Il CNAPPC interviene al Consiglio Nazionale sul rischio idrogeologico

Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, è intervenuto alla Conferenza Nazionale sul rischio idrogeologico: “Serve ridimensionare – e serve farlo subito – gli investimenti follemente previsti per le grandi opere destinando, invece, le necessarie risorse verso interventi di manutenzione e di tutela del territorio: solo in questo modo sarà possibile realizzare un’opera di costante contrasto al dissesto idrogeologico, di valorizzazione e di tutela del nostro immenso – e immensamente importante – patrimonio paesaggistico. Questa è l’unica e vera soluzione per la salvaguardia del territorio che può, anzi, deve essere adottata anche e soprattutto in tempi di crisi come gli attuali senza pesare sulle casse dello Stato e senza prevedere aumenti di tasse per i cittadini“.

Poiché esistono zone fortemente a rischio, ma densamente popolate, Freyrie chiede che venga fatta un’opera preventiva di manutenzione, che “peserebbe molto di meno sulle casse dello stato rispetto ai costi dei disastri, delle emergenze e delle ricostruzioni“.

A questi, si aggiungono sei milioni e mezzo di edifici a rischio sismico, la cui pericolosità è aggravata dalla fragilità del territorio e dall’abusivismo, un vero flagello del nostro Paese.

A questo proposito, il presidente del CNAPPC ha affermato: “Gli architetti che hanno già dimostrato di saper apportare un contributo di idee, progetti, capacità e competenze sono pronti ad assumersi maggiore responsabilità etica nei confronti del Paese, per sostenere e valorizzare quelle ricchezze che rappresentano l’essenza stessa del territorio e che possono diventare anche una grande opportunità di sviluppo economico“.

Vera MORETTI