Puglia: pronti 20 milioni per le imprese che assumono

Secondo quanto previsto dal bando “Piano straordinario per il Lavoro in Puglia”, verranno presto messi a disposizione delle imprese pugliesi 20 milioni di euro per assumere disoccupati e inoccupati residenti nella regione.

Il bando è destinato alle imprese che svolgono attività economiche nonché le organizzazioni no profit, le cooperative, i consorzi di piccole e medie imprese con attività esterna, e che posseggano i seguenti requisiti:

  • sede legale o unità operativa nella Regione Puglia;
  • siano intenzionate ad assumere nuove risorse con contratto a tempo indeterminato sia full time che part time non inferiore a 25 ore settimanali;
  • siano in regola con l’applicazione del CCNL;
  • siano in regola con il versamento degli obblighi contributivi ed assicurativi;
  • siano in regola con la normativa in materia di sicurezza del lavoro;
  • non abbiano in corso procedure di licenziamento di lavoratori impiegati alle stesse mansioni che saranno attribuite ai lavoratori da assumere con la “dote occupazionale”;
  • siano in regola con le assunzioni previste dalla Legge 68/99 sul collocamento mirato dei disabili.

Non potranno essere ammesse al finanziamento le imprese:

  • operanti nei settori dell’industria carboniera, siderurgica, della costruzione navale, fibre sintetiche e agricoltura;
  • operanti in attività connesse all’esportazione;
  • operanti in settori condizionati all’impiego di prodotti interni rispetto ai prodotti d’importazione;
  • che esercitino attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

Ma chi può essere assunto? Le imprese dovranno farsi carico di assumere disoccupati da almeno 6 mesi, inoccupati, donne, immigrati e disabili (anche in questi casi disoccupati e inoccupati) e residenti in Puglia.

La dote assunzionale è concedibile sotto forma di integrazione al salario per ogni assunzione a tempo indeterminato. La Regione concede un contributo minimo pari al 30% degli stipendi lordi se si tratta di disoccupati, inoccupati e immigrati senza lavoro. Se le risorse assunte saranno anche donne l’incentivo sale al 40%. Il contributo non sarà superiore al 50% del costo salariale lordo calcolato nei dodici mesi successivi all’assunzione e comunque per un importo non superiore a 20.000,00 euro. Fa eccezione l’assunzione di disabili per i quali il contributo regionale cresce fino al 75% degli stipendi lordi per un massimo di 30.000,00 euro.

Per accedere alla dote i datori di lavoro dovranno inoltrare le domande attraverso il portale www.sistema.puglia.it dalla sezione Dote occupazionale e seguendo le linee guida per l’utilizzo della procedura telematica a partire dalle ore 12,00 del 20 giugno 2011. L’avviso sarà attivo fino all’esaurimento delle risorse.

27 milioni di euro in Puglia per gli aspiranti imprenditori.

A partire dal prossimo 30 ottobre 2010, in Puglia verrà riaperto il bando “Sostegno allo Start up di microimprese di nuova costituzione realizzate da soggetti svantaggiati” promosso dalla Regione.

Il nuovo bando, disporrà di una copertura di 27 milioni di euro e presenta alcune differenze rispetto al primo ciclo chiuso a luglio 2009:

  • chi fa domanda per un’impresa artigiana avrà la possibilità di ricevere l’incentivo anche se succede all’azienda paterna o di un parente entro il secondo grado (padre, nonno, fratello), ma c’è una condizione: l’azienda deve acquistare l’intera impresa artigiana esistente o un suo ramo organico e funzionale;
  • l’altra novità riguarda i “Principi attivi”. L’Avviso Start up solo per questi progetti viene esteso anche alle imprese già costituite il cui piano di attività però sia stato approvato dalla Regione.

La misura prevede che le imprese siano costituite per la maggioranza da candidati con queste caratteristiche: giovani tra i 18 e i 25 anni di età; persone tra i 26 e 35 anni che non abbiano ancora ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito; soggetti al massimo trentacinquenni che nell’ultimo biennio dalla data di presentazione della domanda abbiano completato percorsi formativi coerenti con l’attività da intraprendere, finanziati o autorizzati dal sistema pubblico della formazione professionale (categoria nella quale rientrano i “Bollenti Spiriti”); persone di età tra i 45 e i 55 anni prive di un posto di lavoro o in procinto di perderlo; disoccupati di lungo periodo, ossia persone senza lavoro per 12 dei 16 mesi precedenti; donne di età superiore a 18 anni; imprese che abbiano ottenuto dalla Regione Puglia l’approvazione del programma di attività “Principi attivi – Giovani idee per una Puglia migliore”.

Le microaziende da avviare dovranno essere di nuova costituzione e inattive al momento della presentazione della domanda, per questo non saranno ritenute ammissibili iniziative che siano di fatto in continuità operativa e gestionale o che si configurino come rilevamento o ampliamento di imprese preesistenti.

L’agevolazione consisterà in un contributo a fondo perduto fino a 400 mila euro per ogni microazienda, di cui 150 mila euro possono essere spesi per investimenti, acquisto di locali, suoli, strumenti e attrezzature e 250 mila per i costi di gestione, dunque stipendi, affitti, leasing, bollette. Il tutto per tre anni di esercizio.

Il bando rimarrà attivo fino ad esaurimento delle risorse, quindi, aspiranti imprenditori pugliesi, affrettatevi!

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