Pubblicati i modelli per gli studi di settore

A seguito della pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale di sabato, del decreto del ministero dell’Economia di approvazione dei correttivi “crisi”, l’Agenzia delle Entrate ha divulgato i 206 modelli che riguardano i dati per l’applicazione degli studi di settore, da allegare ad Unico 2012.

Si tratta di 51 studi per il settore delle manifatture, 61 per i servizi, 24 per i professionisti, 70 per il commercio.
Tutta la gamma dei modelli ha subito modifiche per adeguarsi al trend negativo dovuto al momento di crisi, oltre a tenere conto degli interventi sugli studi di settore previsti dal decreto ministeriale 26 aprile 2012 e degli interventi correttivi, applicabili agli stessi studi per il solo periodo d’imposta 2011, previsti dal decreto ministeriale del 13 giugno 2012.

Vera MORETTI

Unico 2012, cosa cambia per gli immobili all’estero

Come è ormai noto, il decreto Salva Italia ha istituito, dal 2011, uno nuova imposta sul possesso di immobili e attività finanziarie detenute all’estero.
Per quanto riguarda riguarda la nuova imposta sugli immobili situati all’estero (cdIVIE) questa risulta a carico del proprietario dell’immobile o del titolare di un altro diritto reale su di esso, ed è dovuto in maniera proporzionale alla quota e ai mesi di possesso.

Il valore degli immobili sul quale applicare l’imposta è individuato, secondo regime ordinario, nel costo risultante dall’atto di acquisto o da altri contratti o, in sua mancanza, nel valore di mercato rilevabile nel luogo in cui è situato l’immobile. Il decreto sulle semplificazioni fiscali stabilisce una deroga per gli immobili situati in Paesi appartenenti all’UE/SEE. Infatti, a partire dal 2011 (quindi per UNICO 2012), per tali immobili si utilizzerà quale come imponibile il valore catastale come determinato nel Paese estero. Resta fermo che l’imposta non è dovuta se di importo inferiore a 200 euro.

Per quanto riguarda l’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero, questa è dovuta proporzionalmente alla quota e al periodo di detenzione ed è pari alle seguenti aliquote da applicare sul valore delle attività finanziarie: 1‰ per il 2011 e il 2012; 1,5‰ dal 2013. Il valore si cui quale applicare l’imposta è il valore di mercato, rilevato al 31 dicembre di ciascun anno, anche utilizzando la documentazione dell’intermediario estero.

In entrambi i casi, il versamento dovrà essere effettuato entro il termine del saldo IRPEF e presentando il quadro RM di Unico 2012 (nuova sez. XVI). I soggetti che presentano il modello 730/2012 sono tenuti a presentare il modello Unico 2012 composto dal solo frontespizio, più il quadro RM.

Il Decreto Salva-Italia premia la trasparenza fiscale

di Vera MORETTI

Per agevolare, e premiare, le imprese che presenteranno conti trasparenti e reali, il decreto Salva-Italia ha introdotto condizioni vantaggiose e semplificazioni importanti.
Insomma, chi non aspetterà i controlli della finanza, per mettersi in regola, magari beneficiando della fatturazione elettronica, verrà debitamente ricompensato.

Chi rientra nella fascia dei possibili premiati? Il regime interessa lavoratori autonomi, imprese individuali e società di persone e si tratta di un regime opzionale perché verrà scelto liberamente dal contribuente al momento della prossima dichiarazione dei redditi – UNICO 2012 e si applicherà dal 1.1.2013.

Le condizioni richieste sono:
• l’invio telematico di tutte le fatture attive e passive e di altri acquisti e cessioni non fatturati e dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate
• l’apertura di un conto corrente dedicato esclusivamente all’attività svolta.

Richieste di poco conto se si considerano le agevolazioni:
• semplificazione degli adempimenti amministrativi: ad es. eliminazione dell’obbligo di emissione scontrino /ricevuta fiscale;
predisposizione automatica da parte dell’Agenzia delle Entrate di alcuni documenti , a titolo esemplificativo: liquidazioni periodiche IVA, 770 semplificato, CUD , versamenti delle ritenute;
anticipazione della compensazione o rimborso del credito IVA;
abolizione del visto di conformità per le compensazioni IVA oltre i 15.000 euro;
• possibilità di accertamento da parte del Fisco solo entro 3 anni e non più quattro dalla dichiarazione dei redditi interessata;
esclusione dagli accertamenti analitico-induttivi, basati cioè su presunzioni semplici (gravi precise e concordanti).

Per chi si avvale della contabilità semplificata, si aggiungono altri vantaggi:
• determinazione del reddito con principio di cassa;
• predisposizione della dichiarazione dei redditi direttamente dall’agenzia;
• esonero da scritture contabili, versamenti periodici e acconto IVA.

Ma il regime decade se:
• i dati richiesti vengono inviati con ritardo di oltre 90 giorni o addirittura mancano;
• non viene rispettato il limite di 1000 euro nell’uso del contante con una sanzione pecuniaria da 1500 a 4000 euro.

Le penalità sono collegate invece a ravvedimento operoso in caso di ritardo nell’invio della documentazione entro i 90 giorni, senza decadenza dal regime agevolato.
Per avere maggiori informazioni circa le modalità di attuazione, nonché la definizione completa delle semplificazioni previste, occorre però attendere le specifiche dell’Agenzia delle Entrate.

Caro carburante: gli Agenti di Commercio chiedono una detraibilità del 100%

Una lettera di Fnaarc per supportare e difendere gli agenti e i rappresentanti di commercio strozzati dal caro carburante ormai divenuto una tassa quotidiana per chi, come queste categorie professionali, ripone proprio nell’automobile il primo strumento di lavoro ed  il proprio “ufficio”, quello strumento essenziale per la propria attività.

Consideriamo proprio queste categorie di lavoratori: c’è chi deve coprire una percorrenza media di 160 chilometri / a giorno lavorativo; c’è chi fa anche 300 km 5 giorni su 7 … e i costi?

Secondo Confcommercio, il caro benzina o comunque l’aumento dei costi del carburante sta incidendo in modo così significativo sui conti degli agenti – che peraltro si trovano già alle prese con la difficile congiuntura economica – che solo l’anno scorso hanno visto una riduzione media dell’intermediato del 10%.

Che si tratti di almeno di 450 euro all’anno o che i costi arrivino fino a 900 euro, Fnaarc, l’organizzazione (aderente a Confcommercio) maggiormente rappresentativa dei 250.000 agenti e rappresentanti di commercio italiani, ha deciso di correre ai ripari ed ha sollecitato le Isituzioni preposte attraverso una lettera che il Presidente Adalberto Corsi ha inviato al ministro dell’Economia e Finanze Giulio Tremonti congiuntamente ai Presidenti delle Commissioni Finanze del Senato e della Camera Mario Baldassarri e Gianfranco Conte.

Questo intervento atto a porre rimedio a questa situazione di grave difficoltà è stato giusitificato da Corsi: “C’è un’assoluta necessità, da parte degli agenti e rappresentanti, di dover utilizzare l’auto: a maggior ragione quando, con la stagnazione dei consumi, aumenta la frequenza di visite alla clientela” – E poi – “Il rincaro del carburante, il cui costo è detraibile solo all’80% nella determinazione del reddito d’impresa – continua Corsi – sta perciò mettendo molti nostri operatori in seria difficoltà”.

Ma oltre alle rimostranze, quello che è davvero notevole è che Fnaarc ha quindi chiesto l’adozione di urgenti provvedimenti di natura fiscale: a partire dalla possibilità – in via eccezionale – di portare, per Unico 2012, la detraibilità del costo del carburante al 100%.

Paola Perfetti

Artigiani e commercianti, ecco i contributi Inps per il 2011

L’Inps, con la Circolare n. 34 del 10.02.2011, ha comunicato le misure dei contributi Inps dovute da artigiani e commercianti per l’anno 2011. Le aliquote contributive sono rimaste invariate rispetto all’anno scorso: Cambiano invece il minimale ed il massimale di reddito.

Il pagamento dei contributi 2011 dovuti sul minimale di reddito deve essere effettuato, tramite modello F24, in quattro rate con le seguenti scadenze:

  1. 16 maggio 2011;
  2. 16 agosto 2011;
  3. 16 novembre 2011;
  4. 16 febbraio 2012.

Gli acconti dei contributi 2011, eventualmente dovuti sulla quota di reddito eccedente il minimale, devono essere, invece, versati entro i termini previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche. Qualora ci fosse il saldo, andrà versato in sede di UNICO 2012.