Cesti natalizi, feste ghiotte nonostante la crisi

di Alessia CASIRAGHI

Le imprese in Italia si confermano generose nonostante la crisi. Strenne in arrivo per clienti e dipendenti delle grandi aziende in Italia. Il classico cesto contenente panettone, cioccolata, pandoro, torrone, lenticchie e spumante, busserà alla porta delle famiglie italiane anche quest’anno.

Niente cali in picchiata per gli ordini di strenne natalizie da parte delle aziende, ma offerta differenziata a seconda dei destinatari: “Le aziende ordinano pacchi dono in particolare per terzi e per dipendenti dell’azienda stessa – spiega Roberto Castroni, titolare dell’omonima pasticceria romana. – Non abbiamo registrato cali per quanto riguarda i pacchi dono che le aziende acquistano per inviare a loro clienti o comunque a persone, enti e società esterne all’azienda. Si è verificato invece un calo del 50% tra le strenne che le aziende acquistano per i dipendenti”.

“Il business ‘strenne aziendali’ ha mantenuto lo stesso numero di clienti, che però, rispetto agli anni scorsi, si sono concentrati su un budget di fascia bassa – spiega Corrado Castrovillari, di Nestlé Italiana. -Si registra quindi una riduzione del valore del regalo e la scelta del regalo più essenziale, come ad esempio la scatola di cioccolatini senza oggetto di lusso”.

Le modifiche più sostanziali rispetto al 2010 riguardano quindi il valore della strenna e la tendenza ad acquistare i prodotti più a ridosso delle feste natalizie, magari confidando in qualche offerta o riduzione: “fino alla scorsa settimana la richiesta era piatta, adesso qualcosa si sta muovendo – dichiara Sebastiano Caffo, produttore di liquori. – Le aziende aspettano l’ultimo momento per fare ordini, anche per via della situazione di incertezza che sta caratterizzando questo momento economico”.

I commercianti hanno trovato però un escamotage per superare l’ostacolo crisi. Come? Offrendo cesti con prodotti diversificati in varie fasce di prezzo a seconda del contenuto, come spiega Castroni, “abbiamo predisposto un cesto natalizio, del costo di 55 euro che contiene un pezzo di tutti i prodotti, dallo spumante al panettone fino al torroncino, tutti a marchio Castroni e di qualità. Ne abbiamo venduti tantissimi”.

Parte la corsa allo shopping di Natale

Manca poco più di un mese a Natale e, puntuale come ogni anno, si apre la stagione dello shopping natalizio. File interminabili ai negozi, tra strenne, abeti decorati e idee regalo di ogni tipo, e uno sguardo diffidente al portafoglio. Coldiretti ha stimato che per il Natale 2011 gli italiani avranno a disposizione un budget per gli acquisti pari a 625 euro a famiglia.

L’analisi condotta sulla base dell’indagine “Xmas Survey 2011″ di Deloitte, che evidenzia un calo del 2,3% nei consumi rispetto al 2010, oltre che una maggior propensione agli acquisti di alimenti e bevande, rispetto ai pacchetti regalo. Cambiano cioè le preferenza per la spesa, con il 40% degli italiani che mette al primo posto il cibo con il 40%, seguito dai regali con il 39% , i viaggi 13% e le attività di socializzazione, con solo il 7% .

Gli italiani appaiono però più legati alle tradizioni delle feste natalizia rispetto ai cugini europei: Coldiretti rivela che durante un mese di shopping natalizio la spesa stimata per gli italiani sarà superiore del 6,5% alla media europea, che è ferma a 587 euro a famiglia.

In Italia si spenderanno per Natale più di 2 miliardi di euro in prodotti alimentari tipici. L’agroalimentare Made in Italy può contare infatti su una varietà di 230 prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall’Ue e 4.606 specialità tradizionali censite dalle regioni. Per chi al cibo preferisce il nettare di Bacco, sono 517 i vini in Italia a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg).

Alessia Casiraghi