Nuovo Codice della Strada: regole più severe. Attenti a non perdere troppi punti…

Cari lettori, scegliamo di pubblicare un breve speciale sul nuovo codice della strada, perchè crediamo possa essere utile approfondire l’argomento per i trasportatori, i tassisti, i gestori di locali pubblici… cerchiamo, assieme, di capirne di più delle nuove regole stradali. Buona lettura!

Con la nuova modifica al codice della strada, cambia anche il regolamento per la perdita dei punti patente.
Sarà più facile la perdita dei punti per il superamento dei limiti di velocità: per un eccesso di velocità tra i 10 km/h e i 40 km/h si perdono ora 3 punti, rispetto ai 5 di prima. A fronte di multe più salate, per eccesso tra i 40 e i 60 km/h si prevede, invece, una sottrazione di 6 punti: anche qui un calo rispetto ai precedenti 10. Rimane, invece, invariata la diminuzione per il superamento dei limiti di oltre 60 km/h: 10 punti. Per gli eccessi oltre i 40 km/h è confermata, però, la sospensione della patente, per periodi stabiliti in base alla pericolosità dell’infrazione.

Importantissime poi le riduzioni di punti per i conducenti professionali, che violino i tempi di riposo o guida, con pesante pregiudizio per la sicurezza stradale.

È prevista pure la revoca della patente per tutti i guidatori che commettano gravi violazioni su autostrade e strade extraurbane principali, come circolare contromano o effettuare inversione e retromarcia, anche sulla corsia d’emergenza. Viene punito anche chi viaggia sulla corsia di sosta o su quella di variazione di velocità, salvo che per l’entrata o l’uscita dalla carreggiata, con sospensione della patente da 2 a 6 mesi.
Arriva anche la perdita di 2 punti per chi usufruisce, in modo indebito, delle strutture per la circolazione e la sosta destinate a veicoli di invalidi.

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Agenti di Commercio, se prendete una multa deducetela dal reddito d’impresa.

Parlare di deducibilità delle sanzioni amministrative dal reddito d’impresa, solitamente apre dibattiti lunghi con pareri discordanti. Noi oggi, cari Agenti di Commercio, vogliamo offrirvi il nostro punto di vista: secondo noi, le multe sono deducibili dal reddito d’impresa.

Perché vogliamo sostenere questa tesi? perché a nostro avviso una sanzione non ammessa in deduzione comporterebbe una duplice penalizzazione per l’Agente di Commercio: la multa e l’indeducibilità dal reddito d’impresa.

Per affermare la deducibilità delle sanzioni siamo risaliti ad una massima della Commissione per la statuizione delle norme di comportamento dell’Associazione dottori commercialisti di Milano (n.138) che conferma la deducibilità delle sanzioni amministrative dal reddito d’impresa poiché i comportamenti che costituiscono infrazioni e che si manifestano durante lo svolgimento della propria attività lavorativa, sono da ritenersi inerenti all’attività in quanto si svolgono nella fase di “produzione” del reddito. Quindi le sanzioni amministrative pecuniarie assumono rilevanza quale costo fiscalmente deducibile nella determinazione del reddito d’impresa. Infine, a supporto della nostra tesi, rileviamo anche che ad oggi non ci sono norme del TUIR che, in modo esplicito, parlano di indeducibilità delle sanzioni.

Ovviamente, siamo aperti al dibattito, quindi chiunque volesse portare a conoscenza dei lettori una tesi differente dalla nostra, potrà scrivere un breve articolo ed inviarcelo all’indirizzo: direttore[at]ejournal.it