Dal 2017, dichiarazione Iva uguale per tutti gli stati UE

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La Commissione Europea ha lanciato la proposta, sicuramente allettante ed efficiente per quanto riguarda la semplificazione burocratica, di passare ad una dichiarazione sull’Iva standardizzata in tutta l’Unione Europea.
Questo passaggio, se avvenisse, permetterebbe infatti di agevolare la vita delle imprese, ma anche di rendere il Fisco più efficiente.

La Commissione Europea, nell’illustrare la proposta, ha anche dichiarato che con questa modalità le imprese vedrebbero i costi ridotti di quindici milioni di euro all’anno.
Ovvio che l’obiettivo primario è proprio quello di ridurre gli adempimenti burocratici per le imprese, soluzione che porterebbe, come prima conseguenza, quella di agevolare il rispetto degli obblighi fiscali e rendere più efficienti le amministrazioni fiscali in tutta l’Unione.
Questo mentre dall’Iva i paesi europei tutta assieme incassano oltre 190 miliardi di euro l’anno, un quinto, il 21%, delle entrate fiscali totali.

Il provvedimento, comunque, potrebbe entrare in vigore non prima del 2017, poichè la procedura richiede l’approvazione da parte del Consiglio degli Stati europei, senza un voto necessario anche del Parlamento Ue che ha un ruolo solo consultivo.

L’iniziativa fa parte di quelle stabilite dal recente programma Refit per semplificare le norme e ridurre gli oneri amministrativi.
La proposta prevede un insieme uniforme di requisiti per le imprese relativi alla compilazione delle dichiarazioni Iva, indipendentemente dallo Stato membro in cui vengono effettuate. La dichiarazione Iva standard, che sostituirà le dichiarazioni Iva nazionali, farà sì che alle imprese siano richieste le stesse informazioni di base entro le stesse scadenze in tutta l’Ue. Poiché le procedure semplificate risultano più facili da rispettare e da applicare, la proposta odierna dovrebbe anche contribuire a migliorare il rispetto della normativa Iva e, secondo la Commissione, aumentare le entrate pubbliche.

Algirdas Semeta, eurocommissario per la fiscalità, ha dichiarato a proposito: “La dichiarazione IVA standard presenta vantaggi per tutti. Le imprese potranno beneficiare di procedure più semplici, costi ridotti e meno burocrazia. I governi avranno a disposizione un nuovo strumento per facilitare il rispetto della normativa IVA, che dovrebbe aumentare il gettito fiscale. La proposta odierna sostiene quindi sia il nostro impegno per un mercato unico favorevole alle imprese sia la nostra volontà di migliorare il rispetto degli obblighi fiscali“.

Quando la normativa verrà attuata, richiederà la compilazione di 5 caselle, contro le 100 di alcuni Stati membri. Inoltre, le imprese saranno chiamate a presentare la dichiarazione Iva ogni mese, mentre le microimprese lavoreranno su base trimestrale.
L’obbligo di presentare una dichiarazione Iva annuale riepilogativa, che alcuni Stati membri attualmente impongono, sarà abolito.

Inoltre, la proposta incoraggia la presentazione elettronica dell’imposta sul valore aggiunto, che potrà essere in tutta l’Unione. L’Iva rappresenta circa il 21% delle entrate degli Stati membri e tuttavia circa 193 miliardi di euro non sono stati riscossi nel 2011.
La dichiarazione standard può migliorare il rispetto della normativa fiscale e così, afferma ancora la Commissione, dare un contributo importante al risanamento del bilancio in tutta l’Ue grazie all’aumento delle entrate pubbliche.

Vera MORETTI