CafèNoir debutta nell’abbigliamento femminile

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CafèNoir è pronto ad un importante debutto: l’azienda di San Miniato Basso, in provincia di Pisa, che dagli anni Novanta produce calzature e pelletteria di lusso, sta per lanciare i modelli della nuovissima collezione di abbigliamento femminile.

Dopo scarpe ed accessori di alta gamma, dunque, arrivano felpe, capispalla e pantaloni dedicati a un pubblico femminile di età compresa fra i 25 e i 40 anni.
Saranno capi easy e casual che, da gennaio, approderanno in 400 speciality store dislocati su tutto il territorio nazionale, ma soprattutto nei nuovi glam store firmati CafèNoir, ovvero quattro negozi monomarca, due dei quali si trovano a Firenze, mentre gli altri due sono all’interno di OrioCenter, mall dell’aeroporto di Orio al Serio, e a Pechino, nello shopping center Solana.

Ma i lavori fervono per la prossima apertura di un monomarca a Villesse.

Stefano Peruzzi, socio e direttore generale del marchio, ha presentato così il progetto: “L’abbigliamento, grazie anche a congrui investimenti pubblicitari, sta già dando ottimi risultati di vendita, ed è stato testato nelle nostre boutique dal settembre 2012. Oggi ci sembra il passo più importante di una strategia di crescita che, passando per la diversificazione mediante il lancio di nuove categorie merceologiche, culmina nell’apertura di nuovi negozi monomarca: per il 2014 ne abbiamo in programma almeno 4 nei paesi dell’ex Unione Sovietica, Russia compresa dove siamo approdati dal 2008“.

Ovviamente l’export è considerato importante per il lancio della nuova linea, anche perché il 30% del fatturato del brand viene coperto dall’eurozona, con Germania, Francia, Spagna e Portogallo in testa, che nel 2012 ha fruttato 35 milioni di euro: un risultato che secondo le previsioni dei piani alti della società tricolore oggi guidata oltre che da Peruzzi anche da Riccardo Panzarasa e Fabrizio Mazzantini, rimarrà stabile per il 2013, anche se penalizzato dalla perdita di quote in Grecia, recuperate dagli altri mercati di Eurolandia, “ma entro tre anni è nostro obbiettivo portare l’export a generare il 50% del nostro giro d’affari“.

Nonostante ciò, comunque, l’Italia rimane il mercato più importante, a dimostrazione che il punto di forza di CafèNoir è l’essenza Made in Italy che da sempre si porta con sé: “La parte più artigianale delle nostre collezioni di borse e calzature è realizzata dai laboratori terzisti di Toscana, Emilia Romagna e Veneto che lavorano in esclusiva per noi; e poi la nostra sede si trova a pochi chilometri da Santa Croce sull’Arno, ribattezzato il “comprensorio del cuoio”, ossia il distretto conciario a cui attingono i grandi marchi del lusso italiano per la ricerca sui pellami più pregiati applicati a borse e scarpe”.

A bollire in pentola c’è anche un importante progetto che coinvolge gli Stati Uniti: “Stiamo esplorando il mercato americano e abbiamo ottimi contatti ma per ora non possiamo dire di più“.

Vera MORETTI