“Italian Farmers” la prima Bottega Italiana d’Oltremanica

 

Nasce nella Stroud Green Road, civico 168, a poche centinaia di metri dalla stazione della metropolitana di Finsbury Park, la prima Bottega Italiana d’Oltremanica. L’insegna recita Italian Farmers e garantisce la qualità del made in Italy certificata dalla rete Campagna Amica di Coldiretti.

L’Inghilterra  vanta il triste primato di presenze del falso made in Italy, dagli spaghetti alla bolognese al parmigiano reggiano fino ai kit per il vino italiano fai da te e per le mozzarelle fatte in cinque semplici passaggi. “Italian Farmers” sarà un’oasi del mangiar sano nel cuore della capitale anglosassone, con la possibilità non solo di acquistare le molteplici prelibatezze della nostra penisola ma anche di degustarle in uno spazio dedicato.

Jacopo MARCHESANO

Startup: metà di loro ce la fa

Attivare una startup spesso può sembrare più facile che, una volta passata la fase iniziale, farla durare nel tempo.
Per capire quanti riescono a farcela davvero, e non sono costretti a chiudere i battenti dopo pochi mesi, sono state monitorate le neo imprese che hanno partecipato, tra il 2005 e il 2012, al Premio nazionale per l’innovazione promosso dall’associazione Pni cube.

Ciò che è emerso è che almeno la metà degli imprenditori che avviano la propria startup in Italia riescono a fare di essa il proprio lavoro e a renderlo stabile col passare degli anni.
Il fatturato medio di queste realtà imprenditoriali si aggira attorno ai 180mila euro annui.

Più nel dettaglio, tornando ai finalisti del Pni, dei 416 progetti ben 215, corrispondenti al 51,7%, sono diventati startup attive e in media nel 2012 hanno registrato un fatturato di 177,7 mila euro.

Per quanto riguarda la situazione dal punto di vista del territorio, la regione maggiormente attiva è la Toscana, che vanta 24 imprese attive su 26 progetti presentati (92,3%).
A seguire il Piemonte con 20 imprese attive su 24 progetti presentati (83,3%), quindi l’Emilia Romagna, con 23 imprese start-up attive, la Lombardia, con 20 imprese costituite (52,6%); la Campania e la Sicilia, con 40 progetti trasformati in 21 imprese attive (52,5%) e infine il Lazio con 20 imprese attive su 52 progetti (38,5%).

Relativamente ai settori di interesse, la maggior parte dei progetti (120) ha riguardato le life sciences e di questi 48 si sono trasformati in imprese attive (40%).
Secondo posto va al settore ICT con 90 progetti presentati e 53 imprese attive (58,9%), seguito dal settore di energia e ambiente con 81 progetti e 43 imprese attive, quindi il biomedicale con 28 imprese attive su 37 progetti (75,7%).

Vera MORETTI

Evade 10 milioni poi scappa in Spagna

Un imprenditore triestino di 55 anni è fuggito a Barcellona, dopo aver evaso al Fisco italiano la bellezza di dieci milioni di euro. Fino ai giorni scorsi nella splendida città di Gaudì trascorreva le sue giornata immerso nel lusso e sempre circondato da belle donne.

U.R. è tutt’ora ricercato dalle autorità internazionali in giro per l’Europa. Secondo le indagini coordinate dal pm Lucia Baldovin e dal gip Enzo Truncellito, farebbe la spola tra Andorra e la Spagna creando finte società di giochi e apparecchi elettronici per vendite on line, intestate a prestanome che regolarmente spariscono nel nulla.

Incontro tra Cup e ministero della PA

Si sono incontrati a Roma, a Palazzo Vidoni, Gianpiero D’Alia, il ministro della Pubblica Amministrazione, e Marina Calderone, presidente del Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi professionali (Cup).

Il ministro ha illustrato le norme inserite nel decreto per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione della Pubblica Amministrazione, in particolar modo il passaggio che ha confermato la non applicabilità della spending review agli Ordini e Collegi professionali.

Si è parlato anche del decreto Semplificazione PA, ora in discussione al Senato presso la Commissione Affari Costituzionali.
A questo proposito, D’Alia ha proposto, riconoscendo l’importante ruolo sussidiario offerto dai professionisti, la costituzione di un tavolo tecnico con i rappresentanti delle professioni per poter arricchire il testo con reali e concrete proposte di semplificazione.

Marina Calderone ha dato piena disponibilità alla partecipazione ai lavori del tavolo tecnico, al quale parteciperà una delegazione che possa rappresentare tutte le aree di competenza.
La presidente del Cup, inoltre, ha ringraziato il ministro per l’apporto fornito per l’esclusione degli Ordini professionali dalle norme di Spending Review, posizione rafforzata anche dalla recente sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla non applicazione del codice appalti per il comparto.

Il ministro D’Alia ha infine auspicato una apertura immediata del tavolo tecnico sulla semplificazione, chiedendo l’apporto dei professionisti per valutare e monitorare le circolari di applicazione delle norme sulla P.a. inserite nel decreto del Fare.

Vera MORETTI

Pmi green, Bruxelles apre il dibattito

Dopo anni di dibattiti, soprattutto fuori dalle istituzioni nazionali e federali, la Commissione europea apre finalmente una consultazione pubblica in vista di una non più procrastinabile preparazione di un piano d’azione verde, il quanto più possibile immediato, per le piccole e medie imprese del continente.

Si intende così raccogliere dati, opinioni e studi, delle parti interessate sulle misure necessarie in sostegno delle Pmi che inevitabilmente le rendano più efficienti sotto il profilo delle risorse e capaci di vendere prodotti e servizi verdi a livello internazionale e su quali attori siano nella posizione migliore per aiutare le imprese in questo processo. Come scrivevamo ieri, i modelli economici che hanno portato alla seconda rivoluzione industriale non sono più sufficienti per intraprendere il cammino che ci porterà direttamente sulle soglie di una nuova era industriale e i risultati di questa consultazione saranno utilizzati per modellare interventi volti a promuovere l’efficenza delle risorse nelle e per le Pmi, da includere nel prossimo piano d’azione verde per le piccole imprese, atteso per fine 2013

Jacopo MARCHESANO

Paola Prata, il franchising dell’abbigliamento da donna

Lavorare nell’abbigliamento è un desiderio della maggior parte di coloro che cercano un’attività in franchising.

Tra i brand in espansione, c’è anche quello firmato Paola Prata, sempre alla ricerca di franchisee per aprire nuove boutique.

Il marchio offre ai nuovi affiliati, in possesso di uno spazio di almeno 50 mq:

  • Formazione del personale
  • Riassortimenti veloci “just in time”
  • Assenza di rimanenze di magazzino
  • Assistenza continua su gestione, esposizione e vendita tramite un team di professionisti

Ciò che viene richiesto:

  • personale necessario (incluso titolare): 1
  • ubicazione ottimale: centro storico o commerciale
  • bacino d’utenza: elevata
  • investimento iniziale: da 30.000 a 50.000
  • fatturato medio annuo: 250-400 mila euro
  • utile previsto: 50-70 mila euro
  • durata contratto (in anni): 3 anni o +
  • precedenti esperienze nel settore: si
  • uso del computer: si
  • grado di difficoltà: medio

Per ricevere ulteriori informazioni, è possibile collegarsi al sito Paola Prata.

Italia sempre più apprezzata in Cina

L’Italia compie un altro importante passo in Cina e lo fa nel nome delle Tre Emme, ovvero Marketing, Management, Maintennace.

Si tratta di un investimento di 3,8 miliardi di dollari e che vede un interesse cinese per il nostro Made in Italy talmente forte da progettare la costruzione di una cinquantina di Destination Center, i primi dei quali sorgeranno il prossimo dicembre a Chongqing e Chanagchoun.

Ma cosa sono i Destination Center? Nient’altro che un complesso di aree dedicate sia al Fashion Outlet, dove primeggia il lusso rigorosamente italiano, sia al divertimento, allo sport, alberghi con spa, spazi relax.
A spingere per la realizzazione di questo progetto è stata l’incidenza del turismo sulle spese della famiglie cinesi, cresciuta dal 4 al 32%.

Il progetto è firmato Arcoretail, una costola di Arcotecnica, 23 milioni di fatturato nel 2013. Arcotecnica controlla Arcoretal, impresa specializzata nella fornitura di servizi chiavi in mano per il real estate.
L’accordo è stato sottoscritto a gennaio, come ha confermato Luca Bastagli Ferrari, amministratore delegato di Arcoretail e la sua rapidità ha dimostrato quanto la Cina basi i suoi affari sulla qualità dei prodotti italiani, moda in testa, ma non solo.

I primi 19 Destination Center vedranno la luce entro i prossimi tre anni, e per poter rispettare i tempi, piuttosto stretti in realtà, Arcotecnica ha inviato in Cina 220 dipendenti a inizio anno, aumentati nel frattempo a 255 unità, che diventeranno 290 entro la fine dell‘anno.
Si tratta di personale estremamente specializzato, costituito da tecnici impiantistici e addetti al marketing italiani, che sono stati preferiti alla manodopera cinese, suggellando un successo tutto Made in Italy di quelli incomparabili.

Da parte cinese, il progetto è sostenuto da Jihua, azienda controllata dallo Stato, quotata alla Borsa di Shanghai. Fa capo al colosso XingXing Catway International, è al 406mo posto di Fortune Top 500.

Grazie a questo accordo, dunque, l’Italia conferma la credibilità e l’attrattiva che essa esercita nei confronti del Paese del Sol Levante, che vanta uno dei mercati internazionali più influenti.

In attesa che l’economia nazionale si smuova, questi ambiziosi e prestigiosi progetti fuori dalle mura domestiche rappresentano una vera e propria linfa vitale.

Vera MORETTI

Minibond per le imprese edili

E’ stato collocato sul mercato un minibond di 9 milioni di euro dall’azienda edile lombarda Filca Cooperative, che rappresenta un segnale di fiducia da parte del Decreto Sviluppo 2012 nei confronti di un settore in grave affanno.

Ma di cosa si tratta?
E’ un prestito obbligazionario che andrà a finanziare i progetti di investimento delle Cooperative Socie e quotato sul mercato con un tasso fisso pari al 6% e una durata di 6 anni, con rimborso progressivo del capitale a partire dal terzo anno.

Gian Enrico Plevna, presidente di ADB, ha dichiarato a proposito dell’iniziativa: “Quella di Filca Cooperative è la dimostrazione che le PMI possono trovare una valida forma di finanziamento attraverso l’emissione dei MiniBond: siamo sicuri che questo mercato abbia enormi potenzialità e possa rappresentare il punto di riferimento per emittenti con buoni fondamentali e piani di sviluppo ambiziosi“.

Vera MORETTI

Evasione fiscale e lavoro nero: scattate denunce ad Augusta

Azione doppia da parte della Guardia di Finanza di Augusta, nel siracusano, che ha dato una “botta“ all‘evasione fiscale e al lavoro nero.

I finanzieri della zona, infatti, hanno scoperto una sorta di triangolazione triangolazione tra Carlentini, dove operava una società inattiva che avrebbe cumulato debiti su debiti nei confronti dell’Erario e degli Enti di previdenza ed assistenza relativi al personale ingaggiato, ed Augusta dove lo stesso personale veniva irregolarmente distaccato e abusivamente utilizzato da un’altra azienda.

Si tratterebbe di un’evasione fiscale di circa 650 mila euro, facendo la somma tra ritenute fiscali e contributi previdenziali, anche ricorrendo all’emissione ed all’utilizzo di fatturazioni per operazioni inesistenti.

Ma non è tutto, poiché è stata anche rilevata una forte incongruenza tra il numero do ore pagate in busta paga ai dipendenti e l’effettiva prestazione resa di circa 200 mila euro.

In questo modo, sono emersi 85 lavoratori in nero, che avrebbero permesso alla società di evadere 5 milioni di euro, tra imposte ed Iva accertata.
I rappresentanti legali delle due società sono stati denunciati in stato di libertà all’autorità giudiziaria.

Nel secondo caso le Fiamme Gialle hanno portato alla luce un’evasione fiscale da 12 milioni di euro. I responsabili della società sono stati segnalati alla magistratura per truffa aggravata. In questo caso i soci avrebbero falsamente rappresentato all’Inps una situazione di crisi per accedere alla cassa integrazione per 49 lavoratori che, invece, sarebbero stati regolarmente al lavoro.

Vera MORETTI

Ancora ribassi per i carburanti

Dopo Shell, che aveva abbassato i listini già da sabato (-1 centesimo per benzina e diesel), ed Esso, (-0,5% su entrambi i prodotti), oggi è la volta di Eni, che ha praticato un taglio netto a benzina e diesel, con -1,5% per entrambi.

Alla luce di questi ritocchi per difetto, anche le medie nazionali sono scese, registrando 1,783 cent/litro per la benzina e 1,709 cent/litro per il diesel (Gpl a 0,798).
Le “punte” in alcune aree, tutte in discesa, sono per la “verde” fino a 1,830 euro/litro, il diesel a 1,734 e il Gpl a 0,819.

Per quanto riguarda la situazione a livello Paese, vede il prezzo praticato per la benzina oscillare tra l’1,765 euro/litro di Eni e l’1,783 di IP (no-logo a 1,634).
Per il diesel si passa dall’1,695 euro/litro ancora di Eni all’1,709 di Tamoil (no-logo a 1,572). Il gpl, infine, e’ tra 0,789 euro/litro di Eni e 0,804 di Q8 (no-logo a 0,741).

Vera MORETTI