La Cia contro le nuove norme per i patentini agricoli

Le nuove norme che riguardano il patentino per le macchine agricole, previste in vigore dal 12 marzo, non piacciono a Cia-Confederazione italiana agricoltori e Confagricoltura, i cui rappresentanti hanno inviato una lettera di protesta ai ministri competenti (Politiche Agricole Mario Catania e Lavoro Elsa Fornero) e al presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome Vasco Errani.

Il giudizio negativo che le due confederazioni hanno espresso riguarda, in particolare, l’accordo Stato Regioni che introduce l’abilitazione all’utilizzo dei trattori e di altri macchinari e la legge di stabilità che comporta la revisione delle macchine agricole.

Entrambe le norme, infatti, introducono ulteriori oneri a carico delle imprese agricole, già duramente colpite dai nuovi adempimenti riguardanti la sicurezza sul lavoro.

Si parla, in concreto, di più i 1 milione di operatori coinvolti nell’abilitazione alla guida dei trattori, con costi formativi a carico dei datori di lavoro, e di più di 2 milioni di veicoli coinvolti nelle procedure di revisione.

Oltre a ciò, viene denunciata anche la mancanza di chiarimenti amministrativi essenziali rispetto all’applicazione dell’accordo. In particolare, non vi è chiarezza sulla modalità di attestazione dell’esperienza biennale per gli operatori agricoli che dovrà comunque essere -secondo Cia e Confagricoltura- estremamente semplificata.

La proroga richiesta dalle due Organizzazioni serve, dunque, per arrivare ad una revisione dei contenuti dell’accordo e per rendere chiaro il quadro applicativo.

Vera MORETTI

Patto tra la Regione Emilia Romagna e le imprese

L’Emilia Romagna vuole ripartire e lasciarsi la crisi alle spalle: per questo, Confindustria Emilia Romagna accarezza l’ipotesi di un nuovo accordo tra la Regione e le imprese locali per far ripartire gli investimenti e migliorare la produttività. In questo modo, si darebbe l’opportunità alle pmi di risollevarsi ed uscire da questo periodo difficile.

E’ stato, a questo proposito, siglato un patto tra la Regione Emilia e le imprese del territorio presentato nel corso del convegno “Riscoprire la crescita” organizzato da Confindustria, per poter sostenere le piccole e medie imprese laddove lo Stato non fornisce alcun tipo di supporto.

E’ stato presentato alla Regione un progetto di investimento relativo al settore della ricerca e sviluppo, ma non infrastrutturale. Qualora la valutazione fosse positiva, si darebbe il via alla concessione di contributi e una parte del reddito ottenuto resta agli imprenditori come credito di imposta.

Il presidente della Regione, Vasco Errani, ha commentato l‘iniziativa: “La politica regionale ha dato sostegno reale agli investimenti industriali anche sul piano nazionale occorrono politiche selettive e intelligenti. Il Paese non ce la può fare se non mette in campo un nuova dinamica tra rigore e crescita. È arrivato il momento di fare questo patto per la crescita, a livello territoriale e nazionale. Basta finanziamenti a pioggia, investiamo insieme”.

Vera MORETTI