Confprofessioni, 9 punti per rilanciare l’Italia

Confprofessioni prende posizione nei confronti dell’attuale situazione di crisi e presenta al governo un documento in nove punti nell’ambito della stesura del decreto sviluppo: il “Piano Sviluppo dei liberi professionisti per l’Italia“.

“Il quadro economico e sociale del Paese – ha affermato il presidente nazionale di Confprofessioni, Gaetano Stella impone una svolta nella strategia politica e di governo, con lo scopo prioritario di individuare nuovi indirizzi di crescita, vincolati al mantenimento della stabilità dei conti pubblici. Tenuto conto delle recenti manovre di aggiustamento della finanza pubblica occorre intervenire con maggior incisività sui fattori che frenano lo sviluppo. Il mix tra un debito pubblico ormai non più sostenibile e i bassi tassi di crescita, insieme con una spesa pubblica fuori controllo e un’imposizione fiscale eccessiva, rappresentano il principale ostacolo a qualsiasi ipotesi di riforma strutturale della finanza pubblica e di sviluppo delle attività economiche“.

Questi i nove ambiti di intervento presenti nel documento di Confprofessioni: debito pubblico e pressione fiscale; crescita e competitività; rilancio del lavoro e dell’occupazione giovanile; piano nazionale straordinario per il Mezzogiorno; liberalizzazioni; nodi dell’export; innovazione; piano per le infrastrutture; difesa del suolo; riorganizzazione della giustizia civile e tributaria.

Appare non più demandabile avviare misure concrete per un significativo ‘acconto’ di rientro del debito italiano – prosegue Stella -, rinviando all’auspicato, imminente riordino fiscale il compito di rendere certo, coerente e stabile sia il completamento della manovre di rientro che le misure di sostegno alla crescita e alla competitività. Parallelamente, occorre mettere in campo azioni e programmi tesi ad accelerare la dinamica del Pil, attraverso interventi mirati che fanno leva sia sui punti di forza del nostro Paese, sia sulla rimozione di ostacoli che frenano l’economia e impediscono la riduzione dei costi e il raggiungimento di maggiori livelli di efficienza e competitività“.

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