Sisma centro Italia, agevolazioni per imprese e autonomi

Sisma centro Italia, arriva la possibilità per autonomi ed imprese di poter richiedere le agevolazioni previste, ed ecco come fare.

Sisma centro Italia, quando si può presentare la domanda?

Il Ministero dello sviluppo economico ha pubblicato il bando 2022 a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi con sede nella zona Franca Urbana colpite dal terremoto. Le risorse disponibili per le agevolazioni sono pari a circa 60 milioni di euro. Possono richiederlo tutte le imprese e lavorotari autonomi con sede nei comuni interessati di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.

La scossa sismica di interesse è quella avvenuta dal 24 agosto 2016 e che si sono protette per alcuni giorni. Così le domande possono essere presentate dal 6 aprile al 4 maggio 2022. Le modalità di presentazione della domanda e sono indicate all’intero della circolare n.120680 del 28 marzo. La circolare è possibile leggerla e scaricarla direttamente sul sito del Mise.

Come si distribuiscono le agevolazioni

Le agevolazioni prevedono un massimale di 200.000 euro. In particolare ci sono:

  • 100 mila euro nel caso di soggetti attivi nel settore del trasporto di merci su strada conto terzi;
  • 25 mila euro per i soggetti attivi nel settore agricolo.

Inoltre i contributi saranno versati, secondo le seguenti modalità:

  • il 40% delle risorse disponibili è ripartito in parti uguali tra tutti i beneficiari. Ma accantonando eventuali eccedenze dovute al superamento del limite di aiuti;
  • il 60% delle risorse disponibili è ripartito in funzione del rapporto tra il reddito d’impresa o di lavoro autonomo registrato da ciascun soggetto beneficiario e la somma dei medesimi redditi registrati da tutti i soggetti beneficiari della zona franca urbana.

Come presentare le istanze per il sisma centro Italia

Le istanze possono essere presentate esclusivamente online, attraverso la procedura telematica. Per accedere alla sezione è necessario l’identificazione e l’autenticazione tramite la Carta nazionale dei servizi. Tuttavia l’accesso è riservato solo ai soggetti rappresentanti legali dell’impresa, come risulta dal relativo certificato camerale. Nel caso si lavoratore autonomo, dal titolare.

Mentre si ricorda che la data di inizio della sessione di richiesta comincia il 6 aprile e si conclude il 4 maggio 2022. Le istanze verranno valutate in ordine di arrivo, quindi non c’è bisogno dell’ansia da clickday.

Altri requisiti da possedere per il soggetto richiedente

Nell’istanza, oltre al possesso dei requisiti di accesso alle agevolazioni, il soggetto richiedente deve dichiarare:

a) i dati delle imprese con le quali esiste almeno una delle relazioni  tali da configurarne l’appartenenza ad una “impresa unica”;
b) i termini del proprio esercizio finanziario, che dovrà coincidere con il periodo contabile di riferimento del soggetto istante e che può non corrispondere all’anno solare;
c) il reddito d’impresa al lordo delle perdite pregresse, ovvero di lavoro autonomo nel caso di titolari di reddito di lavoro autonomo, riportato nell’ultima dichiarazione dei redditi presentata alla data di invio della medesima istanza;
d) l’importo dell’agevolazione richiesta, determinato dal soggetto istante tenendo conto della previsione circa gli importi a carico del medesimo soggetto per imposte e contributi previdenziali;
e) i dati e le informazioni necessarie per constatare l’assenza delle sanzioni interdittive, ovvero il sussistere di condizioni previste dalla legge comportanti l’incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche.

 

 

 

 

Sisma 2016: le imprese ancora non si sono riprese

Esattamente un anno fa il Centro Italia, nelle regioni di Marche, Lazio, Abruzzo e Umbria, è stato colpito da un grave sisma che ha causato vittime e danni ancora molto tangibili.
I piccoli Comuni interessati dal terremoto sono 140, e, a distanza di un anno, i piccoli imprenditori che operano nella zona non sono riusciti a tornare alla normalità, con tutti i disagi che ciò comporta.

Facendo un po’ di numeri, Confartigianato segnala che nel terremoto sono state coinvolte 15.841 imprese artigiane con 38.991 addetti, che rappresentano il 25% del totale delle aziende operanti nei territori del Cratere. Il 37,6% delle imprese artigiane nei territori interessati dagli eventi sismici opera nel settore delle costruzioni, il 24,8% nei servizi alle persone, il 24,4% nel manifatturiero e l’11,3% nei servizi alle imprese.

A pagarne le spese più care sono sicuramente le imprese che si trovano nelle zone di Marche e Umbria, regioni che negli ultimi quattro trimestri presentano la peggiore tendenza dell’occupazione, con cali rispettivamente dello 0,7% e dell’1,5%, a fronte di un +1,4% della media nazionale.

Nonostante il supporto ricevuto dal Governo, le criticità permangono, rendendo difficile, se non in alcuni casi impossibile, la ricostruzione e la conseguente ripresa delle attività economiche, e spesso il colpevole principale è la burocrazia, che, al contrario, dovrebbe supportare chi cerca con sacrificio di rialzare la testa: troppe norme e troppo complesse, eccessiva frammentazione delle competenze tra gli Enti e le istituzioni coinvolti nella ricostruzione, eccesso di rigidità nella gestione degli appalti.

Per questo motivo, Confartigianato Marche ha sollecitato alla Regione il coinvolgimento di imprese locali specializzate per affiancare il Genio Civile nell’opera di rimozione e smaltimento delle macerie. Da parte sua, Confartigianato Macerata ha già costituito una rete di 300 imprese di edilizia e impianti pronte a lavorare per la ricostruzione.

Vera MORETTI