Regali di Natale online, occhio alle truffe

Anche per questo Natale, come di consuetudine durante le Feste, gli acquisti aumentano notevolmente, sia online sia nei negozi tradizionali. E, soprattutto per chi acquista regali di Natale online, la frode è dietro l’angolo se non si sta attenti. Sfortunatamente, infatti, lo shopping online non finisce sempre bene per i clienti.

Da una recente indagine condotta da Kaspersky Lab – la più grande azienda privata del mondo che produce e commercializza soluzioni di sicurezza per gli endpoint – e B2B International è emerso che quasi la metà degli intervistati che hanno perso del denaro durante una transazione online fraudolenta non lo ha più recuperato o ne ha recuperato solo una parte. Per questa ragione Kaspersky Lab ci tiene a ricordare, a tutti gli utenti che si sono rivolti alla rete per i loro acquisti natalizi, la necessità di proteggere le proprie transazioni digitali, specialmente in un periodo in cui i furbi approfittano di chi acquista regali di Natale online.

Sebbene molte istituzioni finanziarie dichiarino la propria disponibilità a rimborsare il denaro perso a causa del cybercrimine, solo il 56% degli intervistati da Kaspersky Lab ha riferito di aver recuperato tutto il denaro perduto. Il 16% delle vittime ha ricevuto solo un rimborso parziale e il 28% non ha ottenuto alcunché. In alcuni Paesi, come la Russia, il 58% degli intervistati ha dichiarato di non aver mai potuto sperare nella possibilità di ricevere un rimborso e solo il 13% ha ricevuto una parte del denaro rubato.

La situazione, secondo Kaspersky Lab, è esacerbata dal fatto che non tutti gli utenti sono completamente consapevoli del pericolo delle frodi informatiche, nemmeno quando devono acquistare regali di Natale online: il 16% degli intervistati crede che il crimine online che coinvolge il furto di denaro non sia così comune e il 22% crede che non sarà mai preso di mira dei cyberattacchi. Tuttavia, le statistiche mostrano che circa il 43% degli utenti è stato vittima di qualche minaccia finanziaria online almeno una volta nell’ultimo anno.

Come ricorda Morten Lehn, Managing Director di Kaspersky Lab Italia, “le frodi online possono costare somme considerevoli di denaro: secondo la nostra indagine la somma media che i criminali informatici sono riusciti a rubare è stata di 180 euro ma nel 18% dei casi ha superato addirittura gli 800 euro”.

Lo shopping online non è roba da italiani

Gli italiani sono un popolo ancora molto affezionato alle tradizioni e restio ad adottare metodi sperimentali, anche quando si tratta di fare acquisti.
Se, infatti, ci sono voluti decenni per far attecchire l’abitudine all’utilizzo di carte di credito, sembra che ce ne vorranno altrettanti per abituare i consumatori del Belpaese a fare shopping online.

Nonostante, infatti, sia stato appurato che, navigando nei portali più conosciuti ed utilizzati, non si corre alcun rischio, siamo ancora lontani dalle percentuali registrate in Paesi come Gran Bretagna, Francia e Germania, per non parlare degli Stati Uniti!

Insomma, saremo pure un popolo di inventori e creativi, ma guardiamo con diffidenza le innovazioni, soprattutto se vengono dal mondo telematico.

A questo proposito, i dati diffusi da Eurostat confermano che, nel 2012, solo il 29% degli internauti italiani ha utilizzato la rete per comprare beni e servizi.
Con i viaggi come unica eccezione, aumentati dal 2008 dal 9 al 14%, dunque, ci troviamo ad essere il fanalino di coda tra i Paesi europei in fatto di acquisti sul web, davanti solo a Bulgaria (17%) e Romania (11%).

Vera MORETTI

Confcommercio Ascoli presenta Confshopping.com

Se, da una parte, il commercio sta attraversando un periodo di profonda difficoltà, soprattutto quando si tratta di vendere beni non propriamente utili, dall’altra si sta assistendo ad un vero e proprio boom del commercio elettronico.

Per questo motivo, Confcommercio Ascoli ha deciso di cavalcare l’onda e istituire il portale Confshopping.com, che è stato appena presentato dal direttore di Confcommercio Ascoli, Giorgio Fiori.

Questa scelta è stata fatta, lo ha dichiarato il presidente Fausto Calabresi, “per consentire alle imprese del terziario della provincia di promuovere le loro attività ed i loro prodotti ad una clientela molto più vasta rispetto a quella normalmente raggiungibile attraverso la rete di vendita tradizionale“.

La vera novità è che questo nuovo portale è gestito interamente da Confcommercio, con le più ampie garanzie ed il commerciante non ha alcun impegno, se non quello di scegliere i prodotti da mettere in rete.

Si tratta di un servizio all-inclusive, poiché gli operatori dell’Associazione pensano a tutto: dalla fotografia digitale degli articoli alla descrizione degli stessi in italiano ed inglese, alla consulenza, al supporto tecnico e soprattutto agli aspetti più onerosi e cioè la gestione degli ordini, l’assistenza telefonica e la spedizione.
I costi rimangono molto contenuti, sia per i canoni di adesione che per le convenzioni, con sconti specifici per le imprese associate a Confcommercio.

Per aderire all’iniziativa è sufficiente contattare gli uffici Confcommercio ed esprimere il proprio interesse, per poi essere ricontattati dagli esperti della stessa Associazione per l’attivazione della vendita online.

Vera MORETTI

Fare shopping googolando

Arriva anche in Italia Google Shopping, la “versione” di Google per il commercio online.

Secondo Google, Shopping è un «motore di ricerca prodotti che consente agli utenti di trovare online le informazioni sugli articoli, di comparare i prezzi e scegliere il venditore dal quale effettuare l’acquisto.

I commercianti interessati a trarre profitto dal nuovo servizio possono iscriversi gratuitamente sul Merchant Center e caricare i propri prodotti: una volta effettuata la ricerca, il cliente si troverà di fronte tutto quanto disponibile nella pagina di Google.

Gli utenti possono cercare i prodotti dalla homepage di Google Shopping  e hanno anche la possibilità di cliccare su “Shopping” nel pannello a sinistra della pagina dei risultati di ricerca per visualizzare i risultati originati esclusivamente da Google Shopping».

Con Google Shopping «diventa più semplice per gli utenti individuare quali negozi online vendono l’articolo che stanno cercando, mentre i venditori hanno la possibilità di incrementare le vendite grazie al traffico indirizzato sui loro portali».

Link Google Shopping.