Società a 1 euro? Roba da ingegneri

 

Lui si chiama Ahamd Choulak e di mestiere faceva l’ingegnere areonautico. Origine siriane, fiuto imprenditoriale e voglia di mettersi in gioco, Ahamad ha deciso lo scorso luglio di aprire la sua azienda, la Siservices, una società di servizi che spazia dalla progettazione meccanica al web design. Detto fatto: il 31 luglio 2012 la società è costituita, e con 1 solo euro di capitale. Troppo in anticipo sui tempi o troppa fretta di cominciare? Non proprio, tanto che Ahmad vanta anche un primato: la sua Siservices è la prima Srl semplificata registrata alla Camera di Commercio di Milano. 

Ma come sono andate davvero le cose? Infoiva lo ha intervistato, perchè molto spesso è la voce degli imprenditori a parlare molto più di avvocati, notai ed esperti.

Come mai ha scelto di aprire una Srl Semplificata?
L’intenzione di costituire una società risale al novembre 2011. Ne avevo già parlato con un commercialista, che mi ha consigliato di attendere, e la pazienza alla fine ha premiato: quando si è aperta la possibilità di aprire una società a 1 euro non ho esitato e mi sono buttato. Ho fatto domanda per la società lo scorso 31 luglio 2012.

Di che cosa si occupa la sua azienda?
La Siservices è una Srl che si occupa di diversi settori: dalla progettazione meccanica, alla realizzazione di eventi, alla creazione di siti web e fino alla gestione di logistiche aziendale. E’ una società di servizi. La scelta di diversificare i settori in cui operare è motivata dal fatto che specializzarsi in un solo settore è troppo rischioso: se la crisi colpisce quel settore l’azienda rischia davvero di fallire.

Le pratiche per l’apertura dell’azienda sono state facili o ha riscontrato difficoltà o ostacoli?
Assolutamente no. Ho espresso al commercialista la volontà di costituire una società a capitale 1 euro e tempo qualche giorno ero già dal notaio per la firma dell’atto costitutivo. Le spese da sostenere riguardano l’iscrizione alla Camera di Commercio.

Il fatto di non possedere un capitale aziendale crede che influirà sul futuro della sua azienda? In particolare, se dovesse avere necessità di richiedere un finanziamento per la sua attività a un istituto di credito? 
Dovrebbe rifarmi questa domanda tra qualche mese! Posso dire che al momento prestiti non ne ho richiesti, perchè l’attività, pur essendo in fase di avvio, non ne necessita. Non mi sono ancora posto il problema.

Se non ci fosse stata la possibilità di aprire un Srl a 1 euro avrebbe comunque aperto la sua società come Srl normale?
No, perché il capitale richiesto per una Srl normale è superiore ai 10mila euro e non era nella mie intenzioni chiedere un finanziamento alla banca per l’avvio dell’attività. Il fatto che si sia aperta questa nuova opportunità mi ha permesso di fare questo salto avanti, altrimenti avrei proseguito la mia attività come professionista con Partita Iva.

Quanto è difficile oggi trovare finanziamenti per la propria attività?
Difficilissimo. Occorre, mi passi il termine, ‘forzare la mano’ con i diversi clienti per accaparrarsi la commessa, le banche chiedono eccessive garanzie e il rischio è di trovarsi stretti nella morsa di tassi di interesse poco praticabili in questo periodo di crisi, e soprattutto in fase di avvio di una start up.

Pensa che l’iniziativa dell’Srl semplificata spingere tanti professionisti ad aprire la propria società?
Si credo di sì, è un’ottima occasione. L’unico consiglio che posso dare è diversificare lo statuto della propria attività: io stesso nell’oggetto sociale ho indicato più campi di operatività, perchè credo che sul lungo termine questo permetterà all’azienda di mantenersi viva e competitiva sul mercato, offrendo competenze diverse e diversificate. Se un settore soffre maggiormente la crisi, l’attività dell’azienda potrà temporaneamente focalizzarsi su un’altra area dove la richiesta e maggiore e gli introiti più alti.

Se dovessimo dare un consiglio a chi volesse aprire la sua Società a 1 euro?
Se ha delle idee buone in cui crede, che lo faccia. Occorre avere idee innovative, che spiazzino il mercato, per essere vincenti. E crederci, sempre.

Alessia CASIRAGHI

Srl con 1 euro? Sì, ma…

Comincia questa settimana un viaggio di Infoiva all’interno della “Srls semplificata“, ovvero quella nuova forma societaria in vigore dal 29 agosto scorso che consente ai giovani imprenditori di creare la propria società con un capitale sociale minimo di 1 euro (leggi qui come funziona)

In un periodo difficile per l’economia come è quello attuale, ogni iniziativa che può stimolare la nascita di nuove attività imprenditoriali va sostenuta, migliorata (se necessario), adottata nel modo più utile possibile alla causa. L’importante, però, è che, una volta nate, le nuove imprese non siano lasciate sole in balia del mercato, dell’inesperienza, della globalizzazione. Sarebbe come per mamma aquila lanciare il pulcino fuori dal nido prima che questo abbia imparato a volare.

Fuor di metafora, va bene scavalcare lungaggini e burocrazia, va bene semplificare le procedure e adeguare gli investimenti iniziali alle tasche di chi, ora come ora, le ha poco meno che vuote, però un’idea intelligente non può non essere accompagnata da delle serie politiche di sostegno che vanno dalla riduzione del cuneo fiscale per le imprese, alla detassazione dei salari di produttività e molto altro ancora. Tutte cose che il governo sa bene ma che, nonostante la sua aura “tecnica”, non ha la voglia o il coraggio di mettere in pratica.

Insomma, chi resta solo nasce, vive poco e muore. Lo sanno anche alla Camera di commercio di Monza e Brianza, una delle camere di commercio che in questo momento riguardo alla Srls, è più “sul pezzo” e che mette in campo strumenti ulteriori a sostegno dell’imprenditoria giovanile, come ci conferma il suo segretario generale Renato Mattioni.

Leggi l’intervista al segretario generale della Camera di commercio di Monza e Brianza, Renato Mattioni

Srls: largo ai giovani, ma sosteniamoli

di Davide PASSONI

Negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare della cosiddetta “Srl semplificata”, ribattezzata per comodità giornalistica “Srl con 1 euro”. Un nuovo modello societario del quale, su Infoiva, abbiamo già illustrato le caratteristiche (vi rimandiamo a questo post) e sul quale vogliamo puntare i riflettori per il nostro focus settimanale.

La peculiarità della Srl semplificata (o Srls) è proprio quella di poter essere aperta versando un capitale sociale minimo di 1 euro. Uno strumento pensato per saltare le pastoie della burocrazia e incentivare l’imprenditoria giovanile (può essere costituita solo da persone fisiche under 35), che sta trovando un’accoglienza tiepida, forse perché ancora poco conosciuto.

Andando sul territorio, si scopre che, a oggi, in tutta Italia si contano oltre 200 Srls, di cui 16 nella “capitale economica” Milano. Restando in Lombardia, abbiamo voluto capire come viene vista questa nuova forma societaria in un’area ad alta concentrazione di imprese come la Brianza. A Infoiva parla Renato Mattioni, Segretario generale della Camera di commercio di Monza e Brianza.

Srl semplificata: pensate sia una buona soluzione per incentivare l’imprenditoria in un momento così difficile?
Con la crisi, i giovani sono particolarmente colpiti al momento dell’ingresso sul mercato del lavoro. Ecco perché un’iniziativa a loro mirata come questa può rappresentare un’opportunità concreta di inserimento professionale. In questo particolare momento è necessario un impegno da parte delle istituzioni per dare risposte su questi temi e la Srl semplificata può incentivare lo sviluppo dell’autoimprenditorialità giovanile. Ma non basta far nascere le imprese, perché il rischio è che chiudano in breve tempo. Dobbiamo fare in modo, attraverso attività di accompagnamento, fino al sostegno economico, di far fronte a questo dinamismo incoraggiante dei giovani.

Come Camera di Commercio avete pensato a delle iniziative per favorire questo tipo di impresa?
In questi giorni siamo attenti attraverso un monitoraggio continuativo del fenomeno, per cogliere la risposta dei giovani imprenditori al provvedimento. Siamo impegnati attraverso un orientamento costante e seguendo i singoli neoimprenditori nelle loro richieste e attraverso il Punto Nuova Impresa presso la Camera di commercio, che rappresenta un riferimento per chi ha un’idea imprenditoriale  e cerchi di proporsi per la prima volta sul mercato.

Visto che queste imprese saranno aperte da giovani, come favorisce la vostra Camera di Commercio l’imprenditoria giovanile?
Punto Nuova Impresa e i corsi che proponiamo con continuità con l’azienda speciale Formaper rappresentano un orientamento per i neo imprenditori, un aiuto effettivo per creare su basi più solide la propria impresa.

Negli auspici di chi ha ideato la Srls c’è quello che le imprese ricomincino a nascere: ma come siamo messi in termini di natalità/mortalità delle imprese sul territorio lombardo?
Negli ultimi tre mesi abbiamo avuto 15mila iscrizioni in Lombardia contro circa 10mila cessazioni. Quasi un terzo delle iscrizioni sono imprese giovanili. Sono quasi 100mila le imprese registrate e gestite da persone con meno di 35 anni in Lombardia. Una presenza centrale come contributo all’economia, con circa un’impresa su dieci, e per il futuro del nostro territorio.

Il governo si sveglia, ecco il Decreto Sviluppo

Vediamo se l’Italia crescerà davvero. E’ stato infatti approvato dal Consiglio dei ministri il decreto Sviluppo: 61 articoli e 70 pagine per provare a far ripartire il Paese. Ecco le principali novità: esclusione dall’Imu per le aziende, creazione dell’Agenzia Italia Digitale e via su internet ai contributi per imprese oltre mille euro. I soldi necessari a finanziare alcuni articoli del decreto saranno trovati tramite tagli alla pubblica amministrazione e ai ministeri.

Per l’Imu il decreto esenta dalla tassa le aziende per un periodo non superiore a tre anni dall’ultimazione dei lavori (immobili, magazzino, fabbricati costruiti e destinati alla vendita). Sale dal 36% al 50% la quota di detrazione Irpef per la riqualificazione energetica (fino al 30 giugno 2013). Nasce, inoltre, l’Agenzia per l’Italia digitale che porta alla chiusura di DigitPA e Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione.

Per le imprese via al credito d’imposta del 35%, con un limite massimo di 200mila euro annui, per l’assunzione di personale qualificato. Le aziende colpite dalla crisi con prospettive di ripresa non saranno obbligate a dichiarare il fallimento ma potranno ricorrere al concordato preventivo. Via libera anche alle obbligazioni da parte delle società di progetto: i project bond saranno “appetibili per gli investitori” per realizzare nuove infrastrutture anche grazie al capitale privato.

Sugli incentivi, dice Passera, è stato fatto “un lavoro molto grosso: avevamo 43 leggi di incentivazione che sono state bloccate, interrotte e sono state recuperate parecchie centinaia di milioni, oltre 2 miliardi per il Fondo per la crescita sostenibile“. Prevista anche una Srl semplificata per tutti, compresi gli azionisti sopra i 35 anni.

Sulla green economy, il provvedimento in esame prevede finanziamenti a tasso agevolato per i progetti di investimento che prevedono l’occupazione aggiuntiva a tempo indeterminato di giovani con età non superiore ai 35 anni alla data dell’assunzione. “I decreti per l’incentivazione all’energia rinnovabile elettrica che saranno pubblicati a breve e quello in preparazione per le rinnovabili termiche e l’efficienza energetica sosteranno fortemente gli investimenti“, dice poi Passera.

Infine, viene istituito per l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura un fondo per il finanziamento dei programmi nazionali di distribuzione di derrate alimentari alle persone in stato di povertà nel territorio italiano. Prorogata al 31 dicembre 2012 l’emanazione del decreto con le disposizioni per impedire pratiche di esercizio abusivo del servizio taxi e del servizio di noleggio con conducente.

Creare una nuova impresa: basta 1 euro!

di Alessia CASIRAGHI

Se potessi avere mille lire al mese…cantava alla fine degli anni ’30 Gilberto Mazzi. Oggi, quel ritornello, parafrasato, suonerebbe all’incirca così ‘se potessi avere un euro al mese, basterebbe per aprirmi una nuova società’.

Da oggi infatti, basta un euro in tasca per dare vita ad una nuova azienda. E’ quanto stabilito dall‘articolo 3 del decreto per le liberalizzazioni del Governo Monti, che consente a tutti gli under 35 di creare un impresa a un euro.

La nuova delibera è contenuta nel decreto sulle semplificazioni, promosso dal ministro per la Funzione Pubblica, Filippo Patroni Griffi. Vita più facile per i nuovi rampanti giovani imprenditori under 35 .

La nuova Srl semplificata prevista dal decreto Patroni Griffi non richiede infatti l’intervento del notaio, ma basterà rivolgersi al registro delle imprese della Camera di Commercio per la sua effettiva registrazione. Inoltre è esente da diritti di bollo e di segreteria, ma soprattutto non impone il vincolo di stanziare un capitale minimo di 10mila euro, sostituto dal vincolo simbolico di un euro.

Ma come costituire una Srl semplificata a un euro?

Primo passo: redigere un atto costitutivo, nella modalità della scrittura privata, con il supporto di un avvocato o di un commercialista (niente notaio!), per mettere nero su bianco il proprio progetto.
L’atto costitutivo dovrà contenere nomi e indicazioni anagrafiche dei soci, denominazione sociale, quota di partecipazione di ciascun socio, norme relative al funzionamento della società, persone a cui è affidata l’amministrazione, sede della società e ammontare del capitale sociale. E qui sta la novità: potrà trattarsi anche solo di un euro.

Secondo passo: entro 15 giorni dalla firma, l’atto costitutivo dovrà essere depositato presso l’Ufficio del registro delle imprese nella cui circoscrizione è stata stabilita la sede della nuova azienda.

La nuova Srl semplificata è esclusa poi dal pagamento di qualsiasi spesa di segreteria o di bollo. Inoltre, l’ufficiale del registro, una volta accertate tutte le idoneità, dovrà provvedere entro e non oltre 15 giorni ad iscrivere la nuova azienda. Tutto più semplice, tutto più veloce. Nel caso tale iscrizione non avvenisse infatti, il giudice del registro, su richiesta dei soci, potrà iscrivere la nuova società per decreto.

Unica avvertenza: una volta che i soci della Srl semplificata supereranno tutti l’età di 35 anni, sarà necessario, con la massima tempestività, registrare la trasformazione della società in Srl normale.