Il PIL crolla, e con esso anche il potere d’acquisto degli italiani

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I dati Istat confermano l’andamento negativo del PIL durante tutto il 2012, con un calo del 2,4%.

Per questo motivo, Federconsumatori e Adusbef richiedono a gran voce che vengano fatti investimenti immediati, e concreti, per la crescita e lo sviluppo, in previsione di un 2013 che si presenta ancora in trend negativo.
Questa situazione non stupisce e le conseguenze sono una diminuzione della spesa di oltre 44 miliardi di euro, aumenti di prezzi e tariffe e della tassazione.

Il potere d’acquisto delle famiglie è sempre più irrisorio, tanto da costringere a rinunciare a una quantità sempre maggiore di beni e servizi per poter arrivare a fine mese.
E tra le spese che vengono accantonate, ci sono spesso anche quelle legate alla salute: sono più di 9 milioni, infatti, i cittadini costretti a rinunciare alle cure perché non possono permettersi di sostenerne le spese.

Per sostenere le famiglie, perciò, Federconsumatori e Adusbef chiedono la detassazione del reddito fisso e la revoca dell’ulteriore aumento dell’IVA previsto per la prossima estate, ma anche di investire nella ricerca e nell’innovazione, intervenendo inoltre per il rilancio dell’occupazione.

Vera MORETTI