Sciopero dei benzinai il 27 e 28 luglio per nuovi regolamenti

Sciopero dei benzinai il 27 e 28 luglio per nuovi regolamenti

Sciopero dei benzinai il 27 e 28 luglio per nuovi regolamentiIl Coordinamento nazionale Unitario di Faib e Fegica, in un estremo tentativo, hanno fatto giungere al Presidente del Senato e a tutti i presidenti dei gruppi parlamentari una comunicazione urgente con la quale hanno chiesto lo stralcio dell’articolo in questione e la ripresa immediata del dibattito parlamentare sulla riforma del settore.

Nel frattempo è stato proclamato lo sciopero della categoria per il 27 e 28 luglio sia su strade che autostrade.  Le proteste sono già iniziate nei giorni scorsi con la decisione degli esercenti Agip di chioudere le pompe per alcuni turni di servizio, per chiedere ad eni una politica di prezzi più contenuti per i consumatori e non discriminanti per le gestioni.

L’iniziativa è stata proclamata dal Coordinamento Nazionale Unitario di Faib Confesercenti e Fegica Cisl per rispondere alla “blindatura” del Governo all’interno del decreto sulla manovra di un articolo sulla distribuzione carburanti che nulla ha a che vedere con i “conti pubblici” o la manovra finanziaria. Fatta salva ovviamente la necessità di una approvazione rapida della manovra che serve al Paese in questo difficile momento.

Il Coordinamento Nazionale Unitario di Faib Confesercenti e Fegica Cisl annuncia, in questo senso, di avere inoltrato al Presidente del Senato ed ai Presidenti dei gruppi parlamentari una urgente comunicazione con la quale, affermando “con chiarezza e senza possibilità di equivoco la loro piena adesione allo spirito ed alle ragioni fondamentali e di primario interesse per il Paese per i quali si va decidendo un iter speciale ed urgente per l’approvazione della legge di conversione del dl 98/11 per la stabilizzazione finanziaria rivolgono un pressante appello, affinché l’articolo in questione venga stralciato, senza pregiudizio alcuno per la manovra finanziaria ed i “conti pubblici” restituendo al Parlamento la possibilità di inserire in un provvedimento ordinario tutti gli elementi ritenuti dal confronto e dal dibattito necessari per la riforma del settore“.