Il mercato dei veicoli commerciali tiene nonostante la crisi

Le vendite dei veicoli commerciali non stanno attraversando un momento favorevole, dal momento che il mese di ottobre ha registrato un calo del 3,8% rispetto allo stesso mese del 2010. Si tratta di 13.319 veicoli con portata fino a 3,5 tonnellate venduti sul territorio italiano. Facendo poi un calcolo considerando i dieci mesi dell’anno da gennaio ad ottobre, il calo si riduce all’1,7%, con un totale di 146.742 veicoli.

Nonostante le vendite in leggera discesa, comunque, il mercato dei veicoli commerciali tiene decisamente meglio rispetto a quello delle autovetture, anche se la crisi di fa sentire anche in questo settore. Si stima, secondo quanto affermato dal Centro Studi Promotor GL events, che il calo dell’intero anno si aggirerà intorno al 2,5%.

L’Acea ha diffuso poi i dati delle immatricolazioni dei veicoli medi e pesanti per trasporto merci (oltre 3,5 tonnellate di portata) e di autobus. In questo caso, l’andamento del mercato italiano è abbastanza positivo dal momento che è stato registrato un incremento di vendite dell’0,7% in ottobre e del 6,8% nei primi dieci mesi dell’anno.

Il settore che riguarda gli autobus in particolare si rivela positivo oltre le aspettative, con un aumento del 17,6% in ottobre e del 30,5% nei primi dieci mesi del 2011. Questa controtendenza dipende dal fatto che le vendite sono legate a commesse pubbliche programmate in genere da molto tempo e, se crisi c’è stata, si vedrà tra un po’ di tempo.

Vera Moretti

Le reti d’impresa sono sempre più una realtà

Sono ormai una realtà diffusa le reti di imprese. Lo conferma Confindustria: da marzo 2010 a oggi sono stati siglati 200 contratti di rete da quasi mille aziende attive su tutto il territorio italiano. Secondo le stime di Viale dell’Astronomia, l’obiettivo dei duecento contratti era previsto per maggio 2012.

Un dato che, se da un lato è molto incoraggiante, dall’altro dimostra quanto la crisi si faccia sentire, dal momento che è sicuramente uno dei primi motori che spinge le imprese a fare rete. I contratti di rete consentono infatti anche alle imprese poco strutturate di raggiungere masse critiche per diventare competitive sui mercati, anche internazionali.

Secondo il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, questo rappresenta un “segnale che le imprese vogliono reagire e che è possibile restituire vitalità al nostro sistema economico. Ora è necessario non fermarsi ma continuare a lavorare per rendere strutturale il contratto di rete“. Uno strumento, prosegue il leader degli industriali, che deve essere “ancora di più questo strumento a misura d’impresa“.

Sostenere le Reti di imprese vuole infatti dire permettere alle Pmi di godere dei benefici che queste portano ai bilanci delle imprese coinvolte in termini di incrementi di fatturato e di migliori margini. Come conferma il neo-ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera il quale ha individuato le reti di impresa e l’internazionalizzazione come prossime priorità: “Le reti di impresa sono uno strumento che considero abbia forti potenzialità per la crescita e la competitività dell’Italia“. L’impegno del Ministro sarà volto a “potenziarle e renderle sempre più efficaci“, ha affermato.

Guida alla successione, presentazione a Vicenza

Vicenza, crocevia per il notariato. Con un incontro pubblico che si terrà il 29 novembre 2011 alle 17.30 nella Sala d’onore del Palazzo delle Opere Sociali in Piazza Duomo 2, i notai e i rappresentanti dei Consumatori presenteranno “Successioni tutelate: le regole per un sicuro trasferimento dei beni“, la Guida per il cittadino dedicata al tema delle successioni, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato e 12 Associazioni dei Consumatori: Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori.

Di fatto un vero vademecum per affrontare correttamente il tema delle successioni, sia per chi intende disporre del proprio patrimonio secondo le regole previste dalla legge, sia per chi è “chiamato all’eredità” e deve essere informato sui diritti e gli oneri che comporta.

Ricco il parterre dei partecipanti. All’incontro, organizzato con il patrocinio del Comune e della Provincia di Vicenza, del Consiglio Nazionale del Notariato e del Comitato Interregionale dei Consigli Notarili delle Tre Venezie, saranno presenti i notai Giovanni Rizzi e Diego Trentin, il notaio Gabriele Noto Consigliere Nazionale del Notariato, il notaio Vito Guglielmi Presidente del Consiglio Notarile Distrettuale di Vicenza, il dott. Antonio Longo Presidente Nazionale Movimento Difesa del Cittadino, l’avv. Monica Multari Presidente Regionale del Veneto Movimento Consumatori e la dott.ssa Cinzia Cariolato Presidente Adoc Vicenza e coordinerà il notaio Giulia Clarizio Presidente del Comitato Interregionale dei Consigli Notarili delle Tre Venezie.

La guida illustra la successione dal punto di vista dei beneficiari (eredi o legatari) e di chi intende disporre del proprio patrimonio per quando avrà cessato di vivere. Fornisce informazioni sulle modalità di devoluzione dell’eredità a seconda che esista o meno un testamento; sulle modalità con cui un testamento può essere redatto, conservato ed eventualmente revocato e sugli adempimenti e oneri di carattere fiscale connessi alla successione.

Cloud computing e PMI: pro e contro

In questa sede abbiamo già avuto modo di parlare del Cloud computing, da molti considerato come la principale via di “distribuzione” del software nel prossimo futuro. Secondo recenti stime già dal 2012 il Cloud computing rappresenterà il 25% di tutta la spesa del reparto IT aziendali; un dato questo che deve far riflettere sulle potenzialità del Cloud.

Partendo da queste stime cerchiamo però di conoscere in maniera più pratica questo Cloud computing, soprattutto dal punto di vista delle PMI.

Abbiamo visto che questa tecnologia permette di accedere ai servizi a pagamento appoggiandosi a infrastrutture localizzate esternamente all’azienda e gestite direttamente dal fornitore. Questo consente l’erogazione in modo perpetuo dei servizi che rimangono nella nuvola, e quindi sempre disponibili perché distribuiti attraverso la rete. Questo tipo di Cloud prende il nome di Cloud pubblica.

Oltre a questa forma di condivisione può considerarsi vantaggiosa l’implementazione di una Cloud privata, mediante l’installazione su server interni all’azienda. Per la Cloud privata l’azienda deve essere in possesso soltanto di un collegamento a internet veloce ed affidabile. Dotarsi di questo tipo di tecnologia reca sicuramente dei benefici in termini di flessibilità, come ad esempio l’accesso ad email, documenti, contatti, ed una gestione più diretta dei clienti, grazie all’accesso alle informazioni da tutte le postazioni di lavoro.

Da un punto di vista pratico non cambia nulla, nel senso che non cambia minimamente il modo di lavorare o di accedere al software, ma dal punto di vista economico l’azienda risparmia molto sui costi per la formazione specifica, in quanto utilizza sempre i medesimi strumenti.

L’attuale sofferenza delle PMI è sotto gli occhi di tutti: contrazione economica, banche restie a fornire credito se non a fronte di garanzie concrete, tutto questo si acutizza ancor di più se si pensa a chi deve avviare l’attività da zero.

Il Cloud computing permette alle PMI un notevole risparmio sui costi delle infrastrutture informatiche e sulla loro manutenzione. Oltre a questo, con una Cloud di tipo pubblico è possibile fruire immediatamente dei servizi software desiderati; basterà semplicemente iscriversi. L’azienda può così concentrarsi esclusivamente sul proprio core business, senza disperdere inutilmente tempo e risorse. Inoltre, non si deve nemmeno più preoccupare degli aggiornamenti che sono interamente a carico del fornitore del servizio.

Uno dei problemi alla base del Cloud computing è quello della scalabilità del software, problema che è stato risolto in modo semplice tramite il pagamento periodico dei soli servizi realmente utilizzati dall’azienda.

Da questo si evince che la Cloud è un tipo di tecnologia perfettamente scalabile e flessibile, adattabile a tutte le esigenze delle PMI.

Analizzando il Cloud computing da un punto di vista critico potrebbero sorgere dei dubbi riguardo alla riservatezza dei dati e sul tipo di legame con il fornitore del servizio, specie in caso di guasti e/o disservizi. Tutto questo dovrebbe tuttavia essere disciplinato dal contratto che lega l’azienda al fornitore del servizio. Nel contratto devono essere scritti chiaramente i tempi di ripristino in caso di guasto e il livello di protezione e sicurezza degli apparati, in modo tale che l’accesso sia consentito soltanto alle persone autorizzate.

Il futuro è sicuramente tutto nelle mani del Cloud, tanto che diverse grandi aziende IT hanno già una specifica linea di business dedicata alla Cloud strategy. Gli esperti prevedono che entro il 2020 la diffusione del Cloud, che permette di accedere agli applicativi via Web da qualsiasi luogo (anche via smartphone) e in qualsiasi momento, porti alla continua e progressiva eliminazione degli applicativi sui PC generici.

Emiliano Ragoni

Vendite al dettaglio in calo a settembre

A settembre 2011 l’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato un calo dello 0,4% rispetto ad agosto 2011. Nella media del trimestre luglio-settembre 2011 l’indice è diminuito dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti. Nel confronto con agosto 2011, le vendite di prodotti alimentari diminuiscono dello 0,2% e quelle di prodotti non alimentari dello 0,4%. Rispetto a settembre 2010, l’indice grezzo del totale delle vendite segna un calo dell’1,6%. Le vendite di prodotti alimentari aumentano dello 0,7%, mentre quelle di prodotti non alimentari scendono del 2,5%. Le dinamiche delle vendite per forma distributiva registrano, nel confronto con il mese di settembre 2010, un lieve aumento (+0,2%) per la grande distribuzione e una significativa diminuzione (-2,8%) per le imprese operanti su piccole superfici. Nei primi nove mesi del 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010, l’indice grezzo diminuisce dello 0,7%. Le vendite di prodotti alimentari segnano un incremento dello 0,1% e quelle di prodotti non alimentari una diminuzione dell’1,2%.

Forma distributiva e tipologia di esercizio 
Nel confronto con il mese di settembre 2010 si registra un aumento dello 0,2% per le vendite della grande distribuzione e una flessione del 2,8% per quelle delle imprese operanti su piccole superfici. Nella grande distribuzione le vendite crescono del 2,1% per i prodotti alimentari e diminuiscono dell’1,4% per quelli non alimentari. Nelle imprese operanti su piccole superfici, le vendite segnano un calo in entrambi i settori merceologici: -1,9% per i prodotti alimentari e -3,1% per quelli non alimentari. Nel mese di settembre 2011, tra le tipologie di imprese della grande distribuzione, si rileva un aumento tendenziale dello 0,4% per gli esercizi non specializzati e una flessione dello 0,8% per quelli specializzati. All’interno dei primi, le vendite degli esercizi a prevalenza alimentare aumentano dell’1,2%, mentre in quelli a prevalenza non alimentare diminuiscono del 2,9%. Tra gli esercizi a prevalenza alimentare, l’aumento più sostenuto si registra per i discount (+2,9%), quello più contenuto per gli ipermercati (+0,2%). Nella media del periodo gennaio-settembre 2011, le vendite degli esercizi non specializzati diminuiscono, in termini tendenziali, dello 0,6%, quelle degli esercizi specializzati aumentano dell’1,5%.

Andamento delle vendite per dimensione di impresa 
Con riferimento alla dimensione delle imprese, nel mese di settembre 2011 il valore delle vendite diminuisce, in termini tendenziali, del 2,7% nelle imprese fino a 5 addetti, del 2,3% nelle imprese da 6 a 49 addetti e dello 0,1 % in quelle con almeno 50 addetti. Nel confronto tendenziale relativo ai primi nove mesi dell’anno, il valore delle vendite diminuisce dell’1,3% nelle imprese fino a 5 addetti, dell’1,1% in quelle da 6 a 49 addetti e dello 0,2% nelle imprese con almeno 50 addetti.

Prodotti non alimentari 
Per quanto riguarda il valore delle vendite di prodotti non alimentari, a settembre 2011 le variazioni tendenziali negative di maggiore entità riguardano i gruppi Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-6,7%), Elettrodomestici, radio, tv e registratori (-4,6%) ed Abbigliamento e pellicceria ( 4,2%). I gruppi che registrano le flessioni più contenute sono Prodotti di profumeria, cura della persona (-0,4%) e Altri prodotti (gioiellerie, orologerie) (-0,8%).
Lo rende noto l’Istat.

Fonte: Agenparl.it

La Lega spinge la protesta degli avvocati

Intervenendo oggi a Roma alla Conferenza nazionale dell’OUA, l’On. Mario Borghezio della Lega Nord ha dichiarato di “condividere totalmente la forte e coraggiosa presa di posizione espressa dal Presidente Avv. De Tilla contro il tentativo dei poteri forti – molto ben rappresentati nell’attuale Governo – di annullare, a tutto danno dei cittadini, le prerogative dell’avvocatura italiana“. “Contate su di noi a Roma, ma anche e forse ancor più necessariamente a Bruxelles, per difendere la specificità della professione di avvocato, che nessuno si può permettere di ridurre a mero servizio mercantilistico. Se contro questo progetto gli avvocati saranno costretti a fare una rivolta – conclude Borghezio – contino sempre anche su di me.”

Fonte: Agenparl.it

A Genova un convegno sul tema della successione

In tema di successioni, sia che si tratti di decidere cosa fare del proprio patrimonio, sia per chi è chiamato all’eredità e ha bisogno di informazioni su diritti ed oneri, spesso si hanno le idee molto confuse.

Per questo potrebbe essere utile partecipare all’incontro organizzato dal Sindacato Notai della Liguria, presieduto dal notaio Rosaria Bono, che si terrà il 28 novembre 2011 dalle ore 17.00 alle 20.00 a Genova presso la Sala incontri del Palazzo della Regione.

In quell’occasione, infatti, i notai e i rappresentanti dei Consumatori, con il patrocinio della Regione Liguria e del Consiglio Nazionale del Notariato, presenteranno la Guida per il cittadino dedicata al tema delle successioni, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato e 12 Associazioni dei Consumatori: Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori.

La nuova Guida Successioni tutelate: le regole per un sicuro trasferimento dei beni è stata stilata per offrire un servizio indispensabile sia per i beneficiari, eredi o legatari, sia per chi vuole predisporre una suddivisione del suo patrimonio dopo la sua morte.

La guida, infatti, fornisce informazioni sulle modalità di devoluzione dell’eredità a seconda che esista o meno un testamento; sulle modalità con cui un testamento può essere redatto, conservato ed eventualmente revocato e sugli adempimenti e oneri di carattere fiscale connessi alla successione.

Non è un caso che questo convegno sia stato organizzato a Genova, poiché è proprio la Liguria, secondo i dati Istat, è la regione in cui si è registrato il maggior numero di testamenti, rispetto alla popolazione (189,5 su 100.000 abitanti), e dove il ricevimento dei testamenti da parte dei notai è più alto (81,4 ogni 100.000 abitanti).

Considerando i dati che riguardano l’Italia intera, nel 2009 il ricorso al notaio per la predisposizione del testamento, calcolato su un campione di 100.000 abitanti, è stato pari a 26,6 unità nel Nord-ovest, 38,1 nel Nord-est, 40,7 nel Centro, 52,9 nel Sud e 68,1 nelle Isole.

Vera Moretti

Italia, conto energetico salatissimo

Confartigianato lancia l’allarme caro-energia. Secondo un’analisi elaborata dalla confederazione degli artigiani, a settembre 2011 la bolletta energetica ha toccato il picco degli ultimi 20 anni a 61,9 miliardi, con un’incidenza del 3,91% sul Pil. Fatti i conti in tasca alle famiglie, ognuna di loro si trova a dover pagare ogni anno una bolletta 2.458 euro all’anno.

Tutta colpa, secondo Confartigianato, dell’aumento del prezzo del petrolio, che a settembre 2011 si è attestato a 108,56 dollari al barile, +143% rispetto a marzo 2009. Con conseguenze a cascata sui prezzi dei carburanti, dei trasporti e del gas. Gli aumenti italiani sono nettamente superiori alla media europea. Tra ottobre 2010 e ottobre 2011, in Italia il prezzo del gas è aumentato del 12,2%, mentre nell’area Euro la crescita si è attestata al 10,1%.

Le differenze fra Italia ed Eurozona si registrano anche sul lato dei trasporti: negli ultimi 12 mesi i prezzi in Italia hanno toccato un +7,7%, contro un +4,5% dell’area Euro. Confartigianato sottolinea anche che in alcune zone d’Italia i prezzi dei trasporti hanno subito incrementi superiori all’8%: record negativo a Potenza (+10,5%), seguono Venezia (+9,1%), Verbania (+9%), Trento +8,8%, Pescara e Piacenza +8,4%, Varese +8,1, Mantova +8%.

Coldiretti: gli Italiani preferiscono il discount al negozio sotto casa

“Il 25 per cento degli italiani ha aumentato nel 2011 la frequenza dei discount mentre, all’opposto, ben il 38 per cento ha ridotto la propria presenza nei negozi alimentari tradizionali, che rischiano un vero crack mentre tengono sostanzialmente i supermercati”. E’ quanto emerge dalla presentazione dei risultati dall’Indagine Coldiretti-Swg divulgata in occasione della diffusione dei dati Istat sul commercio al dettaglio a settembre che evidenziano una sostanziale tenuta degli acquisti alimentari su base tendenziale (+0,7 per cento), ma con un ulteriore calo dei piccoli negozi (-1,9 per cento). “Si evidenzia la tendenza da parte di un crescente segmento della popolazione ad acquistare prodotti alimentari a basso prezzo nei discount, a cui però può corrispondere anche una bassa qualità con il rischio che il risparmio sia solo apparente”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini. Risparmiare oltre un certo limite sul cibo può significare nutrirsi di alimenti che possono avere contenuto scadente – ha precisato Marini – con effetti negativi sul piano nutrizionale, sulla salute e sul benessere delle persone. Il fenomeno di riduzione significativa dei negozi tradizionali determina anche evidenti effetti negativi legati alla riduzione dei servizi di prossimità ma anche un indebolimento del sistema relazionale, dell’intelaiatura sociale e spesso anche della stessa sicurezza sociale dei centri urbani. A contrastare lo spopolamento dei centri urbani va segnalata peraltro la crescente presenza di mercati degli agricoltori e di Botteghe di Campagna Amica. Una opportunità per i produttori e per i consumatori che – conclude Marini – va anche a sostegno della storia, della cultura e della vivibilità dei centri urbani.

Fonte: Agenparl.it

Turco: bene Visco su integrazione

Dichiarazione di Livia Turco (Pd), Presidente Forum Immigrazione: “Condivido pienamente le parole del Governatore Visco a proposito dei ritardi del nostro paese quanto alle opportunità offerte ai giovani immigrati. L’integrazione deve essere volano della crescita. Per questo il Partito Democratico è impegnato nella lotta allo sfruttamento e nell’alleanza tra italiani e immigrati per garantire un lavoro qualificato e sicuro, coesione sociale e un’Italia migliore. Proprio oggi ad Adrano in Provincia di Lecce, dedichiamo il primo Forum sull’immigrazione al tema del lavoro e immigrazione in un confronto diretto con le associazioni, i sindacati e le realtà locali imprenditoriali perché dalla crisi si esce con una risposta che investe tutti i settori della nostra società, a partire dai più deboli”.

Fonte: Agenparl.it