Il turismo è sempre più veloce, anche in Campania

Anche il turismo, in tempo di crisi, cambia e diventa sempre più “mordi e fuggi”.

Questo è quanto è emerso da un importante workshop svoltosi a Caserta dal titolo “Il turismo letto dalla Statistica“.
Durante l’incontro sono stati resi noti i dati ottenuti dall’Istat e commentati direttamente dalla dirigente Angela Maria Digrandi: ciò che ne emerge, infatti, è un quadro piuttosto desolante, per un comparto in estrema sofferenza.

L’importanza dei rilievi statistici nel sistema turistico è stato sottolineato da Laura Leoni, dirigente del servizio statistiche sull’attività dei servizi Istat, da Mauro Politi, direttore centrale statistiche economiche congiunturali Istat, da Attilio Della Mura, dirigente azienda di soggiorno di Napoli e direttore Ept di Caserta, e da Alfredo Aurilio, commissario Ept Caserta.

Quest’ultimo ha dichiarato: “Il momento della rilevazione dei dati è fondamentale in un mercato, come quello turistico, che subisce cambiamenti continui in termini di offerta, domanda, necessità e aspettative. Da qui l’impegno dell’Ept nell’attivare da quest’anno il sistema Hotel manager, che consente di monitorare arrivi, partenze e permanenze nella nostra provincia”.
Per ora, questo progetto innovativo, non ha sortito grandi cambiamenti, anche a causa della resistenza di alcuni, diffidenti, albergatori. A questo proposito, Aurilio ha dovuto ammettere: “Purtroppo registriamo una certa difficoltà nel reperire informazioni in quanto non tutti i titolari delle strutture ricettive, nonostante siano obbligati dalla norma, sono propensi a inviare i dati richiesti“.

Nonostante queste premesse, la situazione nella provincia di Caserta, relativa ai primi nove mesi del 2012, è positiva: “A fronte dei 61.621 arrivi registrati nel 2011, nel 2012 gli arrivi sono stati 72.796, con un incremento del 18,10 %. Peggio è andata, invece, per le permanenze: nel 2011 sono state 156.082, nel 2012, 145.620 ovvero il 6,7 % in meno“, che conferma, appunto, la tendenza al turismo “flash”.

I dati, però, vanno interpretati, come ha sottolineato Vincenzo Maggioni, ordinario di Economia e Gestione delle Imprese alla Seconda Università di Napoli: “La Regione Campania, in generale, e Caserta, in particolare, hanno potenzialità incredibili ma incapacità altrettanto incredibili. Il turismo è stato, da sempre, indicato come opportunità, ma, poi, non è stata messa in atto alcuna strategia efficace per realizzarla. Purtroppo c’è ancora uno scarto consistente fra i risultati ottenuti e le risorse del territorio. Questo è un settore in cui bisogna programmare a lungo termine. Se si comincia ora è possibile vedere gli effetti fra 20-30 anni. Bisogna puntare sul recupero ambientale e civile del territorio, investire nelle infrastrutture, coinvolgere e motivare gli imprenditori del settore e le istituzioni. E agire in sinergia, mettendo insieme mezzi, forze e capitali“.

Vera MORETTI

Il turismo irpino mette il turbo

Firmato il documento programmatico relativo al piano di azione per lo sviluppo turistico della provincia di Avellino alla presenza del presidente della Provincia Cosimo Sibilia e di Giuseppe De Mita, vicepresidente della giunta Caldoro e assessore regionale al Turismo.

Soddisfatto Sibilia:Abbiamo sottoscritto un protocollo in linea con quanto l’amministrazione provinciale fa per incrementare il turismo in Irpinia. Bellezze naturali, prodotti tipici, beni storici – ha dichiarato –: ripartiamo dalle nostre eccellenze, così come abbiamo fatto con il museo del risorgimento al Carcere borbonico. Un progetto vincente che porterà un turismo duraturo nei nostri paesi, non legato strettamente ad un evento, ma ad una filiera che parte dall’ospitalità e finisce con l’enogastronomia. Tutto programmato in sinergia con la Regione“.

La Provincia di Avellino è capofila di una serie di programmi per lo sviluppo del turismo che interessano varie zone della Campania. “Il documento programmatico – ha detto De Mitasi pone degli obiettivi e dà indicazioni su come raggiungerli. Un lavoro avviato con il presidente Sibilia e votato al massimo pragmatismo possibile, allocando innanzitutto le risorse necessarie. Quello che riguarda l’Irpinia è tra i primi programmi che sigliamo. Ce ne sono altri in fase di gestazione in Cilento, nell’area Flegrea e nella penisola sorrentina“.

L’obiettivo del Piano d’Azione turistico è quello di favorire il consolidamento delle destinazioni e dei differenti prodotti turistici in Provincia di Avellino e nelle sue aree a più spiccata vocazione turistica. Sotto il profilo dell’impegno finanziario, la Regione Campania si impegna a verificare la finanziabilità del Piano d’Azione con le risorse disponibili, ordinarie e comunitarie.