Unrae: servono maggiori controlli per evitare impennate delle Rc auto

L’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere presenti in Italia, chiede un intervento urgente per calmierare e riequilibrare ai livelli degli altri Paesi europei i Premi RC auto che sono in costante aumento come denunciato dall’ISVAP.

Il neo presidente, Jacques Bousquet, commenta il rilievo dell’ISVAP che l’assicurazione RC auto è aumentata in media del 6,6% dall’inizio dell’anno: “Voglio ricordare che oltre all’aumento della RC auto, sono state appena incrementate le accise sulla benzina, mentre si attendeva una loro riduzione visto che l’Erario sta incassando molta più IVA dai prodotti petroliferi. Inoltre, il nuovo federalismo fiscale corre il rischio di determinare una crescita anche dell’ IPT“.

Bousquet prosegue: “Questa situazione non è più sostenibile soprattutto considerando le condizioni in cui versa oggi il mercato dell’auto. Quanto denunciato dall’Isvap in termini di costi delle RC auto è un altro elemento che rafforza le necessità per la immediata costituzione degli Stati Generali dell’Auto, nei quali l’Unrae assieme a tutte le altre Associazioni del settore affrontino con i Ministeri competenti (Trasporti, Sviluppo Economico, Ambiente) i principali nodi per un rilancio dell’intero comparto“.

Automobilisti: oltre un miliardo di evasione

Con il federalismo fiscale i conti possono migliorare ma è certo che qualche riflesso negativo c’è. E’ per questo che il ministero dell’Economia ha ad esempio affidato all’Unrae, l’associazione che rappresenta le case automobilistiche estere operanti in Italia, l’approfondimento delle soluzioni che permettano la migliore applicazione possibile della norma in riferimento in particolare all’Ipt, l’Imposta provinciale di trascrizione delle auto nuove e usate, destinata ad aumentare anche sensibilmente per effetto del passaggio a un nuovo sistema di calcolo che al di sopra di una soglia minima (53 kW) proporziona l’importo alla potenza.

Sirio Tardella, direttore del Centro Studi Unrae, sottolinea il peso dell’evasione su bollo, contributo al Servizio sanitario nazionale compreso nelle polizze assicurative e altre forme di tassazione dell’auto: “Oltre 1,1 miliardi l’anno, più del gettito complessivo dell’Ipt. Stimiamo, per esempio, che su 72mila commercianti di vetture usate registrati in Italia, meno della metà esercitino effettivamente l’attività. E c’è da chiedersi quanti sfuggono alla fatturazione“. In sostanza cercando di limitare questa evasione le casse degli organismo locali e nazionali potrebbero essere più “gonfie”.

Unrae collaborando a stretto contatto con costruttori e operatori del settore si è impegnata a fornire un rapporto con cadenza trimestrale fornendo previsioni sull’andamento del mercato italiano dell’auto per i sei mesi successivi e proiezioni sull’anno seguente. Le prime stime di «Previsioni & Mercato» rivedono al ribasso, a 1,81 milioni di unità, con un calo del 7,7% rispetto al 2010, le immatricolazioni di auto nuove nel 2011. Secondo il rapporto, il secondo semestre dovrebbe chiudersi con 480mila immatricolazioni, in flessione del 3,6% sullo stesso periodo del 2010, e solo nel terzo si registrerà un primo arresto della caduta della domanda, con 386mila immatricolazioni che dovrebbero valere un recupero del 2,1%.

Il presidente  di Anfia (filiera automotive italia) Eugenio Razelli, auspica “che il governo possa convocare le associazioni di settore, in modo da individuare misure di correzione all’attuale decreto al fine di tutelare l’utente finale“.

M. Z.

Fotografia del mercato automobilistico: si intravede una lieve ripresa

Il mercato automobilistico che registra una flessione del 20,7% nel mese di gennaio presenta percentuali positive per quanto riguarda l’alimentazione a diesel con un +9% e bene se la passano il recupero delle società a +26% e noleggio a +37%. Il comparto delle automobili soffre invece per quanto riguarda gli acquisti da parte di privati (-31%) e la vendita di berline (-29,4%) e vetture di piccole dimensioni e utilitarie (-35,9% e -31% rispettivamente).

In un mercato automobilistico che ha fatto registrare una flessione complessiva del 20,7%, in gennaio prosegue la corsa delle alimentazioni diesel (+9%) e il recupero delle società (+26%) e del noleggio (+37%), mentre cedono il passo

Gianni Filipponi, direttore generale dell’Unrae, l’Associazione delle case automobilistiche estere che operano in Italia afferma: “Le immatricolazioni di auto nuove del mese di gennaio (164.356) anche se confrontate con le 207.266 unità immatricolate nello stesso mese dello scorso anno, quando ancora persisteva l’influsso positivo derivante dalla fine degli incentivi – sono la conferma di un trend certamente non brillante che si registra ormai da molti mesi e che, considerato lo scenario macroeconomico e l’andamento degliordini di auto nuove, non lascia presagire inversioni di tendenza a breve“.

Quali sono le caratteristiche peculiari del mercato secondo l’Unrae? L’ente ha registrato un incremento delle vendite delle auto a diesel con una quota di mercato del 54,2% (+15% rispetto a gennaio 2009), bene anche le auto a benzina che occupano il 40% del mercato (nonostante si senta la fine di incentivazione che negli anni passati premiavano questo tipo di alimentazione).

Per quanto concerne il noleggio, ad aver subito un incremento sensibile sono i segmenti delle vetture medie e superiori (“C” occupa il 26,6% del mercato mentre il “D” il 13,5% mentre come annunciato in precedenza il settore delle citycar e delle utilitarie sta soffrendo. Sono i crossover a rappresentare la vera novità (con un 7% del mercato pari al doppio rispetto all’anno scorso) e ancora permangono i fuoristrada che occupano il 9,6% del mercato automobilistico. Crescita rallentata invece per station wagon e monovolume la cui crescita è stimata attorno ad un punto percentuale.

Una certa stabilità permane nel Nord del Paese, a fronte di una flessione dell’Italia meridionale (al 12,5% di quota rispetto al 15,6% del gennaio 2010). Le vendite nell’Italia centrale sono aumentate di 5 punti (29,8%) ancora una volta  grazie all’autonoleggio concentrato nella Capitale.

Mirko Zago

L’economia che si risveglia: a giugno in rialzo la vendita dei veicoli commerciali.

A giugno, il mercato dei veicoli commercialiha registrasto un incremento: +3,7% rispetto al 2009 (ma -20,7% rispetto al 2008).

Dopo la cosa del programma di incentivazione alla rottamazione, che ha visto una crescita del 26% nel primo trimestre del 2010, il mercato dei veicoli da lavoro in aprile e maggio aveva mantenuto un leggero incremento, (rispettivamente 2,6% e 2,4%). A giugno – secondo quanto comunicato da Unrae e Anfia – le vendite sono state 16.703, in lieve crescita (+3,7%) rispetto alle 16.106 del giugno 2009, che a sua volta aveva però evidenziato i volumi più bassi dal 1998. Il primo semestre, quindi, riduce la crescita ad un +14,8% con 101.728 consegne a fronte delle 88.623 del gennaio-giugno 2009.