Prorogate le misure di ABI per le pmi

E’ stato prorogato, con atto dei rappresentanti di ABI, Associazioni di rappresentanza delle imprese e dal Governo, al 31 marzo 2013 il termine per aderire alle “Nuove misure per il credito alle PMI” istituite il 28 febbraio 2012 dai rappresentanti di ABI, Associazioni di rappresentanza delle imprese e dal Governo.

Sono di tre tipi gli interventi finanziari previsti:

  • operazioni di sospensione dei finanziamenti: in questo campo rientrano la sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate di mutuo, e quella per 12 o 6 mesi della quota capitale prevista nei canoni di leasing immobiliare e mobiliare. Possono essere ammesse alla sospensione le rate dei mutui e delle operazioni di leasing finanziario che non abbiano già usufruito della sospensione prevista dall’Avviso comune del 3 agosto 2009, inoltre le rate non devono essere scadute da oltre 90 giorni;
  • operazioni di allungamento dei finanziamenti: è prevista la possibilità di allungare la durata dei mutui, ma anche di spostare in avanti fino a 270 giorni le scadenze del credito a breve termine per esigenze di cassa con riferimento all’anticipazione di crediti certi ed esigibili e di allungare per un massimo di 120 giorni le scadenze del credito agrario di conduzione. Possono essere ammessi alla richiesta di allungamento i mutui che non abbiano beneficiato di analoga facilitazione secondo quanto previsto dall’Accordo per il credito alle PMI del 16 febbraio 2011. Possono essere ammessi all’allungamento anche i mutui sospesi al termine del periodo di sospensione;
  • operazioni per promuovere la ripresa e lo sviluppo delle attività: sono connesse ad aumenti dei mezzi propri realizzati dall’impresa. Anche alla luce delle agevolazioni fiscali previste dal decreto-legge 6 dicembre 2011 per le imprese che avviano processi di rafforzamento patrimoniale, le banche si impegnano a concedere un finanziamento proporzionale all’aumento dei mezzi propri realizzati dall’impresa.

A poter beneficiare delle misure previste sono le pmi che operano in tutti i settori. Si tratta di imprese con meno di 250 dipendenti e con fatturato minore di 50 milioni di euro, oppure con totale attivo di bilancio fino a 43 milioni di euro. Un requisito fondamentale è essere “in bonis”, ovvero non avere sofferenze nei confronti della banca.
Le richieste dovranno essere presentate dalle imprese entro il 31 marzo 2013.

Vera MORETTI