Chi sono i contribuenti che possono aderire al regime dei minimi?

Possono aderire al regime dei minimi le persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni che:

nell’anno solare precedente

  • hanno conseguito ricavi ovvero hanno percepito compensi (ragguagliati ad anno) non superiori a  30.000 euro;
  • non hanno effettuato cessioni all’esportazione;
  • non hanno erogato somme sotto forma di utili di partecipazioni agli associati con apporto costituito da solo lavoro;
  • non hanno sostenuto spese per lavoratori dipendenti, collaboratori co.co.co. o collaboratori a progetto;
  • nel triennio solare precedente, non hanno effettuato acquisti di beni strumentali, anche mediante contratti di appalto o di locazione, pure finanziaria, per un ammontare complessivo superiore a 15.000 euro

I requisiti sopra descritti devono essere soddisfatti contemporaneamente.

I contribuenti che hanno aderito al regime dei minimi dichiarano il reddito, assoggettato ad imposta sostitutiva, all’interno del quadro CM di UNICO PF.

A Benevento si premia l’attaccamento all’azienda ed il progresso economico.

La Camera di Commercio di Benevento, allo scopo di stimolare le attività economiche della provincia, di assecondare il progresso e di premiare gli operatori particolarmente benemeriti, bandisce il Premio Fedeltà al Lavoro e Progresso Economico. Il premio è riservato ai lavoratori e dirigenti, particolarmente meritevoli, che hanno prestato lungo servizio presso imprese agricole, industriali, artigiane, commerciali, turistiche, del credito, delle assicurazioni e dei trasporti operanti nella provincia.

Chi può concorrere al premio?

Categoria Lavoratori e Dirigenti.

  • i lavoratori che abbiano svolto la propria opera per almeno 25 anni in aziende dello stesso settore economico;
  • i lavoratori che abbiano acquisito durante il periodo lavorativo capacità e preparazione tecnica e professionale particolari, dando qualificato apporto ai processi di innovazione ed agli incrementi di produttività, da documentare a cura dell’azienda per 1a  quale lavorano almeno da 5 anni;
  • i dirigenti che abbiano prestato servizio per almeno 25 anni (10 dei quali con funzioni direttive) in aziende dello stesso settore economico.

Categoria Imprese. Riservato alle imprese individuali, familiari, cooperative e alle società con lunga ed ininterrotta attività che dimostrano di aver svolto ininterrottamente attività, per almeno 25 anni se agricole; 30 anni se industriali; 20 anni se artigiane; 20 anni se commerciali; 20 anni se turistiche. II titolare dell’impresa o il legale rappresentante della società, sotto la propria responsabilità, deve dichiarare che l’ impresa:

  • è o è stata regolarmente iscritta e attivata presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Benevento ed in regola con tutti i relativi adempimenti;
  • non ha ricevuto altri premi o attestazioni in precedenti edizioni del presente concorso bandite dalla Camera di Commercio di Benevento o da altre Camere di Commercio italiane.
  • non ha procedimenti contenziosi pendenti con l’ Amministrazione finanziaria in materia di imposte e tasse.

Progresso economico. Riservato alle imprese operanti nei settori: industria, commercio e turismo, artigianato, agricoltura e servizi positivamente distintesi nel panorama imprenditoriale provinciale per fatturato, numero di occupati, sbocchi commerciali, qualità di prodotto ed innovazione tecnologica. I premi sono riservati a quelle imprese che hanno attuato processi di trasformazione, ampliamento e ammodernamento o apportato notevoli perfezionamenti nei sistemi di produzione, con speciale riferimento alla qualità, all’organizzazione del lavoro ed alle relazioni pubbliche, al rinnovo delle attrezzature per la ricettività turistica, al miglioramento dei servizi ed alla commercializzazione dei prodotti.

Per maggiori dettagli e scaricare il bando di concorso, invitiamo a cliccare qui.

Temporary Manager, “questo nome mi par bene d’averlo sentito…”

Iniziamo questa rubrica ponendoci una domanda: ma cosa è il temporary management?

Molti lettori ammetteranno di conoscerne il vocabolo, ma di non aver mai approfondito l’argomento o sperimentato la loro professionalità.

Non me ne vogliano i lettori, ma questo gap è dovuto principalmente ad una conoscenza superficiale del fenomeno ed un basso stimolo ad approfondire la natura di questo importante e nevralgico servizio.

Proviamo, dunque, a declinare la nozione di un temporary manager che ho maturato sulla base degli studi attuali e dell’esperienza personale, ossia “un manager professionista che operi in modo temporaneo in progetti o mandati specifici vincolati dalla definizione e rispetto degli obiettivi (certi e misurabili), del ruolo, della funzione e degli ambiti di applicazione, del tempo (scadenza entro la quale portare a termine il mandato), dell’implementazione del progetto e, non ultimo, della sostenibilità e continuità dei risultati ottenuti”.

Spesso è facile delineare una novità declinando cosa non è. Dunque il temporary manager:
• non è consulenza
• non è lavoro interinale
• pur essendo temporaneo, non è una professione a progetto
• non è uno strumento per il “manager” alla ricerca di un proprio reinserimento in azienda
• non è una professione di ripiego.

Ciò premesso, in questa rubrica, proverò a fornire una panoramica il più possibile esaustiva.

Dott. Alessandro Catania

Gli ingegneri lavorano tutti, ma pochi hanno il coraggio di mettersi in proprio

In Italia ci sono circa cinquecentomila ingegneri (di cui più di duecentomila sono iscritti all’Albo) e tutti – o quasi – possono dormire sonni tranquilli. Infatti secondo alcuni dati presentati dal Corriere della Sera, sembrerebbe che solo il 4% dei neolaureati in ingegneria resterebbe senza occupazione, ma se si tiene conto della negatività congiunturale dell’anno, la cifra è pari a zero.

Ma nonostante tutti siano pazzi per gli ingegneri, questi guadagnano ancora troppo poco e sono pochi quelli che trovano il coraggio per mettersi in proprio aprendosi una partita iva (soltanto circa il 18% ha una partita iva). Sono finiti i tempi in cui bastava aprire uno studio e aspettare che arrivassero i clienti. Specialmente al Sud dove gli ingegneri oggi si sentono ai margini della società e non adeguatamente valorizzati, perché in sovrabbondanza rispetto alle esigenze del territorio. E allora che fare? molti ingegneri del Sud-Italia, si trasferiscono al Nord dove scelgono un lavoro da dipendente in società o compagnie di costruzione (circa il 75% degli ingegneri ha un lavoro come dipendente).

Questa situazione comporta una remunerazione ancora troppo bassa per una professione che, sebbene basata su logiche imprenditoriali, conserva un intrinseco carattere intellettuale. Così oggi un giovane ingegnere al primo impiego riesce a guadagnare non più di 1.300 euro al mese, che dopo cinque anni si tramutano in appena 1.680 euro. Chi si accontenta resta in Italia, magari al Nord, e chi invece vuole provare a guadagnare di più, si sposta all’estero dove i livelli retributivi sono in media superiori del 25-30%.

Ma chi sono gli ingegneri a partita Iva?
Si tratta prevalente di ingegneri operanti nel settore delle costruzioni (circa il 90% degli ingegneri a partita Iva), organizzati perlopiù in piccoli studi singoli o associati (massimo cinque associati).

I grandi studi associati in Italia sono pochi, ma riescono comunque ad avere la meglio nei grandi appalti, riuscendo a ribassare anche di molto i costi delle performance lavorative. A discapito della qualità del lavoro complessivo. Secondo i colleghi piccoli professionisti.

In Emilia si premia l’ingegno. Al via il premio Ipr.

La fondazione Cassa di Risparmio di Imola in collaborazione con Innovami, Centro per l’Innovazione e incubatore d’impresa, organizza la nuova edizione del Premio Ipr, volto a sostenere le imprese e gli inventori che hanno l’intenzione e il coraggio di brevettare. In particolare, il premio vuole favorire la protezione di idee innovative ed inespresse (intangible asset), considerate quali fattori determinanti e strategici per l’acquisizione di un rilevante vantaggio competitivo sui mercati esteri.

Il valore dei singoli premi arriverà fino a dieci mila euro e a concorrere potranno essere imprese (con fatturato inferiore ai cinquanta milioni di euro) o persone fisiche che abbiano avviato processi di brevettazione europea e internazionale. I premi, inoltre, copriranno almeno il 50% dei costi di brevettazione europea e internazionale; nel caso si ottenga il brevetto, il premio potrà anche coprire il 100% dei costi.

Elemento indispensabile per partecipare, sarà la residenza della persona o dell’impresa in uno dei 19 comuni di riferimento della fondazione Cassa di Risparmio di Imola.

Gli aspiranti inventori, per concorrere al premio dovranno presentare la documentazione richiesta dal bando, disponibile sul sito di Innovami. Per la presentazione della domanda di partecipazione c’è tempo fino al 31 dicembre 2011. Il premio sarà erogato fino a esaurimento dello stanziamento disponibile e, a parità di altre condizioni, sarà assegnato a chi ha presentato per primo la domanda.

Tra i criteri più importanti per stabilire la misura del premio, vi sono l’eventuale collaborazione con università o centri di ricerca nell’elaborazione dell’invenzione e il numero di settori a cui è potenzialmente applicabile.

Inflazione: in Italia diminuisce, nel resto d’Europa aumenta.

L’Istat ha segnalato una diminuzione dell’inflazione in Italia a maggio che sarebbe scesa dello 0,1% rispetto allo scorso mese di aprile. Secondo l’Istituto di statistica, il tasso di inflazione acquisito per il 2010, cioè quello che si registrerebbe a fine anno nell’ipotesi che l’indice mantenga i livelli registrati a maggio, si attesta così ad un +1,2%. A livello congiunturale, gli aumenti più significativi si sono verificati per i capitoli altri beni e servizi (+0,5%) e abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,3%). Restano invariati i prezzi di bevande alcoliche, tabacco, istuzione. Variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli ricreazione, spettacoli e cultura (-0,6%), comunicazioni (-0,4%) e servizi sanitari e spese per la salute (-0,2%). Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli trasporti (+5,0%), altri beni e servizi (+3,1%) e istruzione (+2,5%). %). Variazioni tendenziali negative si sono verificate nei capitoli comunicazioni (-2,0%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,4%) e servizi sanitari e spese per la salute (-0,2%).
Rispetto agli altri paesi dell’eurozona, l’Italia si sarebbe comportata meglio. Infatti il dato relativo alla zona-euro è di un’inflazione pari all’1,6% (in Italia a maggio è dell’1,4%). Inoltre nella zona-euro il mese di maggio ha registrato un aumento dell’inflazione rispetto ad aprile che era dello 0,1%.

Tremonti-Ter, la Camera chiede una proroga al Governo.

È stata la Commissione Finanze della Camera, presieduta dall’On. Gianfranco Conte, attraverso un’iniziativa promossa dai parlamentari Del Tenno e Contento, a chiedere al Governo di valutare una proroga della Tremonti-Ter che prevede la detassazione al 50% degli investimenti in macchinari e apparecchiature, fino alla fine del 2010, mantendo così in vigore quelle misure in grado di incentivare l’attività economica e favorire l’ammodernamento dell’apparato produttivo nazionale.

Il Governo, che ha parlato per voce del Sottosegretario all’Economia On. Casero, ha preannunciato che in sede di aggiornamento delle proprie strategie si terrà conto dell’atto d’indirizzo della Commissione Finanza, visto che la detassazione degli investimenti in macchinari, prevista dal Decreto Legge 78/2009 costituisce uno degli strumenti moltiplicatori della crescita utilizzati dall’Esecutivo per stimolare l’economia.

In arrivo il “pedigree” per il Manager in affitto.

Il temporary management è un fenomeno che un po’ alla volta si sta diffondendo in tutta Europa, forse anche a causa di una crisi economica che talvolta spinge le piccole e medie imprese a fare a meno di manager a tempo indeterminato.

Chi esercita questa professione è solitamente un esperto del business management, dello start-up d’azienda. Un professionista che mette la propria esperienza e capacità di analisi e gestione strategica al servizio delle aziende per brevi periodi di tempo per gestire l’accelerazione del cambiamento e dell’innovazione. In Italia è stata fondata anche un’associazione per questa nuova categoria professionale: Atema, presieduta dalla Dott.ssa Paola Palmerini.

Proprio l’associazione Atema, nei giorni scorsi ha promosso una certificazione di qualità per i Temporary Manager, creando una sorta di bollino blu per garantire le competenze e le capacità dei professionisti ed aiutare in questo modo le aziende nella scelta, vista l’abbondanza di manager che si propongono di gestire o risolvere problemi aziendali.

Nella valutazione promossa dall’Associazione verranno tenuti in considerazione tolleranza allo stress, autoefficacia, autonomia, leadership, adattabilità. Inoltre la certificazione indicherà la “specialità” del professionista, destinandolo al ruolo che più gli si addice, si tratti di start-up o rilancio e sviluppo d’impresa.