Telecom, 16mila posti di lavoro a rischio

 

Il tanto temuto passaggio di Telecom alla spagnola Telefonica rischia seriamente di far saltare la bellezza di 16 mila posti di lavoro tra esuberi e licenziamenti. In questi mesi a nulla sono servite le rassicurazioni del managment di Telecom ai sindacati, è più che concreta la possibilità che la nuova compagnia riorganizzi Telecom secondo il modello già applicato a Madrid, con il possibile addio ai call center e la marginalizzazione delle società satellite che si occupano di informatica.

Secondo i dati esposti dalla Cgil, dalla privatizzazione Telecom del 1997 sino ad oggi, il gruppo ha tagliato più di 70 mila posti di lavoro. Uscite che sono state realizzate in gran parte attraverso l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, con un costo a carico della collettività tutt’altro che trascurabile. Non resta che attendere poche settimane per l’inevitabile epilogo…

Telecom Media verso la svalutazione delle frequenze televisive

 

Pessime notizie per Telecom Italia Mobile: nella seconda parte dell’anno, dopo che in Borsa ha perso quasi la bellezza del 50% nel primo semestre del 2013, potrebbe essere costretta a rettificare il valore dell’avviamento dei suoi multiplex (gli apparati di rete per il segnale tv che ospitano canali di terzi come La7, Real Time, D-Max, Giallo e Sportitalia) in caso di una nuova flessione del titolo sul listino nei prossimi mesi. Un semestre fondamentale, quindi, per la controllata di Telecom che in Borsa si gioca gran parte del proprio futuro.