Roma abolisce la tassa sui rifiuti Tari: meno tasse e più controlli dal Comune

Abolizione dell’IVA sulla tassa dei rifiuti a Roma (Tari), rimodulazione dei costi Ama in base al reddito e ai servizi erogati e introduzione di un vigile esattore.

Ecco le novità introdotte dal Comune di Roma per alleggerire le bollette dei contribuenti capitolini del 20%.

Lo annuncia l’assessore al Bilancio e allo Sviluppo Economico del Comune di Roma, Maurizio Leo, che ha spiegato: “Il Comune si adegua alla sentenza con cui la Corte Costituzionale ha affermato la natura tributaria della tariffa rifiuti, quindi non sarà applicata l’Iva sull’importo della tariffa che l’Ama chiederà nelle prossime bollette ai cittadini e alle imprese“.

E continua: “È in via di elaborazione la delibera che stabilirà per il 2010 i contenuti del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti affidato all’Ama sulla base dei costi calcolati dall’azienda si determinerà l’importo della relativa tariffa. Il provvedimento terrà comunque conto del miglioramento del servizio erogato all’utenza“.

Nessun cambiamento quindi per le casse dell’Ama, la cui IVA verrà destinata direttamente all’erario statale, mentre la tassa dei rifiuti verrà differenziata sui criteri del reddito e della tipologia dei servizi erogati proprio all’Ama.

In particolare, resteranno intatte tutte le agevolazioni per le fasce deboli alle quali spetterà una riduzione dei costi proprio grazie alla mancata IVA.

Ma a questa buona notizia si aggiunge il cosiddetto “rovescio della medaglia”.

Sì perché questa novità implica un rialzo della tariffa per le utenze non domestiche, con precedenza a quelle commerciali, e una ridefinizione dei nuovi contratti di servizio prevista entro il mese di giugno.

Ciò significa che se la Tari (dal 2003, ex TaRSU, ovvero tassa sui rifiuti solidi urbani) costerà di meno per la maggior parte degli utenti, occorrerà che tutti paghino il giusto e per tutti i tributi locali.

A garantire la buona riuscita del progetto è stata introdotta un’ultima novità, ovvero, la nascita della figura del vigile esattore, che entrerà in servizio tra circa due mesi.

Il vigile esattore farà parte della Squadra Municipale ed il suo compito sarà quello di perseguire gli evasori della tariffa della tassa sui rifiuti (ma anche della occupazione del suolo pubblico e gli affittuari in nero), con un’attenzione speciale riservata ai quartieri del centro storico come Trastevere, Testaccio, Ostiense, Prati e tutte le aree intorno alle Università.

Paola Perfetti

TARSU: estinzione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani

Sentenza sulla compensazione dell’obbligo di pagamento

La Suprema corte di Giustizia ha stabilito quando è possibile estinguere la tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, altrimenti detta TARSU.

Lo definisce la Sentenza della Cassazione civile (Sez. Trib., 28/01/2010, n. 1851).

La Suprema Corte ha infatti stabilito che l’obbligo tributario del contribuente può ritenersi assolto solo se il pagamento riguarda un immobile i cui dati identificati corrispondono perfettamente a quelli concernenti l’immobile per il quale la tassa è dovuta.

In origine, la TARSU è nata dal Decreto Legislativo n. 507/1993 con dovere dei Comuni per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani (compreso lo spazzamento delle strade pubbliche) ma pertiene anche ai rifiuti domestici e ai cosiddetti assimilati, ovvero quelli derivanti da attività economiche, artigianali, industriali che possono essere assimilati per qualità a quelli domestici.

I Comuni la applicano sulla base del costo totale del servizio di raccolta e successivo smaltimento dei rifiuti usando come parametro la superficie dei locali di abitazione e di attività dove possono avere origine rifiuti di varia natura.

La sua particolarità è che la TARSU non è soggetta a IVA, come lo sarebbe invece stato qualunque tipo di servizio.

Con questa Sentenza, quindi, anche le piccole imprese possono estinguere il tributo per compensazione dell’obbligazione tributaria.

Paola Perfetti