CGIA: “Delega fiscale, coerenza con il federalismo e lo statuto del contribuente”

 

Dopo l’approvazione della delega fiscale in Parlamento, il governo si accinge nei prossimi mesi a riformulare gran parte dell’intera normativa tributaria. Ovviamente, tra i provvedimenti più urgenti e necessari senza dubbio la riforma che dovrebbe stravolgere il sistema fiscale. Nei giorni scorsi, tra le numerose dichiarazioni degli esponenti politici e delle associazioni di categoria, è arrivato puntuale anche il punto di vista della CGIA di Mestre: “il governo dovrà anzitutto attenersi allo statuto dei diritti del contribuente e dovrà rafforzare il principio della irretroattività delle norme tributarie; queste, inoltre, dovranno essere coerenti con il federalismo fiscale” ha spiegato in una nota l’associazione sindacale degli artigiani e dei lavoratori autonomi sorta all’indomani della seconda guerra mondiale.

“Dai decreti delegati che il governo emanerà in attuazione del provvedimento parlamentare, non potranno derivare nuovi oneri per le casse dello Stato, mentre dovranno essere recepite tutta una serie di indicazioni provenienti dall’Europa. In particolare, il carico fiscale dovrà essere maggiormente trasferito dal lavoro e dal capitale verso i consumi, i beni immobili e l’ambiente” si legge sul sito dell’associazione diretta da Giuseppe Bortolussi, già Assessore nel 1996 al commercio, turismo e sport del Comune di Venezia nella seconda giunta Cacciari.

“L’operazione dovrà essere effettuata a saldi di gettito invariati; l’Ue, inoltre, raccomanda di rivedere il sistema delle esenzioni, delle aliquote Iva e delle agevolazioni fiscali dirette. Da Bruxelles, ovviamente, ci è stato anche caldamente suggerito di rinnovare e potenziare l’impegno contro l’evasione fiscale” si legge in conclusione nel comunicato della Confederazione Generale Italiana dell’Artigianato.

Jacopo MARCHESANO