Mutui.it: il 3% di chi chiede un mutuo è over 60

 

Sarà colpa della crisi, o sarà perché l’Italia invecchia, ma sempre più mutui hanno i capelli bianchi. Mutui.it,il comparatore online per la scelta del mutuo, ha analizzato i preventivi di mutuo compilati sul sito negli ultimi 12 mesi, scoprendo che il 3% di questi arriva da cittadini con più di 60 anni. Tradotta in numeri, in base ai dati di mercato, la percentuale indica che sono state circa 15.000 le richieste di mutuo provenienti da persone in questa fascia di età.

L’analisi di Mutui.it traccia il ritratto di un soggetto che, arrivato alla soglia della pensione, è finalmente pronto per un investimento importante; il 41% degli over 60 che chiedono un mutuo lo fa per acquistare laprima casa. Se si guarda a tutte le finalità, in media questi richiedenti hanno necessità di un finanziamento pari a 118.000€ (equivalente al 44,8% del valore dell’immobile), nel 56,4% dei casi preferiscono il tasso fisso, il loro impegno con la banca durerà 12 anni e l’età media a cui si sottoscrivono il finanziamento è di65 anni.

«Con l’allungamento della vita media degli italiani il mutuo non è più solo prerogativa dei giovani adulti – afferma Alberto Genovese, Amministratore Delegato di Mutui.it – e non è strano vedere che siano tutte le fasce d’età ad essere interessate a questo tipo di investimento. Mettere a confronto le proposte degli istituti di credito aiuta anche i cittadini più anziani ad affrontare al meglio questa decisione che si ripercuote sensibilmente negli anni di vita successivi.»

C’è anche chi, arrivato alla pensione o alle sue soglie, decide di regalarsi un buen retiro o di fare un investimento che tornerà utile per sé o per i figli e quindi il 25% delle richieste di mutuo compilate da chi ha già raggiunto i 60 anni è relativo all’acquisto di una seconda casa.

Accanto a questo quadro essenzialmente positivo, rappresentato da una fascia di popolazione con un buon potere d’acquisto, risparmi da spendere e prospettive di vita lunga, va messa in evidenza quella percentuale del campione che sceglie di ipotecare la propria abitazione per ottenere nuova liquidità. La percentuale media del 3%, in questo caso, arriva a raddoppiare: gli over 60 rappresentano ben il 6% di tutti gli Italiani che, oggi, richiedono dei mutui liquidità e, nella loro fascia d’età, la finalità legataall’ottenimento di liquidità rappresenta l’8% del totale.

Ecco, nel dettaglio la distribuzione percentuale delle motivazioni che spingono gli over 60 a richiedere un mutuo:

  • Acquisto prima casa – 41%
  • Acquisto seconda casa – 25%
  • Surroga – 9%
  • Ristrutturazione – 9%
  • Liquidità – 8%
  • Rifinanziamento – 6%
  • Altro – 3%

In merito alla distribuzione territoriale delle richieste di mutuo va detto che, in una generale uniformità di comportamento tra i cittadini italiani, le regioni in cui vi è la richiesta maggiore da parte di persone
che sono più avanti con gli anni sono Calabria (4,33%) e Molise (4,13%): qui gli over 60 che richiedono un mutuo sono più del 4%. Discorso opposto in Emilia Romagna e Lombardia, dove la percentuale scende,rispettivamente, fino al 2,02% e all’1,91%.

Di seguito la classifica delle Regioni italiane in base al numero di richieste di mutuo presentate da cittadini con età superiore a 60 anni:

  • Calabria – 4,33%
  • Molise – 4,13%
  • Lazio – 3,87%
  • Liguria – 3,87%
  • Campania – 3,74%
  • Sicilia – 3,46%
  • Basilicata –  3,33%
  • Umbria – 3,25%
  • Abruzzo – 3,24%
  • Puglia – 3,17%
  • Toscana – 3,13%
  • Sardegna – 3,11%
  • Marche – 3,02%
  • Piemonte – 2,84%
  • Friuli Venezia Giulia – 2,83%
  • Trentino Alto Adige – 2,41%
  • Veneto – 2,31%
  • Valle d’Aosta – 2,25%
  • Emilia Romagna – 2,02%
  • Lombardia

d.S.

Due cuori e un mutuo, anche se precari

Da settembre 2011 non varrà più l’equazione contratto precario – amore precario. Il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni e l’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, hanno siglato un accordo sul Fondo di Garanzia per l’accesso ai mutui destinati all’acquisto dell’abitazione principale.

Il patto stipulato prevede l’accesso al mutuo per la prima casa anche per le coppie di lavoratori atipici con contratti di lavoro precari. Da oggi non servirà più quindi avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato per accendere un mutuo con la propria banca. Il Fondo di Garanzia, gestito dalla Consap SpA, dispone di una dotazione patrimoniale a regime di 50 milioni di euro. Secondo l’accordo potrà rilasciare a favore delle banche e degli intermediari finanziari garanzie a prima richiesta a copertura di un ammontare non superiore a 75 mila euro, costituito dal 50% della quota capitale dei mutui ammissibili, degli interessi contrattuali calcolati in misura non superiore al tasso legale e dei costi di recupero non superiori al 5% del capitale residuo.

I mutui richiesti non dovranno superare i 200 mila euro per immobili adibiti ad abitazione principale non di lusso e non estendersi oltre i 90 metri quadri. I richiedenti devono essere giovani coppie coniugate o nuclei famigliari con unico genitore e figli minori.

Ecco i requisiti per accedere alla domanda di finanziamento:

  • età inferiore a 35 anni 
  • un reddito ISEE non superiore a 35 mila euro
  • non più del 50% del reddito complessivo imponibile ai fini IRPEF derivante da un contratto a tempo indeterminato
  •  mancato possesso di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli acquisiti per successione.

L’accordo tra il Ministro della Gioventù e l’ABI prevede inoltre tassi favorevoli da applicarsi ai mutui. Nel caso di mutui a tasso variabile non possono essere superiori all’Euribor + 150 punti base per durate uguali o superiori a 20 anni, o all’Euribor + 120 punti base per durate inferiori. Nel caso di mutui a tasso fisso invece non possono essere superiori all’IRS + 150 punti base per durate uguali o superiori a 20 anni, o all’IRS +120 punti base per durate inferiori.

Alessia Casiraghi

Mercato immobiliare: aumentano le richieste di mutuo per le ristrutturazioni

Gli italiani non richiedono solo mutui per l’acquisto di immobili, ma anche finanziamenti per le ristrutturazioni. E’ quanto ha evidenziato una ricerca condotta da Mutui.it che ha analizzato oltre 60mila richieste di mutuo risalenti alla necessità di ristrutturare casa. Tra questi circa il 44% sceglie il tasso fisso per timore di un eccessivo aumento dei tassi, mentre il 35% preferisce il tasso variabile. La panoramica dei richiedenti vede un pubblico abbastanza giovane, attorno ai 40 anni, con un impegno maggiore ai 20 anni, con prestiti che si aggirano mediamente attorno ai 142mila euro.

I finanziamenti più elevati sono concentrati nel nord Italia, in particolare è il Trentino Alto Adige a spiccare con mutui medi di 183mila euro. Il sud invece è generalmente la zona dove vengono richieste proporzionalmente i bisogni le percentuali più elevate; in testa in particolare ci sarebbe la Puglia con il 54% del valore richiesto. Va ricordato però che anche il Friuli Venezia Giulia, a distinzione delle altre regioni del nord ha una percentuale elevata, attestata attorno al 55% del valore dell’immobile.

Mirko Zago