Lodi alla Regione Emilia Romagna che grazie ad un bando regionale aiuta 31 nuove imprese

In Emilia Romagna nascono 31 nuove imprese, grazie ad un bando regionale che ha messo a disposizione 2 milioni e 550 mila euro. Le risorse della Regione Emilia-Romagna contribuiscono al 60% degli investimenti necessari per implementare le imprese. Complessivamente le risorse utilizzate per l’avvio delle nuove aziende è stato di 4,3 milioni di euro. Delle 31 imprese – nate grazie al bando per progetti di sostegno allo start-up di nuove imprese innovative e finanziato con i fondi Fesr – ben sette sono spin-off di origine universitaria o degli enti di ricerca.

“È un contributo importante alla ricerca in Emilia-Romagna. In un momento economico non facile, con il Pil in lieve ripresa ma la disoccupazione ancora crescente, nascono – ha sottolineato soddisfatto l’assessore alle Attività Produttive Gian Carlo Muzzarelli – grazie al nostro contributo imprese moderne e innovative, in grado di affrontare la competizione globale. Tra gli aspetti positivi del bando, sottolineo la priorità concessa alle imprese costituite da giovani con meno di 35 anni, donne, o comunque tali da potere assicurare lavoro qualificato a giovani ricercatori. È un aiuto concreto che diamo a chi oggi si affaccia, da ricercatore o imprenditore, al mondo del lavoro”.

Il 41,8% delle risorse, pari ad 1,8 milioni di euro, verrà utilizzato dalle nuove imprese per l’acquisto di impianti macchinari ed attrezzature, necessarie per assicurare qualità, innovazione, competitività delle imprese. Il 26,2% delle risorse, pari ad 1,12 milioni di euro, sarà utilizzato per acquisizione di servizi e prestazioni specialistiche. Con le risorse rimanenti, verranno acquistati software, hardware, spese per consulenze specialistiche finalizzate alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale/industriale e alla loro estensione, realizzazione di opere per ristrutturazione e adeguamento funzionale dei locali per l’attività d’impresa, acquisto di brevetti concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, di licenze, e con i rimanenti acquisto di arredi (mobili funzionali all’attività d’impresa con esclusione di suppellettili e complementi di arredo).

Laura LESEVRE