La copertura dell’Imu arriva dalle accise sui carburanti

La buona notizia della cancellazione della seconda rata dell’Imu ha un rovescio della medaglia amaro, soprattutto per gli automobilisti.
La copertura per evitare ai proprietari di immobili il pagamento dell’Imu, infatti, arriverà dall’aumento delle accise sui carburanti, che mirano a “determinare maggiori entrate nette non inferiori pari a 1.505 milioni di euro per l’anno 2015 ed a 42,2 milioni di euro per l’anno 2016“.

Nel frattempo, i prezzi dei carburanti hanno subito un rincaro, che neppure l’accordo raggiunto sul nucleare iraniano ha saputo evitare.
Se, infatti, le quotazioni internazionali hanno subito registrato un calo considerevole nei listini, a livello nazionale ciò non si è ancora verificato.

Eni aveva provveduto a ritoccare per eccesso i suoi prezzi già da sabato, con + 1,5 cent euro/litro su benzina e diesel. A seguire, anche Tamoil, Q8 e Esso hanno alzato i loro listini con + 1 cent sempre su entrambi i prodotti; TotalErg con + 1 cent sulla benzina e 0,5 sul diesel.

Le medie nazionali della benzina e del diesel, dunque, sono oggi rispettivamente a 1,784 e 1,713 euro/litro (Gpl a 0,802). Le puntè in alcune aree sono per la verde fino a 1,839 euro/litro, il diesel a 1,749 e il Gpl a 0,820.

Nel dettaglio, a livello Paese, la benzina oggi va dall’1,777 euro/litro di Eni all’1,784 di Q8 e Tamoil (no-logo a 1,651).
Per il diesel si passa dall’1,700 euro/litro ancora di Eni all’1,713 di Esso e Tamoil (no-logo a 1,573).
Il gpl, infine, è tra 0,793 euro/litro sempre di Eni e 0,802 di IP (no-logo a 0,748).

Vera MORETTI