Cup: “L’azienda Italia è in difficoltà e lo Stato non è un buon amministratore”

 

La presidente del Cup (Comitato unitario professioni), Marina Calderone, è intervenuta in riguardo alla traballante situazioni politica dei giorni scorsi che ha rischiato di portare alla caduta il governo guidato da Enrico Letta: “La situazione politica che si sta determinando in queste ore è lo specchio della distanza siderale che esiste tra il Paese reale e i decisori politici”.

“Ma questo – sostiene con veemenza la Calderone – è solo l’ultimo dei gesti di distacco dai cittadini, considerato che nessun provvedimento adottato ha inciso realmente sulla crisi strutturale della nostra economia. Che avrebbe bisogno di risorse per investire e produrre sviluppo, ma che invece viene soffocata da tasse e balzelli in continuo aumento in quanto necessarie a finanziare i costi pubblici”.

“Tra di essi – fa notare il massimo dirigente del Cup – ne abbiamo individuato numerosi eliminabili o, comunque, riducibili in modo da dare ossigeno alle piccole e medie imprese. Ma nessun intervento di questi governi che hanno operato nel corso del periodo di crisi sono intervenuti strutturalmente per limitare, se non eliminare, lo stillicidio di denaro pubblico. Una situazione incredibile – sottolinea – ma che purtroppo è la realtà. Un buon amministratore, quando è chiamato a gestire un’azienda in grosse difficoltà, i primi interventi li destina a tagliare drasticamente i costi. Niente di tutto questo è stato fatto ma solo piccoli interventi non efficaci. E nel frattempo le aziende, i lavoratori e le famiglie vedono contrarsi sempre di più i margini di movimento”