Online sì, ma mantenendo l’anonimato

Se, da una parte, sono sempre di più i consumatori che utilizzano la rete per fare i loro acquisti, dall’altro prevale la tendenza a mantenere sempre più spesso l’anonimato.
Ma non si tratta solo di utilizzare un nickname, poiché gli utenti del web sono restii anche a rivelare qualsiasi informazione che riguardi le proprie abitudini.

Questo atteggiamento è segnale di diffidenza nei confronti della rete e rema contro le recenti strategie di Behavioural Marketing che puntano al targeted advertising, ritagliato sulle caratteristiche del consumatore.
Esempio concreto di questo trend è l’accordo firmato tra Yahoo! e Google, stretto per potenziare la possibilità per le imprese di proporre un advertising contestuale.

In realtà, anche se le intenzioni sono buone, non convincono gli utenti, tanto che solo il 14%
del campione preso in analisi ha fiducia nell’onestà delle aziende che usano i dati della Rete e ben il 68% dichiara di utilizzare le funzionalità dei browser anti-tracciamento.

A questo proposito, gli analisti di Ovum, la società che ha condotto questa ricerca, hanno dichiarato: “E’ molto importante che i responsabili del trattamento dei dati abbiano un differente approccio verso il problema e investano in tool che li aiutino a capire il profilo dei consumatori che oggi hanno questo atteggiamento negativo e che domani potrebbero diventare degli utenti invisibili”.

Vera MORETTI

E’ Linkedin il sito preferito dai Top Manager

Linkedin, il social network dedicato alla rete professionale, è in cima alla lista dei siti più visitati dai Top Manager di tutta Europa. Lo rivela la ricerca Business Elite Europe survey 2011 condotta da Ipsos Mori.

Top manager, capitani d’azienda, imprenditori, business leader provenienti da 17 diversi Paesi Europei, hanno mostrato un’attitudine sempre più diffusa verso i social network. E se al primo posto fra i siti più visitati c’è Linkedin, la medaglia d’argento va a Google news, seguito dalle pagine web della Bbc. Scorrendo la classifica, Yahoo si posiziona quarto, anche se su base mensile vince la sfida il sito del Financial Times. Seguono Skynews, Bloomberg, Cnn, Eurosport, Economist.

Informati, multimediali e multitasking. I Top Manager europei utilizzano sempre più i media digitali, da internet agli smartphone, dai tablet ai social network. Anche se il 95% confessa di non poter fare ancora a meno del classico quotidiano cartaceo, e l‘86% usa la tv come mezzo per restare aggiornati sulle ultime notizie.

Per l’informazione economica e finanziaria il canale privilegiato resta comunque la carta stampata quotidiana, con il 47% delle preferenze, seguito da internet con il 32%. Tra i siti di informazione economica più cliccati troviamo il New York Times e il Wall Street Journal, seguiti dalla Harvard Business Review, il Time, il National Geographic, Business Week e Forbes.

Il profilo medio dei top manager intervistati è quello di un professionista con un patrimonio che si aggira intorno ai 730mila euro, il 10% in meno rispetto allo scorso anno. Qualche altra curiosità sulle abitudini dei top manager? Viaggiano spesso per lavoro, l’87%, ma utilizzano sempre meno business e prima classe, 35% contro il 42% del 2008.

Sul fronte del business, a preoccupare maggiormente i manager sono la volatilità dei mercati e l’incertezza economica, ma anche i prezzi di petrolio e materie prime.

Alessia Casiraghi