Tirocini, aumentati gli importi delle indennità. Ecco di quali

Per chi svolge un tirocinio  nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani vi è un’importante novità, cioè l’aumento degli importi erogati anche i favore di coloro che già stanno svolgendo i percorsi di formazione-lavoro.

Quali tirocini avranno l’aumento di indennità?

L’indennità per i tirocini svolti nell’ambito del PON IOG (Programma operativo nazionale iniziativa occupazione giovani) passa da 300 euro mensili a 500 euro mensili. A rendere nota questa novità è l’Anpal (Agenzia nazionale politiche attive per il lavoro) con un comunicato del 25 maggio 2023.

Il Pon Iog è un programma volto a contrastare la disoccupazione giovanile, si tratta di tirocini extracurriculari attraverso percorsi formativi all’interno delle aziende pubbliche e private mirati a formazione e inserimento. Si tratta di un’esperienza pratica spendibile nel mercato del lavoro e che consente di arricchine il proprio curriculum. I tirocini sono attivati attraverso una convenzione tra l’azienda e l’ente promotore che garantisce la tutela dei tirocinanti.

Quando entra in vigore l’aggiornamento dell’indennità per i tirocini?

L’aggiornamento dell’importo sarà operativo a partire dalla mensilità successiva rispetto alla data del 25 maggio, quindi dal mese di giugno 2023, saranno coinvolti dall’aumento tutti i giovani coinvolti nel progetto, compresi i soggetti in situazione di svantaggio o con disabilità.

Ricordiamo che i tirocini in oggetto hanno la durata massima di 6 mesi.

Leggi anche: INL: l’uso fraudolento dei tirocini è immediatamente sanzionabile

Incentivi alle imprese toscane che assumono dopo i tirocini

Un’importante iniziativa, che arriva dalla Giunta della Regione Toscana, ha approvato la concessione di contributi alle imprese che assumono giovani al termine del tirocinio formativo, stipulando contratti a tempo determinato per un periodo non inferiore a due anni.

Gli incentivi che riceveranno le imprese sono validi per le assunzioni effettuate a partire dal 14 febbraio 2013, e prevedono l’erogazione di contributi pari a 4mila euro per i tirocinanti under 30 e pari 5mila euro per l’assunzione di soggetti svantaggiati.

Questa proposta rientra nel progetto Giovanisì e rappresenta, senza dubbio, un concreto aiuto sia alle imprese che aderiscono all’attivazione di tirocini formativi, sia ai giovani in cerca di lavoro.

L’iniziativa è stata ideata da Gianfranco Simoncini, assessore alle attività produttive, lavoro e formazione, il quale ha affermato: “È un passaggio importante, richiesto dal Consiglio Regionale in sede di approvazione del PIGI (Piano generale integrato istruzione lavoro e formazione) che va ad aggiungersi a quanto la legge ha previsto fin dall’inizio per le assunzioni a tempo indeterminato, per cui sono previsti contributi di 8 mila che arrivano a 10 mila in caso di soggetto svantaggiato o disabile. Va ricordato poi il recente avvio, sempre previsto dalla legge, delle disposizioni per praticantati e tirocini curricolari. Partiti da meno di un mese, questi tirocini hanno già registrato circa 200 richieste di attivazione. È un modo per ribadire la finalità formativa del tirocinio, che può così diventare una delle principali modalità di accesso al lavoro per i giovani dai 18 ai 30 anni”.

Vera MORETTI

Il nuovo registro revisori ai blocchi di partenza

Pubblicati in Gazzetta ufficiale 201 del 29/8/2012 i regolamenti ministeriali n. 144, 145 e 146 relativi alla tenuta del registro, iscrizione e cancellazione dei revisori, gestione del registro del tirocinio e le sue modalità di svolgimento. I regolamenti entreranno in vigore dal prossimo 13 settembre e prevedono alcune novità per i revisori.

Tra le principali, il fatto che anche gli attuali iscritti al registro dei revisori dovranno inviare al Ministero dell’economia e delle finanze una comunicazione con le informazioni necessarie per la gestione e l’iscrizione al nuovo registro dei revisori legali, oltre a tutti gli incarichi di revisione detenuti, anche nei collegi sindacali, e i corrispettivi pattuiti per ciascun incarico. Sanzioni sono previste nel caso di comunicazioni assenti o lacunose ed è prevista l’iscrizione d’ufficio con rischio di apposite sanzioni.

Nello specifico, coloro i quali sono attualmente iscritti al registro dei revisori contabili e all’Albo speciale delle società di revisione hanno diritto alla iscrizione nel nuovo registro istituito presso il Ministero dell’economia e delle Finanze. Dopo la definizione delle modalità di trasmissione delle informazioni per la comunicazione dei dati, gli attuali revisori entro 90 giorni saranno iscritti nel nuovo registro.

Iscritti su richiesta coloro i quali anteriormente alla data di entrata in vigore del regolamento hanno acquisito il diritto di essere iscritti nel Registro dei revisori contabili, purché producano istanza di iscrizione entro un anno dall’entrata in vigore del regolamento; oltre a loro, sarà iscritto su richiesta anche chi alla data di entrata in vigore del regolamento ha presentato istanza di partecipazione a una sessione d’esame non ancora conclusa per l’iscrizione al registro e ha superato l’esame alla data di presentazione dell’istanza.

Infine viene confermata la durata triennale del tirocinio e previste le modalità per iscriversi. Sono iscritti di diritto i tirocinanti che, al momento dell’entrata in vigore del regolamento, sono già iscritti al registro del tirocinio e in regola con la presentazione della relazione annuale. I periodi di tirocinio pari o superiori a 6 mesi sono equiparati a un anno ai fini del computo dei crediti formativi.

Enna, siglata la convenzione per i tirocini di formazione ai giovani. Per le imprese l’attivazione è gratis

Per i giovani neo laureati o neo diplomati da non più di 12 mesi è possibile sostenere tirocini di formazione ed orientamento, presso le imprese del settore artigianale, del commercio e dei servizi. Lo comunica la Cna di Enna.

I tirocini, nella previsione normativa, sono stati previsti per consentire ai giovani di approfondire la conoscenza del mondo del lavoro allo scopo di indirizzare al meglio le proprie scelte professionali che, nel breve, si troveranno a dovere affrontare. I giovani avranno così, per un periodo massimo di 6 mesi, la possibilità di svolgere attività di apprendimento ed applicazione pratica delle competenze acquisite direttamente in azienda.Il tirocinio formativo, per le imprese, è completamente gratuito, infatti grazie ad una specifica convenzione sottoscritta dalla Cna, i datori di lavoro non sono assoggettati al pagamento ne dell’INAIL ne dell’Assicurazione RC.

La Cna per dare il proprio supporto consulenziale e per far incrociare i bisogni formativi dei giovani con la disponibilità delle imprese, ha aperto uno sportello presso la propria sede in via Emilia Romagna, 3.

Il Presidente della Cna a proposito dei tirocini ha rilasciato la seguente dichiarazione: “I tirocini di formazione e di orientamento, utilizzati in maniera corretta, intelligente e coerente con la finalità per la quale sono stati istituiti, possono diventare uno strumento importante sia per le imprese che per i giovani che si trovano ad affrontare per la prima volta il mondo del lavoro. In un momento particolare come questo, in cui ci troviamo di fronte ad una apparente contraddizione, da un lato il calo dell’occupazione dall’altro la necessità sempre più crescente da parte di molte imprese di trovare personale con competenze specifiche, il più possibile aderenti ai fabbisogni aziendali, offrire l’opportunità di far incontrare i giovani con il mondo del lavoro ed orientare le attività formative verso le necessità oggettive delle imprese, fa aumentare in maniera esponenziale le possibilità di impiego. Proprio perché il mondo del lavoro è sempre più selettivo, e nei momenti di crisi lo è ancor di più, in assenza di strumenti efficaci che consentono l’alternanza scuola lavoro, o specifici piani di orientamento inseriti nel corso delle attività formative tradizionali, i tirocini, assieme all’apprendistato, risultano essere gli strumenti più idonei per consentire ai giovani di acquisire specifiche competenze, di mettersi alla prova con il saper fare, di scoprire praticamente quali potrebbero essere le proprie abilità e le proprie attitudini e, in ultima analisi, di consentire loro di fare scelte più consapevoli per le loro future scelte lavorative”.

Liberi Professionisti: nuovi obblighi su tariffario e tirocini

Una pioggia di novità normative in arrivo per i liberi professionisti. Avvocati, dottori commercialisti e architetti colpiti dall’ondata delle liberalizzazioni dovranno uniformarsi quanto prima alle nuove normative pubblicate nella Gazzetta Ufficiale lo scorso 24 gennaio. Il Decreto legge 1/2012 per la concorrenza, le infrastrutture e la competitività ha disposto nuovi obblighi in materia di tariffe professionali, oneri del professionista, tirocinio e confidi.

Punto primo: Abrogazione delle tariffe professionali

E’ il punto più discusso del Decreto Legge. L’articolo 9 del documento abroga infatti le tariffe delle professioni regolamentate. Tuttavia nei casi liquidazione giudiziale il compenso spettante al professionista verrà determinato in base a parametri stabiliti dal Ministero della Giustizia tramite decreto.
Ciò significa che, con tutta probabilità, il Ministro della Giustizia, di concerto con il Ministro dell’Economia, fisseranno i parametri relativi a oneri e contribuzioni alle casse professionali e agli archivi. Tali parametri non avranno però validità nei contratti tra professionisti e clienti, ai sensi dell’articolo 36 del Codice del consumo (Dlgs 206 del 6 settembre 2005).

Il compenso per le prestazioni professionali, quelle cioè che interessano professionista e singolo cliente, dovrà essere stipulato per iscritto al momento del conferimento dell’incarico professionale. Il professionista avrà l’obbligo inoltre di rendere noto al cliente il grado di complessità dell’incarico, prospettando cioè gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell’incarico medesimo, e indicare i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell’esercizio dell’attività professionale.

Tuttavia l’obbligo del preventivo scritto circa il compenso è subordinato, secondo quanto stabilisce il nuovo Decreto legge, all’esplicita richiesta da parte del cliente al professionista.

Punto secondo: Tirocinio

Il Decreto legge 1/2012 fissa la durata del tirocinio per l’accesso alle professioni regolamentate a 18 mesi.
Per i primi 6 mesi il tirocinio potrà essere svolto, in presenza di un’apposita convenzione quadro stipulata tra i Consigli nazionali degli Ordini e il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, parallelamente al corso di studio per il conseguimento della laurea di primo livello o della laurea magistrale o specialistica. Ovvero gli studenti o laureandi potranno già svolgere un terzo del periodo di apprendistato anche se non ancora laurati.

Il tirocinio potrà inoltre essere svolto presso le pubbliche amministrazioni, in presenza di un’apposita convenzione quadro stipulata tra i Consigli nazionali degli Ordini e il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica, ma in questo caso solo dopo la laurea.

Abrogata la norma, introdotta con la Legge 148/2011, dell’ equo compenso per i tirocinanti. I tirocinanti potranno quindi non essere retribuiti per la prestazione svolta.

Punto terzo: Confidi

Nessuna modifica per la disposizione, finalizzata ad integrare il comma 7 dell’art. 39 del DL 201/2011, che prevede che al capitale sociale dei confidi e delle banche possano partecipare imprese non finanziarie di grandi dimensioni. Anche i liberi professionisti quindi potranno partecipare al capitale sociale con i medesimi limiti societari previsti per i predetti enti.

L’inottemperanza alle norme previste dal Decreto legge 1/2012 costituisce illecito disciplinare soggetto a sanzione. Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori sta adeguando in queste ore il Codice deontologico, scegliendo tuttavia di non abrogare l’art. 2233 del Codice Civile,.

Il Ministero della Giustizia ha confermato inoltre che le tariffe per i consulenti del giudice rimangono vigenti e che le nuove norme previste dal Decreto legge non hanno valore retroattivo; pertanto, i contratti in essere e le relative vidimazioni rimangono soggette alla precedente disciplina.

Genova: tirocinio assistito per i mediatori civili

L’Organismo di mediazione della Camera di Commercio di Genova consente gratuitamente lo svolgimento del tirocinio assistito previsto dal decreto interministeriale 145/2011. 

Gli interessati possono fare domanda di ammissione all’Organismo compilando e trasmettendo l’allegato modello alla sede di Genova in Via Garibaldi 4 oppure all’indirizzo e-mail conciliazioni.genova@ge.camcom.it 

Sarà seguito il criterio della priorità cronologica, fermo restando che comunque sarà data precedenza ai tirocini dei mediatori iscritti nel proprio elenco. 

Fonte: camcom.gov.it

Aziende, le lauree vincenti sono quelle di ingegneri ed economisti

Crisi economica e crisi del lavoro vanno di pari passo. E cosa resta ai giovani che terminati gli studi, sia liceo o università, si affacciano al mondo del lavoro? La preoccupazione, ovviamente.

Non sempre il cosiddetto “pezzo di carta” è un’assicurazione per il futuro, specialmente nel periodo di crisi in cui ci troviamo oggigiorno. E poi, fare la scelta giusta per avere le carte vincenti per il mercato del lavoro non è cosa da poco.

I rami più scelti oggi sono quello economico-sociale o ingegneristico nel caso delle lauree, che corrispondono a ben il 66% della domanda di laureati, sia con esperienze di lavoro alle spalle che giovani neo-laureati, e l’indirizzo amministrativo-commerciale o industriale nel caso dei diplomi, il 54% dei casi di assunzioni di diplomati.

Nel caso in cui si sia intrapreso un altro percorso oppure non si trovi lavoro una valida soluzione è quella di continuare gli studi attraverso percorsi di specializzazione, fare esperienze di stage e tirocini, dimostrare di avere capacità di lavorare sia in gruppo che in autonomia e di affrontare e risolvere i problemi, rendendo più “pratico” il CV.

Così ha commentato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello durante Job&Orienta, salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro presso la Fiera di Verona: “Dalla crisi si esce anche e soprattutto investendo sui giovani, sulla loro straordinaria capacità di innovazione. Ecco perché è ancora più importante in questo momento che ci sia uno stretto raccordo tra le Camere di commercio e il sistema della formazione, per favorire la diffusione tra i nostri ragazzi della cultura di impresa e fare in modo che abbiano esperienze di lavoro anche durante gli studi”.

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Giulia Dondoni

Progetto ‘Amva’, nuove opportunità per i giovani artigiani

Un progetto per salvaguardare la tradizione del lavoro artigiano nelle botteghe. Italia Lavoro, per conto del Ministero del Lavoro, ha lanciato il progetto “Amva”, un’iniziativa volta a dare nuove opportunità di lavoro ai giovani artigiani.

Come? Attraverso l’uso del contratto di apprendistato e il supporto di incentivi all’assunzione, nel triennio 2011-2014. L’obiettivo è puntare sulla riscoperta e sulla valorizzazione dei mestieri a vocazione artigianale made in Italy per creare nuove opportunità di occupazione. Un mix di politiche di sviluppo per le imprese, politiche per il lavoro e politiche per la formazione.

In Italia nel solo 2010 le imprese artigiane erano alla ricerca di più di 236000 diplomati tecnici e professionali, ricevendo solo 126000 risposte. Su questo gap di oltre 110 000 posti di lavoro vacanti ha deciso di intervenire “Amva”, rivolgendosi a 16000 potenziali lavoratori, soprattutto giovani compresi tra i 15 e i 29 anni.

Cuore del progetto è la valorizzazione dell’apprendistato come strumento per l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. In ciascuna delle province italiane sarà individuata una bottega a rischio di estinzione, che diventerà una ‘scuola di mestiere’ della durata di 18 mesi per insegnare a giovani disoccupati il mestiere dell’artigiano, con un contributo di 250 euro mensili per ogni giovane assunto.

Inoltre, verranno selezionati 30 giovani per ciascuna provincia da inserire nelle scuole dei mestieri, che per tutta la durata del tirocinio, stabilita a 6 mesi, beneficeranno di una borsa di studio di 500 euro mensili.

Per quanto riguarda le aziende coinvolte nel progetto, riceveranno:

  • 5.500 euro per ogni giovane assunto con contratto di apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione
  • 4.700 euro per ogni giovane assunto con contratto di apprendistato professionalizzante o di apprendistato per il conseguimento di un titolo di studio di livello secondario ad esclusione dell’alta formazione.

Progetto “Amva” prevede inoltre incentivi anche per la creazione di start-up giovanili: 10.000 euro per 500 giovani interessati a promuovere nuove imprese nel settore dell’artigianato italiano.

Per aderire al programma è possibile scaricare il bando pubblico dal sito dell’Agenzia tecnica del Ministero del Lavoro. Le domande vanno presentate entro il 31 dicembre 2011 attraverso il sistema informativo che sarà sarà attivo solo a partire dal 30 novembre.

Alessia Casiraghi

I dottori di ricerca in Veneto entrano in azienda con l’apprendistato

Obiettivo principale: aumentare l’occupabilità dei dottori di ricerca nelle aziende del territorio e generare innovazione all’interno delle stesse imprese inserendovi capitale umano di eccellenza.

A seguito di questo accordo, Confindustria Veneto, come partner del progetto, ha sottoscritto un accordo sindacale con Cgil, Cisl e Uil al fine di consentire alle imprese interessate all’iniziativa di poter assumere i giovani dottorandi mediante l’apprendistato in alta formazione.

“L’apprendistato in alta formazione è uno degli strumenti più significativi  e di assoluta novità per il Veneto per agevolare i giovani nella delicata fase di passaggio dal mondo della scuola o dall’università al mondo del lavoro. La Regione Veneto è particolarmente attiva nell’individuazione e nella promozione di strumenti in grado di favorire questa alternanza. Il contratto di apprendistato, nella sua declinazione più elevata, mira in effetti a far emergere quel valore aggiunto, in termini di competenze, innovazione e creatività, che solo i giovani possono dare alle imprese”. Lo dichiara Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale del Veneto.

Le scuole di dottorato interessate sono: Ingegneria industriale, Bioscienze e biotecnologie, Scienze molecolari, Scienze dell’ingegneria civile e ambientale, Ingegneria dell’informazione, Scienze veterinarie, Diritto internazionale e Diritto privato e del lavoro, Studio e conservazione dei beni archeologici e architettonici. Il percorso formativo e di lavoro dura 4 anni e prevede 150 ore circa all’anno di formazione esterna all’azienda e lo sviluppo di un progetto di ricerca su un tema innovativo di avanzato livello scientifico di interesse per l’impresa.

Marco Poggi

Dalla Fondazione Lavoro nuove opportunità di tirocinio formativo per i giovani

I tirocini formativi se ben utilizzati sono uno strumento di formazione e crescita importanti per i giovani che vogliono introdursi con una marcia in più nel mondo del lavoro. In poco più di un anno (gennaio 2010 e febbraio 2011), sono stati attivati circa 6.300 e nel 52% dei casi essi si sono trasformati in contratti a tempo indeterminato o di apprendistato. Per il presidente di Fondazione consulenti per il lavoro, Mauro Capitanio si tratta di buoni risultati che possono migliorare nel futuro: “La disciplina, vecchia di 14 anni, si scontra con un contesto socio economico totalmente diverso rispetto a quando è stata concepita. Nel frattempo, infatti, è stato modificato il Titolo V della Costituzione e sui tirocini ogni regione ha una disciplina operativa diversa” – e continua – “il tirocinio formativo non è un rapporto di lavoro. E il rimborso spese, se c’è, non rappresenta un compenso“.

Stando a quanto riportato da Italia Oggi, il 32% dei giovani coinvolti nei percorsi formativi hanno un’età compresa fra i 16 e i 25 anni, il 46% un’età compresa fra i 26 e i 35 anni, il 22% oltre i 35 anni. È stato il terziario il settore più interessato dalla sperimentazione dei tirocini (32%) seguito dal metalmeccanico (30%). Fanalino di coda il comparto servizi (12%) e l’artigianato (8%). Nel 56% dei casi si è trattato di realtà con un massimo 5 dipendenti.

M. Z.