Fra tutti i temi importanti trattati spicca la strategia di sostegno alla realtà estremamente differenziata delle professioni non regolamentate, a partire dal settore contributivo e fiscale. Un’attenzione particolare è stata data anche ai servizi alle imprese, alle attività di cura e alla comunicazione.
Hanno partecipato insieme a Confprofessioni, di Assoprofessioni, Colap, Casartigiani, Claai, Accredia, Uni e Cnel. La data prevista per elaborare opinioni sul da farsi in merito al ddl relativo al riconoscimento delle professioni non protette da albo sarà fine giugno. “Il nostro obiettivo – ha spiegato Tripoli – è quello di individuare esigenze e linee di intervento per questo comparto che rappresenta una quota rilevante del PIL e uno dei settori economici più vivaci e in trasformazione. Abbiamo iniziato un percorso condiviso, consapevoli che in Parlamento sono in discussione alcuni disegni di legge che puntano a regolamentare queste attività professionali non ordinistiche“.