Emilia Romagna e Sace: 100 milioni per le PMI

Buone notizie per l’Emilia Romagna e le terre colpite dal terremoto. Sace e Banca popolare dell’Emilia Romagna hanno siglato un accordo che mette a disposizione delle Piccole e Medie Imprese della Regione 100 milioni di euro in nuovi finanziamenti a breve termine destinati all’internazionalizzazione.

Nello specifico, la somma stanziata in soccorso alle Pmi sarà destinata a fornire sostegno alle esigenze di capitale circolante per operazioni di export, e potrà essere utilizzata per la realizzazione di lavori all’estero o per lo sviluppo di progetti di internazionalizzazione.

L’importo minimo dei finanziamenti sarà di 50.000 euro e la loro durata non dovrà superare i 18 mesi. Per tutti coloro che ne faranno richiesta, Bper erogherà i finanziamenti attraverso i prodotti Fin Short Term e Fin Preshipment, garantiti da Sace fino al 70%.

Non solo: 30 milioni di euro del plafond complessivo stanziato, saranno destinati esclusivamente alle piccole e medie imprese colpite dal recente terremoto, allo scopo di finanziare anche la ricostruzione degli impianti danneggiati dagli eventi sismici e permettere la ripresa delle attività produttive. Le agevolazione non sono finite: le imprese colpite dal sisma potranno inoltre beneficiare di tassi di interesse a condizioni particolarmente vantaggiose e avranno la possibilità di pagare il premio applicato da Sace alla scadenza del finanziamento e non al momento dell’erogazione.

I restanti 70 milioni della somma stanziata per l’internazionalizzazione delle Pmi saranno destinati alle imprese clienti del Gruppo Bper. Sale così a 550 milioni di euro il plafond di finanziamenti messi a disposizione dalla partnership Bper-Sace per aprire al mercato internazionale le imprese del Made in Italy.

Alessia CASIRAGHI

Emilia Romagna, tre iniziative per ripartire

Aiutare in maniera concreta le imprese colpite dal sisma in Emilia Romagna è lo scopo di molte iniziative lanciate ultimamente. Tra queste c’è anche quella promossa da Confartigianato Imprese Unione di Brescia: Adotta un’azienda è dedicata agli imprenditori associati alla Confartigianato di Mantova, località particolarmente colpita nelle sue infrastrutture produttive, verso cui la consorella bresciana ha deciso di far convergere gli aiuti ed i fondi che verranno raccolti nei prossimi mesi.
La sottoscrizione si concluderà il 30 settembre; i fondi raccolti saranno impiegati in aiuto delle imprese segnalate da Confartigianato Mantova, che provvederà quindi a rendere conto di ogni spesa pubblicando l’elenco e la stima dei danni subiti azienda per azienda.

Non solo: ad affiancare questa iniziativa ce ne sono altre due, incentrate sul mantenimento prima e sul ritorno alla piena produttività poi delle realtà imprenditoriali mantovane.
La prima è dedicata alla ricerca e offerta di spazi di lavoro: gli imprenditori potranno segnalare necessità o disponibilità di immobili, capannoni artigianali, magazzini, uffici e qualsiasi altro spazio lavorativo. La seconda, invece, è rivolta alla ricerca ed offerta di lavoro e servizi, uno spazio in cui gli imprenditori con stabilimenti inagibili o macchinari danneggiati, ma con l’urgente necessità di portare a termine delle commesse, potranno richiedere l’aiuto di imprese specializzate del proprio settore.

Francesca SCARABELLI

Un aiuto da restauratori ed ingegneri nelle zone terremotate

La rete di solidarietà in seguito al terremoto in Emilia Romagna è già partita ed ora coinvolge anche i restauratori emiliani e toscani, a disposizione per lavorare e mettere in sicurezza opere d’arte e monumenti danneggiati durante le forti scosse delle ultime settimane.

E’ Gian Oberto Gallieri, il presidente dell’Unione Cna dell’artigianato artistico e tradizionale a rendere nota questa intenzione, nobile, per aiutare a ripristinare la normalità anche per le strade delle cittadine più colpite dal sisma.
Ed è proprio lui in prima linea a montare ponteggi al Castello Estense di Ferrara, simbolo della città colpito dalla prima scossa del 20 maggio scorso: “Dal giorno stesso del sisma ci siamo messi in contatto con il direttore regionale dei Beni Culturali, l’architetto Carla Di Francesco, dando la nostra disponibilità per i primi interventi di messa in sicurezza delle opere. Aspettiamo ora una risposta operativa dalla Direzione che è ovviamente impegnata a coordinare tutti gli interventi, tra cui il trasporto dei beni mobili al Palazzo Ducale di Sassuolo“.

Ma non bastano i restauratori perché, se da una parte si tratta di recuperare opere d’arte danneggiate, dall’altra occorrono ingegneri esperti nella conservazione per trovare soluzioni per evitare di demolire monumenti e salvarli dalla definitiva distruzione.

Per i cittadini, infatti, oltre alle proprie case, è indispensabile ritrovare i propri punti di riferimento, quelli che incontrano ogni giorno mentre vanno al lavoro o accompagnano i figli a scuola. E questi sono anche rappresentati da una statua, un campanile, un palazzo storico. Ecco perché è importante evitare che vengano rasi al suolo, senza dimenticare l’indiscusso valore patrimoniale e storico.

In concreto, ad esempio, al Castello di Ferrara la Provincia e la Direzione regionale hanno subito contattato Gallieri e la sua equipe per salvare le due Lanterne, le torri che campeggiano da secoli sulla città e che, se l’intervento non fosse stato tempestivo, erano a rischio di demolizione.
Ma un’altra speranza vive nei pensieri di Gian Oberto Gallieri: “mi auguro che ciascun mattone caduto a terra possa essere riutilizzato per la ricostruzione“.

Vera MORETTI

Benzina, i prezzi rimangono stabili

Mentre le quotazioni internazionali calano e l’Italia si prepara alla nuova accise sui carburanti, i prezzi di benzina e diesel rimangono pressoché invariati. Nel fine settimana solo Eni ha iniziato a recepire i cali dei prezzi internazionali che si sono susseguiti nel corso della scorsa settimana, con il diesel che scende di 0,4 centesimi al litro.

Considerando sempre il servito, i prezzi più bassi sono praticati da Esso per la benzina (1,820) e da Agi per il diesel (1,718), mentre i più alti si trovano da Tamoil, con 1,838 per la benzina e 1,730 per il diesel.

Niente rincaro, per ora, sulla benzina

In attesa della pubblicazione da parte della Gazzetta Ufficiale del DL varato mercoledì dal Consigli dei Ministri per l’emergenza terremoto in Emilia e che contiene l’aumento delle accise sui carburanti (2,42 cent euro/litro Iva compresa), i prezzi del carburante rimangono stabili.

Il fine settimana, dunque, si presenterà con i prezzi pressoché invariati, con una previsione di rincaro per lunedì.
In realtà, considerando il nuovo crollo delle quotazioni internazionali dei prodotti, ci sarebbero ampi margini per assorbire completamente il nuovo caro accise in base all’appello lanciato dal ministro, Corrado Passera, e che l’UP ha girato subito alle compagnie.

Ma vediamo la situazione nel dettaglio: considerando sempre la modalità servito, i prezzi più basso per la benzina e per il diesel sono praticati da Esso e sono rispettivamente di 1,820 e 1,721, mentre i più alti solo quelli di Tamoil, rispettivamente di 1,840 e 1.740. I no-logo, invece, scendono a 1,735 per benzina e 1,602 per gasolio.
Il Gpl infine e’ tra 0,804 euro/litro di Eni e 0,833 di Tamoil (no-logo a 0,792).

Vera MORETTI