Rivoluzione Telecom, addio allo scatto alla risposta

 

Telecom Italia rivoluziona i prezzi base delle telefonate da apparecchio fisso: se da un lato dal 1° novembre elimina l’odioso scatto alla risposta di 5,04 euro cent, dall’altro aumenta di un euro il canone mensile che passa dagli attuali 17,54 euro a 18,54 euro mensili. Resta invariato – e chissà che sforzo… – anche il costo unico di abbonamento delle offerte cosiddette “a pacchetto” che includono servizi voce, dati e la linea telefonica.

Queste nuove misure, si legge nella nota diffusa da Telecom, «è volta a favorire le preferenze dei consumatori e ad assecondare i trend di mercato, che negli ultimi anni hanno fatto registrare una significativa crescita di questo genere di offerte»

L’ultima relazione dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha sottolineato come nel nostro Paese negli ultimi quindici anni l’indice dei prezzi al consumo delle telecomunicazioni sia diminuito quasi del 45%, grazie “all’innovazione tecnologica, alla liberalizzazione del mercato e agli effetti della regolamentazione”.

JM

Telecom Media verso la svalutazione delle frequenze televisive

 

Pessime notizie per Telecom Italia Mobile: nella seconda parte dell’anno, dopo che in Borsa ha perso quasi la bellezza del 50% nel primo semestre del 2013, potrebbe essere costretta a rettificare il valore dell’avviamento dei suoi multiplex (gli apparati di rete per il segnale tv che ospitano canali di terzi come La7, Real Time, D-Max, Giallo e Sportitalia) in caso di una nuova flessione del titolo sul listino nei prossimi mesi. Un semestre fondamentale, quindi, per la controllata di Telecom che in Borsa si gioca gran parte del proprio futuro.