“L’Italia e’ il paese meno libero d’Europa, dal punto di vista economico”. Questo è quanto emerge da una ricerca condotta dall’Istituto Bruno Leoni per conto del Centro studi Confindustria. Il documento fa parte di un’analisi più ampia che sarà presentata al Forum di Parma “Libertà e benessere: l’Italia al futuro”, convegno biennale del CSC che si terrà venerdì e sabato. “Le nostre imprese – si legge nello studio – in una scala da zero a cento godono di una libertà pari a 35, ben sotto la media europea (57) e a distanza siderale dal paese più libero, l’Irlanda (74)”. Le motivazioni vanno dai vincoli legati alla pressione fiscale fino alla spesa pubblica. “In particolare, – continua lo studio – il 35 di libertà d’intrapresa rispecchia una pessima performance complessiva: nella libertà dal fisco l’Italia si posiziona all’ultimo posto con 31; nella libertà dallo Stato raggiunge 42 e solo quattro paesi fanno peggio (Francia, Grecia, Ungheria e Portogallo); nella libertà d’impresa (37), il Paese è penultimo, prima della Grecia; nella libertà dalla regolazione è ultimo sfiorando 18”.
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