Rispetto al 2009 il popolo delle manager “rosa” è in crescita dell’1,2% contro un calo del popolo maschile del -1,8%. I settori in cui la presenza femminile è maggiore: i servizi generici (45,7% del comparto), la sanità e assistenza sociale (36,7%), l’istruzione (31,0%) e le attività di alloggio e ristorazione (27,6%). E’ comunque il commercio ad attestarsi al top per numero di presenze femminili con il 27,1%, seguito dalle agenzie immobiliari (11,8%) e dal manifatturiero (9,8%).
Osservando la panoramica offerta dall’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al secondo e terzo trimestre 2009 e 2010, si nota che oltre la metà ha un’età compresa tra 30 e 49 anni, mentre sono il 32,2% le over 50 e il 7,5% le giovanissime con meno di 30 anni. Numerose sono inoltre le imprenditrici straniere: sono 4.400 ditte individuali sostenute da non italiane (il 17,7% delle piccole imprese femminili), soprattutto cinesi (34,7%), peruviane (6,1%) e rumene (5,5%).
Gianna Martinengo, presidente del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano ha commentato: “Le donne sono sempre più attive e protagoniste sul mercato del lavoro specie grazie alle loro qualità, ma c’è ancora molto da fare per promuovere la presenza femminile. A partire dal lavoro autonomo e dalle imprese che giocano un ruolo importante. Nella crescita della competitività bisogna premiare il capitale umano, l’istruzione e il lavoro della conoscenza, elementi presenti e diffusi nell’universo in rosa“.