Pmi e ambiente: nuove semplificazioni burocratiche in arrivo

Il Consiglio dei Ministri ha approvato nei giorni scorsi un “pacchetto” di semplificazioni burocratiche in tema di prevenzione degli incendi e di tutela dell’ambiente relativamente agli adempimenti di carattere oneroso che coinvolgono circa 2 milioni di piccole e medie imprese italiane. Il commento del Ministro per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta è stato: “per la prima volta viene affermato il principio di proporzionalità: gli adempimenti amministrativi vengono diversificati in base alla dimensione, al settore in cui opera l’impresa e all’esigenza di tutela degli interessi pubblici“.

Viene inoltre esteso l’utilizzo della rete grazie alla quale sarà possibile presentare online le domande utilizzando lo Sportello Unico. In questo modo si agevoleranno soprattutto le piccole imprese che sono la maggioranza nel nostro Paese: il 95% di quelle operanti nell’industria e nei servizi non supera il numero di 10 addetti. Nella nota si legge “il sistema amministrativo italiano tratta in modo sostanzialmente identico le une e le altre: le grandi come le piccole, l’attività di servizi turistici come l’impresa che tratta materiali chimici. Stesse procedure burocratiche, stesse autorizzazioni, stessi vincoli e, quindi, stessi costi per l’imprenditore. Per superare questa condizione insostenibile il Governo si e’ impegnato, con la manovra economica dell’estate 2010, a realizzare numerose semplificazioni che contribuiscano nell’azione di rilancio dell’economia, liberando risorse che fino a oggi sono state spese per attività amministrative inutili e che possono essere ricollocate sul fronte degli investimenti o, più semplicemente, dare fiato ai bilanci delle aziende in difficoltà“.

Giorgio Guerrini, presidente di Rete Imprese Italia (Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti) sul via libera del Consiglio dei Ministri ai regolamenti di semplificazione in materia ambientale ha affermato: “Oggi vediamo la prima attuazione dei principi dello Small Business Act. I provvedimenti di semplificazione approvati dal Governo vanno nella giusta direzione: alleggerire gli adempimenti burocratici a carico delle piccole e medie imprese, applicando il criterio di proporzionalità sulla base del numero dei dipendenti e del settore di attività“.

Mirko Zago

Impresa in un giorno: si può fare.

Approvati dal Conisglio dei Ministri due regolamenti in materia di aiuti all’avvio dell’attività di impresa. I regolamenti riguardano in primo luogo la semplificazione ed il riordino della disciplina relativa allo Sportello-Unico della attività produttive, istituito nel 1998 ma funzionante in maniera parziale, scarsamente efficace e disomogenea sul territorio nazionale.

Ne viene completamente rinnovata la disciplina con la previsione dell’esclusivo utilizzo di strumenti telematici, sia per quanto riguarda l’iniziativa d’impresa che come metodo di comunicazione tra enti ed amministrazioni. Sarà presto operativo, inoltre, il sito web di riferimento normativo e procedurale Impresainungiorno per il disbrigo di tutte le pratiche di start-up.

Con la Comunicazione-Unica presso il sito del Registro delle Imprese si poteva già costituire in un giorno un’impresa, espletando informaticamente e con un’unica pratica per tutte le amministrazioni, delle pratiche richieste. Ora, con il nuovo passaggio della riforma approvato gli scorsi giorni dal Cdm, si potrà avviare nello stesso giorno anche l’attività d’impresa.

Inoltre è stato approvato un regolamento sui requisiti e le modalità di accreditamento delle Agenzie per le imprese, i nuovi soggetti previsti dal decreto-legge n. 112 del 2008 per lo svolgimento di funzioni di natura istruttoria e di asseverazione nei procedimenti amministrativi concernenti l’accertamento dei requisiti e dei presupposti di legge per la realizzazione, trasformazione, trasferimento e cessazione delle attività di produzione di beni e servizi da esercitare in forma di impresa.

Il Consiglio si è infine lungamente soffermato sull’argomento della libertà di iniziativa economica ed ha esaminato le linee programmatiche di una revisione in senso liberale dell’articolo 41 della Costituzione, finalizzata a creare i presupposti perché l’attività d’impresa sia quanto più favorita ed aderente ad un modello di moderno sistema-Paese.