Groupon: Avvocati e dentisti in saldo richiamati all’Ordine

di Alessia CASIRAGHI

Liberalizzare. E’ la parola d’ordine che si rincorre sulle bocche di parlamentari, ministri, economisti e riempie le prime pagine dei giornali di questi giorni. Una bacchetta magica pronta a garantire la libera concorrenza e a ristabilire un po’ di sana competizione nel nostro paese. Ma quali sono le insidie che si nascondo dietro questo parola magica?

La notizia è passata un po’ sottotono, ma vale la pena accennarla. Qualche giorno fa cinque ingegneri, regolarmente iscritti all’Ordine professionale, di Torino, sono stati ‘richiamati’ proprio dall’ordine per aver svenduto a prezzi stracciati le proprie prestazioni attraverso un sito web. Il sito in questione, forse conosciuto ai più per le ablazioni dentali a costi bassissimi e per le cene di sushi a prezzi cinesi, è Groupon.

Portale di deal nato a Chicago nel 2008, Groupon propone offerte online a prezzi scontati attraverso coupon e vocher. E nel 2011 sono stati numerosi gli studi professionali che hanno deciso di diventare partner del servizio di vendita online. Qualche esempio?

Certificazione energetica di immobili e registrazione al catasto regionale a 59 euro, anziché 300. Trattazione di un procedimento stragiudiziale a 39 euro, anzichè 500, e per chi volesse pensare in grande c’è anche il due al prezzo di uno, 69 euro anzichè 1000.

Immediato l’attacco degli Ordini professionali: “praticare prezzi inferiori alla vigente tariffa professionale, contrasta con le norme deontologiche”. E a Bologna il mese scorso l’Ordine dei Medici ha puntato il dito contro le offerte in saldo di prestazioni mediche quali pulizie dentali, pap test, visite dermatologiche,  contro il “discount di una falsa sanità”.

Medici, avvocati, ingegneri, architetti e commercialisti sono avvertiti: svendere le proprie prestazioni a prezzi che contrastano notevolmente con le tariffe minime vigenti, comporta il rischio di un richiamo da parte dell’Ordine professionale, se non addirittura l’esclusione dallo stesso.

Ma liberalizzare le professioni non significa proprio fare i conti con l’abolizione delle tariffe minime vigenti? La questione resta aperta. Nel frattempo Groupon, dal canto suo, ha fatto sapere di essere ricorso più volte all’Antitrust, nel solo 2011, dopo numerosi boicottaggi in ogni parte d’Italia: “I problemi con le organizzazioni di categoria sono cominciati nel gennaio del 2011 – spiega Roberto Panetta, legale del gruppo. – Prima in maniera blanda, poi sempre più frequenti, sono arrivati decine di richiami per i nostri partner. Riteniamo che questo sia un comportamento scorretto perché restringe la concorrenza, pertanto abbiamo chiesto l’intervento dell’Autorità garante”.

Medici richiamati dall’ordine, insinuazioni più o meno verificate sull’attendibilità dei servizi offerti dal portale, un po’ come a dire ‘se costa poco, la fregatura ci sarà’. All’alba della nuova era ‘liberalizzata’ le perplessità sono numerose. E l’esempio di Groupon rappresenta un caso limite, ma anche un interessante spunto di riflessione.

E voi cosa ne pensate? Si tratta di un processo alle intenzioni, quello esercitato dagli Ordini Professionali, o di un’azione giusta e tesa a limitare una concorrenza che potrebbe farsi spietata e senza più regole? E’ giusto applicare tariffe scontate anche a servizi e prestazioni fino ad oggi regolamentate da tariffari minimi e cachet prestabiliti?

On-line il software gratuito per calcolare la “Tariffa professionale”

Tariffa Professionale, che giunge a soli pochi mesi dal Commentario alla tariffa, è sviluppato dal Cndcec con Datev Koinos.

Predisposto dal Consiglio nazionale della categoria e scaricabile gratuitamente dal sito, si tratta di un insieme di servizi e strumenti di ausilio per i commercialisti in materia di onorari, indennità e rimborsi spese: dagli e-book ai corsi e-learning, ai pareri degli esperti.

Il software guida nella corretta determinazione dei compensi per le prestazioni rese, applicando la nuova tariffa della categoria, in vigore dall’ottobre 2010. Il programma sarà scaricabile gratuitamente e istallabile sul proprio computer dal sito del Consiglio nazionale.

Semplice da usare: un’apposita procedura guida infatti passo dopo passo nel calcolo della tariffa, dalla scelta del cliente alla selezione dell’articolo della tariffa corrispondente alla prestazione eseguita, dalla determinazione delle voci di compenso da quantificare (che avviene rispondendo a una serie di domande proposte in automatico dal software), al calcolo del compenso fino alla stampa, esportazione ed archiviazione dei valori elaborati. In questa prima fase i compensi sono elaborabili per 24 tipologie di prestazioni.

Entro la fine dell’anno saranno messe a disposizione le ulteriori 6 procedure che consentiranno di completare il panorama delle prestazioni previste dalla tariffa professionale. Il software sarà inoltre costantemente aggiornato anche grazie ai suggerimenti che perverranno dai commercialisti che lo utilizzeranno.

Per fornire assistenza sulla procedura, gli utenti possono contattare un team di supporto dedicato. Non mancano naturalmente le guide in formato PDF. Uno strumento fondamentale per la corretta applicazione della tariffa è senza dubbio il Commentario, che infatti è consultabile sia direttamente nel software, sia on-line in formato.

Marco Poggi