Diritto Camerale: a quale Camera di Commercio fare riferimento in caso di trasferimento?

Gentile Redazione, lo scorso mese di marzo ho cambiato città e quindi anche la mia residenza e sede legale (sono un Agente di Commercio). A quale Camera di Commercio devo fare riferimento per il pagamento del diritto Camerale? Alla Camera di Commercio della nuova città o della vecchia? (Urbano – Sud)

Gentile lettore, il versamento del diritto annuale lo dovrà effettuare presso la Camera di Commercio dove è ubicata la sede legale al primo gennaio dell’anno di competenza. Quindi se il trasferimento è avvenuto a marzo, riteniamo che il diritto annuale dovrà pagarlo presso la Camera di Commercio della sua prima residenza.

Il Temporary Manager conviene di più al Manager o all’Azienda?

È la classica e millenaria domanda: cui prodest? La risposta potrebbe essere scontata ma va affrontata con logica coerenza a seconda dell’interlocutore a cui ci si rivolge. Prima di tutto conviene alle aziende e agli imprenditori per un duplice aspetto: economicità e know-how. La formula del temporary management risponde ad un’esigenza sia tipo economico-finanziaria, che garantisce all’azienda di impiegare un manager di medio-alto profilo per un periodo limitato di tempo e ad un costo una tantum estremamente conveniente, che di carattere esperienziale e professionale, avvalendosi di competenze assenti nel proprio organico. Ma questa convenienza non è sempre valida e applicabile in ogni luogo e situazione. Mi spiego: la scelta di ricorrere ad un manager in affitto deve rispondere ad esigenze aziendali assolutamente temporanee, in cui il naturale distacco, dettato dalla connaturata fine del progetto, non provochi danni più di quanto non fosse causato dal suo mancato ricorso. Inoltre deve essere ispirato a valori etici, di cui spesso il mercato si dimentica, evitando che il temporary management sia strumentalizzato nella sostituzione sine die di un collega, precedentemente licenziato, solo per il contenimento di costi del personale. Dal punto di vista del temporary manager, invece, i vantaggi di questa professione sono di nicchia e la convenienza è dettata da una scelta di vita personale, improntata alla costanza dell’aggiornamento ed alle sfide professionali, oltre che alla possibilità di una esperienza di mobilità multisettoriale.

Io ad esempio, al termine della mia esperienza decennale di dipendente come quadro e manager aziendale in diverse realtà e settori ho scelto di diventare temporary manager dopo un’attenta analisi strategica di quelle che sono le caratteristiche del mercato italiano del lavoro, sia attuali che previsionali: forme contrattuali, natura e dimensione della domanda e dell’offerta, crisi e stimoli innovativi dei vari settori, selezione delle figure a maggior domanda, sensibilità ed elasticità della domanda, ecc. Questa indagine è stata anche e soprattutto introspettiva, ovvero volta all’individuazione dei miei punti di forza e debolezza professionale e personale, delle mie aspirazioni, dei miei disagi e delle mie peculiarità caratteriali. I risultati di questa analisi, dunque, hanno gradualmente disegnato una figura professionale che ha preso gradualmente i contorni netti di un manager temporaneo. Si tratta quindi di un processo decisionale personale che non deve essere dettato solamente ed esclusivamente dalle contingenze economiche.

Dott. Alessandro Catania

Mercoledì 30 Giugno: almanacco fiscale del giorno.

Scade oggi il termine per:

  • la presentazione cartacea della dichiarazione dei redditi UNICO 2010 da parte delle persone fisiche non obbligate all’invio telematico;
  • la presentazione della dichiarazione Ici (in caso di variazioni) degli immobili per l’anno 2009 da parte delle persone fisiche non obbligate all’invio telematico;
  • il versamento della 3° rata trimestrale anticipata dell’imposta comunale sulla pubblicità e sulle affissioni;
  • il versamento dell’imposta di registro sui contratti di locazione nuovi o rinnovati tacitamente con decorrenza 1/6/2010;
  • la presentazione degli elenchi Intra – 12, per gli enti non commerciali e gli agricoltori esonerati, relativamente agli acquisti intracomunitari effettuati nel mese precedente.

Aumentati i pedaggi autostradali. Scopriamo le tratte coinvolte.

Da domani, Giovedì 1° Luglio 2010, scatteranno gli aumenti su tutte le tratte autostradali e non solo per i caselli che si affacciano su superstrade e raccordi. Due i rincari dei pedaggi autostradali: il primo prevede una maggiorazione tariffaria forfettaria di 1 euro e 2 euro (rispettivamente per i veicoli leggeri e per quelli pesanti) ai caselli delle autostrade a pedaggio che si interconnettono con le autostrade e i raccordi autostradali in gestione diretta Anas; il secondo prevede un aumento da 1 a 3 millesimi di euro per chilometro per le classi di pedaggio A e B e le classi 3, 4 e 5, su tutte le autostrade d’Italia. Il nuovo pedaggio riguarda 26 tratte gestite dall’Anas e che finora erano percorribili gratuitamente. L’Anas ha precisato che la maggiorazione tariffaria sarà applicata ai caselli delle autostrade a pedaggio che si interconnettono con le autostrade e i raccordi autostradali in gestione diretta Ana. Gli aumenti interessano tutte le tratte autostradali e non solo per chi uscirà dai caselli che si affacciano su superstrade e raccordi Anas. Le tariffe saranno applicate sulla maggiori arterie che arrivano alla Capitale, a partire dalle autostrade (Roma nord, Roma sud, Roma est e Roma Ovest). I pedaggi riguardano anche le tratte di:

  • Fiano Romano,
  • Lunghezza,
  • Settecamini,
  • Ponte di Nona.

Inoltre saranno previsti ticket anche per percorrere:

  • Maccarese Fregene,
  • Nocera (A3),
  • Cava dè Tirreni (A3),
  • San Gregorio (A18),
  • Buonfornello (A20),
  • Mercato S. Severino (A30),
  • Avellino Est (A16),
  • Firenze-Certosa (A1),
  • Valdichiana (A1),
  • Ferrara Sud (A13),
  • Benevento (A16),
  • Falchera (A55),
  • Bruere (A55),
  • Settimo Torinese (A55),
  • San Benedetto del Tronto (A14),
  • Chieti-Pescara (A25),
  • Pescara Ovest Chieti (A14), Lisert (A4).

Non saranno soggetti a pedaggio il Grande raccordo anulare di Roma, come ha precisato lo stesso sindaco Alemanno, e la Roma-Fiumicino.

Paola Perfetti

Ritenuta bancaria per i lavori edili detraibili al 36%: slittamento in vista.

La ritenuta bancaria circa i pagamenti per i lavori edili detraibili al 36% che era prevista a decorrere dal 1 luglio 2010, dovrebbe slittare a dopo l’estate. Nei prossimi giorni dovrebbe esprimersi a tal proposito l’Agenzia delle Entrate, che dovrebbe emanare il provvedimento con le tipologie di pagamenti e le modalità di esecuzione.

In Piemonte si finanziano i progetti di innovazione delle piccole imprese.

La Regione Piemonte finanzia i programmi organici di investimento finalizzati ad introdurre innovazioni nel processo produttivo. Per renderlo più efficiente e per adeguarlo alla produzione di nuovi prodotti. I programmi finanziabili sono quelli relativi a:

  • acquisizione e applicazione di conoscenze e di tecnologie presenti in altri settori produttivi od in altri ambiti;
  • acquisizione e applicazione al processo produttivo di servizi tecnico-scientifici;
  • acquisizione e applicazione al processo produttivo di beni e servizi che consentano un miglioramento del processo produttivo in quanto tale o che sono essenziali per l’innovazione di prodotto.

I progetti non possono avere una durata superiore a 18 mesi dal momento della concessione dell’agevolazione.

A beneficiare dei finanziamenti potranno essere le micro e le piccole imprese con sede in Piemonte e la cui attività ricada nelle seguenti classificazioni ATECO 2007: B, C, D, E, F, H, J, M

Le spese ammissibili al finanziamento sono:

  • acquisto di macchinari, attrezzature e impianti strumentali al progetto di innovazione;
  • servizi di consulenza, compresi i servizi di consulenza gestionale, di assistenza tecnologica, servizi di trasferimento di tecnologie, di formazione, consulenza in materia di acquisizione, protezione e commercializzazione dei diritti di proprietà intellettuale e di accordi di licenza, consulenza sull’uso delle norme;
  • acquisto di brevetti, di licenze, di know-how o di conoscenze tecniche non brevettate strumentali al progetto di innovazione, nella misura massima del 10% delle spese ammissibili.

Le agevolazioni saranno concesse tramite finanziamento agevolato, fino a copertura del 100% dei costi ammissibili nelle seguenti percentuali, espresse in ESL:

  • 50% fondi regionali, a tasso zero, con un limite massimo di 300.000 euro
  • 50% con fondi bancari, alle condizioni previste da apposite convenzioni stipulate dagli istituti bancari con Finpiemonte S.p.A.

Il costo complessivo del progetto di investimento non deve essere inferiore a 50.000 euro

Quali sono gli adempimenti richiesti per usufruire della detrazione del 55%?

Per usufruire della detrazione del 55% entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori o del collaudo, bisogna trasmettere all’ENEA telematicamente attraverso il sito www.acs.enea.it, ottenendo ricevuta informatica, i seguenti documenti:

  1. l’attestato di certificazione energetica o l’attestato di qualificazione energetica che comprende i dati relativi all’efficienza energetica propri dell’edificio;
  2. la scheda informativa relativa agli interventi realizzati.

Il contribuente non  titolare di reddito d’impresa, deve aver pagato le spese tramite bonifico bancario o postale da cui risultino:

  1. la causale del versamento;
  2. il codice fiscale del contribuente beneficiario della detrazione;
  3. il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto in favore del quale il bonifico è effettuato.

Per i titolari di reddito d’impresa, non occorre che i pagamenti siano effettuati a mezzo bonifico bancario o postale, in quanto ai fini della detrazione del 55% assume rilievo il principio di competenza e non di cassa; in particolare, in base al principio di competenza, per i titolari di reddito d’impresa rileva:

  1. per i beni mobili acquistati, il momento della consegna o spedizione, salvo che sia diversa e successiva la data in cui si verifica l’effetto traslativo;
  2. per i servizi, il momento dell’ultimazione della prestazione.

Per le e società di capitali il valore va detratto direttamente dalle imposte dell’esercizio e devono avere acquisito:

  1. la fattura in cui sia indicato il costo della manodopera utilizzata;
  2. l’asseverazione redatta da un tecnico abilitato (ingegnere, architetto, geometra, perito industriale, dottore agronomo, dottore forestale o perito agrario) che attesti la rispondenza degli interventi effettuati ai requisiti tecnici richiesti;
  3. l’attestato di certificazione energetica prodotto, al termine dei lavori, dal tecnico abilitato, oppure un attestato di qualificazione energetica predisposto secondo lo schema riportato in allegato al decreto del 19 febbraio 2007 del Ministro dell’Economia e delle Finanze;
  4. la scheda informativa sugli interventi realizzati, redatta da un tecnico abilitato, relativa agli interventi realizzati e contenente:
  • i dati identificativi del soggetto che ha sostenuto le spese;
  • i dati identificativi dell’immobile;
  • il tipo di intervento;
  • il risparmio annuo di energia previsto;
  • il costo dell’intervento al netto delle spese professionali;
  • il costo delle spese professionali;
  • l’importo utilizzato per il calcolo della detrazione.

Se la comunicazione viene inviata in ritardo, o addirittura in caso di omissione, il contribuente non decade dall’agevolazione, considerato che nulla è previsto in merito dal D.L. n. 185/2008 che ha introdotto il suddetto obbligo. L’Agenzia delle Entrate, tuttavia, ha ritenuto applicabile, in tale ipotesi, la sanzione prevista per l’omesso o irregolare invio di una comunicazione prevista dalle norme tributarie e cioè una sanzione che varia dai € 258,00 a € 2.065,00.

d.S.

A Sondrio nasce il Club degli Esportatori.

A Sondrio, la Camera di Commercio lancia un importantissimo progetto per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo. Il ”Club degli esportatori”, così si chiama l’iniziativa, è un progetto rivolto a tutte le micro, piccole e medie imprese della provincia e punta a internazionalizzare il sistema imprenditoriale della provincia di Sondrio che si caratterizza infatti per una ridotta apertura nei confronti dei mercati esteri. Il grado di apertura all’export della provincia è al di sotto non solo della media di una regione di punta come la Lombardia ma anche di quella italiana. Obiettivo del progetto e’ quindi quello di creare un sistema di relazioni e di aiuti per favorire le esportazioni, per condividere competenze ed esperienze, scambiare informazioni e conoscenze, divulgare le opportunità, promuovere una nuova cultura dell’internazionalizzazione.

Under pressure: l’Italia delle tasse è ai primi posti in Europa. Pressione fiscale troppo alta.

La pressione fiscale aumenta e l’Italia è quinta nell’Unione europea per il peso delle tasse. Lo rileva l’Istat, secondo cui nel 2009 la pressione fiscale complessiva rispetto al Pil è passata al 43,2%, dal 42,9% dell’anno prima. Nella classifica europea dell’incidenza sul Pil del prelievo tributario e contributivo, l’Italia si piazza quindi al quinto posto (insieme alla Francia), preceduta da Danimarca (49%), Svezia (47,8%), Belgio (45,3%) e Austria (43,8%). I valori più bassi sono invece in Lettonia (26,5%), Romania (28%), Slovacchia e Irlanda (29,1%). L’aumento della pressione fiscale in Italia, spiega l’istituto di statistica, “è l’effetto di una riduzione del Pil superiore a quella complessiva del gettito fiscale e parafiscale, la cui dinamica negativa (-2,3%) è stata attenuata da quella, in forte aumento, delle imposte di carattere straordinario (imposte in conto capitale), cresciute in valore assoluto di quasi 12 miliardi”.

fonte: Apcom

In Campania nuovi parametri per il Credito d’Imposta.

La Regione Campania, ha pubblicato i nuovi parametri per la valutazione dei programmi di investimento ammissibili al Credito d’Imposta Regionale (Decreto dirigenziale n. 470 del 10 giugno 2010). 

Secondo i nuovi criteri i programmi d’investimento saranno valutati in base a:

  • la qualità del programma di investimento, valutata sia in termini di chiarezza nella definizione degli obiettivi sia in termini di coerenza del programma rispetto agli obiettivi;
  • l’innovatività dell’iniziativa, tenuto conto dell’ambito territoriale e settoriale cui il programma di investimento si riferisce, delle modalità di realizzazione del programma stesso, nonché del mercato a cui l’impresa si rivolge;
  • la sostenibilità economica del programma di investimento, tenuto conto degli effetti attesi in termini di mercato, capacità produttiva, impatto occupazionale, valore aggiunto ecc.;
  • nel caso in cui il programma di investimento preveda l’acquisto di impianti e macchinari, la sostenibilità ambientale, intesa come capacità dell’intervento di garantire un uso sostenibile delle risorse, ovvero la prevenzione dell’inquinamento, la riduzione delle emissioni, la riduzione dei consumi. 

Scarica il Decreto e la domanda di ammissione.

Nino Ragosta