Intr@web 2015 disponibile in versione aggiornata

Il sito dell’Agenzia delle Dogane ha ora disponibile la versione più aggiornata di Intr@web 2015. Si tratta del software che permette di gestire gli elenchi riepilogativi di cessioni e acquisti intracomunitari di beni e/o servizi.

Intr@web 2015 è stato realizzato dall’Agenzia delle Dogane grazie al contributo di Eurostat e recepisce le semplificazioni introdotte dall’Agenzia con la determinazione 18978 del 19 febbraio 2015.

A livello tecnico è bene ricordare che chi ha installata sul proprio computer la versione precedente del software  deve effettuare un backup dei propri dati utilizzando una funzione dedicata raggiungibile tramite il path “utilità/manutenzione archivi/backup/totale”.

Chi invece scarica e utilizza Intr@web 2015 per la prima volta non deve seguire particolari precauzioni, se non ricordare che il database di Intr@web 2015 si può utilizzare solamente sul computer sul quale è stato installato.

Mandato professionale, in arrivo il software dei commercialisti

Il mandato professionale è un momento importante per il business di un professionista ed è importante che sia supportato al meglio. La Commissione di Studio “Tariffa” del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha quindi realizzato, in collaborazione con DATEV KOINOS, il software “Mandato”, per la predisposizione del mandato professionale dei commercialisti, la cui release gratuita sarà disponibile dal 10 settembre sul sito del Cndcec.

Il software guiderà il commercialista nell’individuazione degli elementi caratterizzanti la prestazione professionale e potrà quantificare gli onorari da includere nella sua bozza di preventivo o nella lettera d’incarico per il mandato professionale.

L’utilizzo del software consentirà di redigere la documentazione necessaria, in fase sia di proposizione che di gestione del mandato professionale: preventivo dettagliato, mandato professionale, documentazione ai fini dell’antiriciclaggio, privacy.

La possibilità di redigere un mandato professionale completo, ovvero esaustivo della documentazione necessaria – ha commentato il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Gerardo Longobardirende il rapporto professionista-cliente chiaro e trasparente a tutela e garanzia reciproca. L’adozione da parte del professionista di comportamenti ed approcci che, ispirati alle migliori pratiche, garantiscano il perseguimento della qualità e l’adeguatezza del compenso alla prestazione eseguita, è di importanza strategica”.

Mercato dell’Ict in calo, la parola d’ordine è innovazione

 

Il mercato italiano dell’Ict ha segnato un calo nelle vendite significativo nel 2011: per quanto riguarda le sue componenti tradizionali (hardware, software e servizi) la contrazione è stata del 3,6% rispetto al 2010, mentre sul versate It si è passati dal – 1,4% di fine 2010 al -4,1% (Tlc da – 3,0% a -3,4%) del 2011. Nel dettaglio sono stati venduti 4.559 milioni di euro di hardware (- 9%), su cui ha pesato il calo nelle vendite di PC (6.370.000, -16,2%), non compensato dal boom dei tablet (858.000 pezzi, +100,2%), mentre il software ha dato prova di maggior tenuta (4.226 milioni di euro, 1%).

I dati sono il frutto del 43mo Rapporto Assinform relativo alle performance del settore Ict nel 2011: “a fronte di un aumento medio mondiale della domanda di Ict di + 4,4%, questi risultati mettono in luce in modo drammatico le difficoltà di ripresa della nostra economia, che fa ancora troppa, estrema, fatica ad agganciarsi all’innovazione digitale come motore della crescita” ha sottolineato Paolo Angelucci, presidente di Assinform.

I trend mondiali parlano chiaro: nel resto del mondo l’informatica è salita del 2,4% e le Tlc del 5,7% nel 2011; il mercato trainante resta quello degli Usa con l’It a +3,1% (+ 5,1 nel 2010) e la Germania con + 2,3% (+ 2,6% nel 2010). Fanalino di coda in Europa la Spagna con – 5,3%. E’ importante sottolineare però che, a differenza dell’Italia, il rapporto Spesa It/Pil nel 2011 nei Paesi sopracitati è stato molto più elevato (Usa 4,2%, Francia 3,4%, Germania e Uk 3,3%), mentre l’Italia, come la Spagna, si è fermato all’1,8%. La forbice tra innovazione e Italia si va allargando, diventando sempre più ampia.

Veniamo al 2012: nel primo trimestre il mercato delle telecomunicazioni ha totalizzato 9.960 milioni di euro, con un calo del 3,1% rispetto al 2011, mentre quello dell’IT è arrivato a quota 4.085 milioni di euro, segnando una contrazione del 3,4%, per un mercato complessivo dell’ICT pari a 14.045 milioni, in calo del 3,2%. Le previsioni per il 2012 parlano di un business complessivo pari a 56.599 milioni (-2,5%) con la componente telecomunicazioni a 39.530 milioni (-2,1%) e la componente IT a 17.119 milioni (-3, 1%).

Se il calo sembra contrarsi, a ciò si aggiunge una buona notizia, almeno secondo Paolo Angelucci, presidente di Assinform: “al calo della domanda Ict tradizionale, si sta contrapponendo l’emersione di un nuovo perimetro del mercato digitale, che tende ad ampliarsi in virtù della crescita delle componenti più innovative, legate alla penetrazione del web, allo sviluppo del cloud, all’Internet delle cose, all’uso di tablet, e-reader e smartphone”. Si tratta di un settore che è il frutto della convergenza fra tecnologie informatiche e di telecomunicazione, e che nel solo 2011 è stato di 69.313 milioni di euro, con un trend negativo più attenuato, dell’ordine di – 2,2 % rispetto al 2010.

Un nuovo trend in grado di compensare le perdite subite dal mercato tradizionale dell’Ict? Sembra proprio di si: “se il 2012 vedrà, secondo le nostre previsioni, un trend delle componenti tradizionali dell’Ict ancora in discesa, anche se con velocità attenuata, dell’ordine di – 2,5% , con le Tlc a -3,1% e l’It a -2,1%, prevediamo una crescita delle componenti innovative di +6,7% continua Angelucci.

Puntare su ricerca, sviluppo e innovazione sembra l’unica soluzione per salvare il mercato: rifocalizzarsi sugli asset innovativi e rimodellarsi in maniera efficiente su quelli tradizionali; crescere dimensionalmente sfruttando tutti gli strumenti a disposizione, innanzitutto capitale di rischio e reti d’imprese, investire massicciamente in Ricerca e Sviluppo. E a proposito di Agenda Digitale e Riforme dello Stato Angelucci sottolinea come sia necessario agire su latri 5 fronti:

  • risolvere il credit crunch: per le imprese It è fondamentale, perché essendo labour intensive sono particolarmente esposte alle problematiche finanziarie
  • riforma del lavoro: non deve essere piu “tossica” dell’attuale dell’art.18 bloccando la capacità di affrontare le sfide che pone il Global Digital Market
  • appalti: è indispensabile rivisitare la materia per l’It, eliminando le gare al massimo ribasso e rispettando i tempi di pagamento
  • riformare l’in-house per eliminare distorsioni di mercato e rivitalizzare la concorrenza nell’informatica pubblica
  • introduzione del Chapter 11 italiano per permettere la ristrutturazione delle imprese

L’Italia vive ancora in una dimensione di arretratezza dal punto di vista dell’utilizzo delle tecnologie informatiche, e questo colpisce anche le piccole e medie aziende che molto spesso puntano troppo poco a innovazione e imprese digitali. Per fare qualche esempio, nel nostro Paese le imprese italiane che acquistano on-line sono meno del 20%, contro la media europea del 30%, e ancora, è bassissimo il numero delle aziende che vendono on-line, raggiungendo valori del 2%, contro il 12-13% europeo. Colpa degli acquirenti? La popolazione italiana che usa spesso Internet non supera il 54%, mentre in Europa va oltre 71%), e fra questi, la popolazione che acquista on-line è meno del 15% (Europa 40%), senza dimenticare che le famiglie italiane con accesso alla banda larga sono poco più del 53%.

Parole d’ordine: investire e innovare. Magari dandosi appuntamento al Salone Smau 2012, in programma dal 17 al 19 ottobre a FieraMilanoCity, per fare il punto all’information e communication technology.

VIENI A SMAU 2012: INFOIVA TI REGALA L’INGRESSO

Alessia CASIRAGHI

Col nuovo Gerico si può pagare entro il 20 agosto senza maggiorazione

Si potranno effettuare versamenti fiscali entro il 20 agosto senza l‘ordinaria maggiorazione dello 0,40%, nei casi in cui i risultati dell’ultima versione del software divergano da quelli della precedente 1.0.1. I soggetti che applicano gli studi di settore e che ritengono opportuno adeguarsi ai ricavi o ai compensi stimati sulla base della versione 1.0.2 di GERICO (sempre che gli stessi siano diversi da quelli calcolati con la versione 1.0.1) potranno farlo versando le maggiori imposte dovute per adeguamento entro il termine del 20 agosto 2012 senza il pagamento della maggiorazione.

Questa possibilità, già evidenziata con il comunicato stampa del 13 luglio 2010 in relazione a una situazione analoga, è ammessa sulla base dei principi di collaborazione e di buona fede previsti dallo Statuto dei diritti del contribuente. Sono stati, infatti, individuati malfunzionamenti del software che hanno reso necessaria la sua ripubblicazione in data 5 luglio (versione 1.0.2) 2012.

Al riguardo, i diversi e rilevanti interventi modificativi degli studi di settore, in particolare la “revisione congiunturale speciale” approvata con decreto ministeriale 13 giugno 2012, pubblicato in Gazzetta Ufficiale due giorni dopo, hanno comportato effetti di rilievo sul software GERICO.

In merito, nonostante una intensa attività di test effettuata sia dal partner tecnologico dell’Agenzia, anche sulla base di specifiche banche dati random appositamente elaborate dalla SO.SE., sia dall’Agenzia stessa, si sono rese necessarie le modifiche al software dettagliatamente elencate sul sito delle Entrate.

Il settore IT sempre più in crisi

di Vera MORETTI

Il mercato IT è in crisi, e i numeri lo dimostrano ampiamente: il peggioramento era cominciato già nel secondo semestre dello scorso anno, e il trend negativo continua anche nel primo trimestre 2012.
Assinel Report, infatti, conferma un 2,9% in negativo rispetto all’ultimo trimestre 2011 e diventa -6,2% se si confronta con lo stesso periodo dell’anno scorso.

Ad essere colpito è soprattutto l’hardware, che ha registrato -8,7% rispetto al primo trimestre 2011, seguito dal comparto Servizi IT (-7,6%) e dal software (-3,2%).
In positivo, invece, il Cloud Computing (+43,8%) e il segmento tablet/smartphone (+12,3%), ma la perdita è di quasi 3 miliardi di euro dal 2008 ad oggi.

Giorgio Rapari,presidente di Assintel, ha dichiarato: “Come sempre il nostro Paese non è stato capace di sfruttare le dinamiche anticicliche legate all’Information Technology, intrappolato in logiche tattiche, purtroppo necessarie, di taglio dei costi“, anche se viene visto con ottimismo il binomio Monti-Passera, grazie all’attenzione nei confronti dell’Agenda Digitale.

E’ anche vero, però, che il mercato non può permettersi il lusso di aspettare i modi e i tempi della politica, cosa che rappresenterebbe un’ulteriore perdita da parte del settore. Per salvare l’IT, invece, occorre stare al passo con le innovazioni, come l’enterprise mobility, il cloud, il mondo social e l’information security management.

Salta all’occhio, tra i problemi più salienti, il declino della spesa nel medio periodo, poiché rispetto all’ultimo trimestre del 2011, l’Hardware segna un -9,7% e così finirà l’anno.
Il comparto Servizi IT segna un -0,3% che, secondo le previsioni, calerà fino al -3,8%. Il software sembra tenere, con un debole +0,2%, che dovrebbe salire dello 0,8% per la fine del 2012.

Positive, invece, le cifre per Assicurazioni, TLC-Media e Consumer. Infine continuerà la contrazione della spesa in innovazione per le micro e piccole imprese (si stima rispettivamente un -16,7% e un -11,6%), mentre le grandi e medio grandi imprese dovrebbero riuscire a mantenere posizioni meno negative (-1,5% e + 0,5% rispettivamente).
Considerando, poi, che i segnali positivi derivano da quelle imprese che hanno sviluppato un Made in Italy innovativo, capace di investire in competitività e qualità, si conferma il principio per cui l’IT deve abbandonare il suo carattere tradizionale ed essere sempre più proiettato verso le nuove tecnologie.

Tutto ciò viene confermato anche da Alfredo Gatti, mangino partner di Nextvalue: “La trasformazione dell’IT si fa strada inesorabilmente pur tra le difficoltà del momento. Persone, amici, famiglie usano strumenti come tablet, smartphone e social media per decidere in chi riporre fiducia, dove andare, cosa comprare e perché. Imprese e società civile usano gli stessi strumenti per essere più presenti e vicini ai loro clienti. Per gli operatori dell’IT è il momento di ripensare al valore dei propri clienti, di creare nuovi modelli operativi, di trarre nuovi vantaggi competitivi. La sfida è farlo velocemente e capire quanto tutto ciò può portarci lontano“.

Torino: accordo Piemonte-Ict

Il 20 aprile (ore 11,30-13,00A presso la Camera di Commercio di Torino – Palazzo Birago – via Carlo Alberto, 16 – Torino) Balsam, società di consulenza e servizi specializzata nel fornire soluzioni software e hardware per il settore medicale in Arabia Saudita incontra le imprese del progetto Think Up e firma un accordo di distribuzione con la cuneese Tecnilab, leader europeo nella produzione e assistenza di macchine per la gestione automatizzata dell’immagazzinamento e della distribuzione delle confezioni di farmaci in ospedali e farmacie.

L’accordo nasce in seno a Think Up, progetto dedicato allo sviluppo internazionale del comparto ict piemontese, promosso dalla Camera di Commercio di Torino, gestito dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) con il supporto dei partner Fondazione Torino Wireless e Polo Ict

Fonte: camcom.gov.it

Spesometro 2011, novità per l’invio di operazioni di importo sotto soglia

Un comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che nello Spesometro 2011 è consentito l’invio di operazioni di importo sotto soglia.

Infatti, in vista delle nuove regole previste dal decreto “semplificazioni tributarie”, il software di trasmissione è stato modificato. C’è tempo fino al 30 aprile per inviare le comunicazioni, utilizzando il tracciato record attualmente disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate per la trasmissione telematica delle operazioni rilevanti ai fini Iva relative al 2011.

IL comunicato precisa dunque che il pacchetto informatico è stato adeguato alle modifiche normative introdotte dall’articolo 2, comma 6, del Dl 16/2012, il nuovo spesometro appunto, in modo da consentire l’invio di operazioni di importo inferiore alla soglia stabilita.

Information Technology in Italia: crescita del 2,2%

L’Information Technology stenta a decollare in Italia. E’ quanto emerge dalla ricerca annuale “Assintel Report”, condotta da Nextvalue per conto di Assintel, l’associazione nazionale delle imprese ICT di Confcommercio-Imprese per l’Italia.
La ricerca ha evidenziato come l’Italia si collochi agli ultimi posti nella media europea di crescita del mercato dei Software e dei servizi IT: un misero +2,2% per il 2011, soprattutto grazie alla spinta del 2010, rispetto ad una media europea di +2,9%.

Ma quali sono i settori in calo e quelli in crescita secondo il rapporto Assintel? Cresce il mercato dei Cloud Computing e dei Tablet, con un + 141%, mentre è in caduta libera il settore dei server di fascia bassa, notebook e netbook, con un -48%. Segnali positivi arrivano dal mercato del Software passando dal +2,7% del 2010 all’attuale +3,6% , con un volume di 4.273 milioni di euro, come pure i Servizi IT, con un +2,4%, per un valore di 9.238 milioni di euro.
Il fenomeno emergente del Cloud continua la sua corsa con ritmi accelerati (+40,4%), andando ad impattare sia come servizio IT, sia come vero e proprio sostituto di hardware, in special modo server.

Siamo alla resa dei conti rispetto ad un sistema che ormai da anni non è capace di implementare politiche che sostengano la crescita e l’Innovazione” ha commentato Giorgio Rapari, Presidente di Assintel. I segnali della crescita non si vedono, nonostante le fiduciose aspettative che dominavano il clima del primo semestre del 2011, e la causa è imputabile, secondo Rapari alla politica “che non fa nulla di strategico per l’innovazione”. Quali allora le prospettive per il futuro? “La cosa migliore in questo momento è rimboccarsi le maniche e lavorare – continua Rapari – Abbiamo le capacità necessarie per elaborare un’Agenda Digitale fatta dalle imprese per le imprese, quello che ci occorre è innovare con coraggio al nostro interno ed entrare in un’ottica di rete, di cui l’associazione può essere il catalizzatore“.

Alessia Casiraghi

E se l’iPhone diventasse un Pos Bancomat?

Il mercato si sta arricchendo di un prodotto innovativo che mischia cellulare e pos bancomat. Grazie agli accordi fra Mophie ed Intuit, due aziende americane attive rispettivamente nella produzione di accessori per iPhone e nel settore Small Business del mobile payments, è stato prodotto il Complete Credit Card Solution. Si tratta di un aggeggio che si pone a rivestimento di un normale iPhone 3G (si sta lavorando alla produzione di qualcosa si similare compatibile con iPhone 4) e grazie all’interazione con il software caricato può autorizzare pagamenti tramite carta di credito strisciando nell’apparecchio la carta come avviene solitamente in qualsiasi negozio.

Il pagamento viene effettuato grazie ad una connessione protetta ad un server che so occuperà di contattare l’istituto di credito, autorizzare il pagamento e finalizzarlo. La ricevuta verrò inviata via mail o messaggio. I costi del Complete Credit Card Solution sono di 179.95$ oltre che un abbonamento mensile di 12.95$, con un tasso per transazione che va dal 2.7% (per le carte di credito riconosciute) al 3.7% (per quelle non riconosciute), mentre il fisso per transazione è pari a 0.34$.  Per i possessori di Android esiste un alter ego che si chiama Square che offre le stesse cose con costi leggermente più contenuti e nessuna canone fisso per l’acquisto.

Mirko Zago

Area Download: il modello iva 2010

Di seguito forniamo alcuni links utili per scaricare documenti e software relativi al Modello Iva 2010.

  • Modelli Iva 2010: con Provvedimento del 15/01/2010 sono stati approvati i dei modelli di dichiarazione IVA/2010 concernenti l’anno 2009, con le relative istruzioni, da presentare nell’anno 2010 ai fini dell’imposta sul valore aggiunto nonché del modello IVA 74 bis con le relative istruzioni.
  • Specifiche Tecniche: gli allegati A e B relativi alle specifiche tecniche per la trasmissione del Modello Iva annuale 2010.
  • Software di compilazione modello IVA 2010: il software consente la compilazione del modello IVA 2010 da presentare in via autonoma.
  • Procedure di controllo: le procedure di controllo consentono di evidenziare, mediante appositi messaggi di errore, le anomalie o incongruenze riscontrate tra i dati contenuti nel modello di dichiarazione e nei relativi allegati e le indicazioni fornite dalle specifiche tecniche e dalla circolare dei controlli.