggiore movimento di denaro, fino all’assenza di porti a secco, per via dei vincoli demaniali, e, come spesso ricorda il presidente del Coni Genova Carlo Nicali, l’assenza di scivoli a mare pubblici che consentano il varo dell’imbarcazione a costo zero.

Tutto ciò, non può che scoraggiare l’acquisto di una barca, anche nei casi in cui rappresenta il vero e proprio oggetto del desiderio.

Vera Moretti