Cgil: in 6 anni persi 340mila posti di lavoro

contratti-progetto

In occasione della Conferenza d’indirizzo della Consulta del lavoro professionale Cgil “Diritti e rappresentanza nel lavoro professionale”, la Cgil stessa ha lanciato un allarme: dal 2007 al primo semestre 2013 sono scomparsi 340mila contratti di collaborazione, tra co.co.co e a progetto, e tutti nell’ambito del lavoro professionale.

Questa cifra deriva dalla somma tra i 208mila posti da collaborazione persi nel quinquennio fino al 2011 e i 132 mila rapporti di contratto a progetto persi tra l’ultimo trimestre 2012 e il primo semestre 2013 dopo la riforma Fornero.

Contrariamente a quanto si auspicava con la riforma del lavoro, questi posti non sono stati trasformati con contratti più duraturi e solidi ma si solo semplicemente volatilizzati o, se possibile, sono diventati ancor meno sicuri.
Tante sono state, infatti, le aperture di partite Iva individuali, come anche le collaborazioni occasionali con ritenuta d’acconto e cessione dei diritti d’autore.

Ma il sospetto, che in molti casi rappresenta una vera e propria certezza, è che una quota consistente dei posti scomparsi sia da ricercare nel lavoro nero.

Il sindacato, a questo proposito, afferma che “l’aggravante di questa enorme perdita di lavoro è che essa ha riguardato lavoratori spesso laureati e più giovani della media dei lavoratori italiani, senza che ci fosse nessun ammortizzatore sociale durante tutta la crisi. Ciò stride fortemente se paragonato ai giusti ed enormi sforzi fatti per sostenere il reddito di tutte le altre componenti del lavoro durante gli anni della crisi“.

Vera MORETTI