Debiti Pa, il malcontento esplode in Sicilia

 

Ormai da anni la Fondazione Art.4 è parte integrante della vita politica e sociale italiana. Richiamando il quarto articolo delle Costituzione, quello per cui ciascun cittadino ha diritto/dovere alla scelta del lavoro e allo sviluppo della propria professionalità per il benessere personale e sociale, l’associazione mette a disposizione le proprie competenze per consentire “ad un numero sempre maggiore di persone, di acquisire gli strumenti idonei a confrontarsi adeguatamente con la attuale società della conoscenza”.

Oggi la fondazione, attraverso il suo ideatore Nino Leanza, già vicepresidente della Regione Sicilia, ha espresso la propria opinione circa i debiti della Pubblica amministrazione: «Articolo 4 per primo oltre un anno fa lancio una mozione per sollecitare il saldo dei debiti nei confronti delle imprese. Ci siamo sempre impegnati per giungere all’approvazione del dl pagamenti, alla stipula del necessario mutuo, lavorando perché questo non comportasse un aumento della pressione fiscale ma si traducesse in una immissione di liquidità per dare respiro all’economia. Che ad oggi non sia stato erogato un solo euro è inaccettabile anche perché si rischia di vanificare tutto l’impegno fin qui profuso».

Dura presa di posizione anche di Confindustria Sicilia: «Il fatto che lo Stato non abbia ancora pagato un euro dei propri debiti mette a dura prova il sistema economico e sociale del Paese. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo: avere la possibilità di rimettere liquidità in circolo e non farlo significa condannare in maniera deliberata le imprese, portandole al fallimento, e con esse i dipendenti che perdono il proprio posto di lavoro».

Jacopo MARCHESANO

Starbucks conquista l’Europa

 

Starbucks, la più grande catena internazionale di caffetterie considerata come luogo di ritrovo per i giovani, negli ultimi anni ha conquistato il mercato europeo del franchising. E dire che sin dalla sua nascita commerciale, nei primissimi Anni ’90 a Seattle, Starbucks aveva sembre snobbato strategicamente il franchising…

Da qualche anno, però, nel vecchio continente sono spuntate come funghi caffetterie con la sirena a due code stilizzata come logo e il trend sembrerebbe in crescita anche nel nostro Paese. Intanto, Starbucks ha annunciato giovedì dopo la chiusura di Wall Street utili in crescita del 23% a 512,6 milioni di dollari, pari a 67 centesimi per azione. I ricavi sono cresciuti dell’11% a 4,15 miliardi di dollari (4,14 miliardi il consensus di Thomson Reuters). E se dovessero aprire altri punti vendita in Europa, come sembra, i conti non potranno che migliorare…

JM

Samsung prepara la Maestros Academy

 

C’è l’accordo: Samsung e Confartigianato hanno trovato l’intesa per la prossima Maestros Academy, la piattaforma digitale che metterà in contatto gli artisti manifatturieri con i giovani più brillanti per scoprire nuove opportunità per il proprio talento avvicinandoli all’eccellenze che hanno reso grande il nostro Paese all’estero.

L’azienda sudcoreana si avvarrà del supporto della maggiore organizzazione italiana dell’artigianato per selezionare alcuni tra i migliori associati ed entrerà nei laboratori dando la possibilità agli studenti di seguire da vicino le lezioni dei maestri artigiani.

«Il futuro della nostra tradizione manifatturiera lo devono scrivere i giovani. Confartigianato, grazie al progetto Samsung Maestros Academy, guida le nuove generazioni alla scoperta di un lavoro gratificante, fa conoscere i segreti di mestieri antichi reinterpretati in chiave innovativa, offre l’opportunità di imparare come si realizzano i prodotti che il mondo ci invidia – ha dichiarato Cesare Fumagalli, Segretario Generale di Confartigianato Imprese. – L’iniziativa di Samsung consente di valorizzare l’Italia dell’artigianato e delle piccole imprese che, con l’intelligenza delle mani, la creatività della mente, la passione del cuore, danno vita alla nostra qualità manifatturiera e contribuiscono allo sviluppo produttivo del nostro Paese».

JM

Open Automotive Alliance, il futuro del settore passa da qui

 

Da mesi se ne parla, ma in pochi sanno realmente di cosa si tratta nello specifico. L’Open Automotive Alliance è uno dei progetti più innovativi annunciati da Google che si pone come obiettivo quello di portare la piattaforma mobile Android sui veicoli prodotti da Audi, GM, Honda, Hyundai  – ed di questi giorni anche l’accordo con Seat e altre case automobilistiche –  per integrare le funzioni del sistema operativo, in connettività mobile, con quelle delle automobili. Annunciato alla vigilia del Ces 2014 (Consumer Electronics Show) di Las Vegas, il progetto dovrebbe essere operativo sui primi veicoli già a fine anno.

Le applicazioni per il momento disponibili sui dispositivi Android per le quali verrà studiata l’integrazione con i modelli delle case automobilistiche citate precedentemente saranno in primis Google Maps per permettere una guida più agevole con il navigatore direttamente sul cruscotto, servizi di infotainment come Play Music e altre applicazioni che verranno sviluppate in questi mesi che consentiranno tra le altre cose di ottimizzare la connettività a bordo per permettere un’esperienza di guida iper-tecnologica.

JM

Torna la fiducia, imprese più serene

 

Finalmente buone notizie (una volta ogni tanto…): secondo l’Istat il clima di fiducia delle imprese è salito a luglio a 90,9 da 88,2 di giugno, sintesi di aumenti della fiducia delle imprese dei servizi di mercato, di costruzione, del commercio al dettaglio e della lieve diminuzione della fiducia delle imprese manifatturiere. Un livello così alto non si registrava dall’agosto di tre anni fa.

La Coldiretti, dopo la pubblicazione dei dati, si è affrettata a sottolineare come in controtendenza all’andamento generale, la fiducia sia calata solo per le imprese agricole per l’effetto congiunto della crisi e del maltempo che ha ridotto i consumi e tagliato i prezzi agli agricoltori fino al 50% per la frutta e verdura di stagione rispetto al 2013.

Crescono, inoltre, i giudizi e le attese sugli ordini (da -16 a -5 e da -10 a -7, i rispettivi saldi), ma si contraggono in modo evidente le aspettative sull’andamento dell’economia nazionale che passano da -19 a -23. Nel commercio al dettaglio, invece, l’indice del clima di fiducia risale a 101,8 da 101,4 di giugno invertendo la tendenza dei mesi precedenti.

JM

Boccalini: “Debiti Pa? Azzerare e riscrivere le normative”

 

Come ricordavamo ieri, in una recente intervista al Corriere il premier Matteo Renzi è tornato ad affrontare il problema dei debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese fornitrici, confermando la volontà del governo di porre rimedio al problema entro fine mese di settembre, spiegando anche che «la cifra totale da restituire sarà molto meno dei 60 miliardi fino ad ora presi a riferimento e sarà ricalcolata con esattezza entro i prossimi 10 giorni». In attesa di ulteriori sviluppi, oggi abbiamo incontrato Edoardo Boccalini, segretario nazionale INT,  già ascoltato a riguardo nel maggio scorso quando il Governo sembrava disposto a mettere a disposizione circa 1,8 miliardi di euro per i primi pagamenti.

Dott. Boccalini, a sentire il premier Renzi, entro il 21.9 i debiti della Pa dovrebbero, il condizionale è d’obbligo, essere saldati. Si tratta finalmente della tanto annunciata svolta buona?
Difficile dirlo adesso, visto il passato possiamo solo aspettare e sperare di poter dire “é stata la volta buona”. Nel frattempo, ma anche dopo, mi piacerebbe che la politica parlasse di tutte quelle imprese che per colpa di questa situazione sono fallite o sono state costrette a chiudere. E’ ora che ci si renda conto che dietro a quegli imprenditori che troppo spesso vengono considerati furbi e senza scrupoli, ci sono famiglie che hanno sofferto e che ancora stanno soffrendo. Non può essere che tutto venga sempre ricondotto ad un debitore e ad un creditore, dietro c’è un mondo del quale sistematicamente ci si dimentica e che causa gravi, gravissime situazioni e chi ne è responsabile per negligenza superficialità menefreghismo o interesse personale è giusto che paghi. E questo indipendentemente che si parli di pubblico o privato.

Come si possono cambiare le normative, da più parti definite complesse e farraginose, per evitare l’accumulo e i ritardi nei pagamenti dei debiti della Pa?
Per semplificare bisognerebbe azzerare tutto e riscrivere la normativa in modo semplicissimo, chiunque dovrebbe capire senza dubbi o equivoci. Non credo che il dover commissionare dei lavori e il doverli pagare debba comportare una complicazione tale da causare paura e incertezza da parte sia di soggetti pubblici sia privati. Si deve tornare alla certezza che si sta facendo la cosa giusta, non al perenne dubbio che ovviamente non può portare altro che ad uno sgravio o allontanamento di responsabilità. E nel caso qualche parametro dovesse essere superato si deve prevedere un meccanismo per il quale l’impresa committente non ne risenta minimamente non essendo la causa, le responsabilità andranno cercate e gestite all’interno della PA.

La quota d’interesse sul debito dovrebbe essere inferiore alle attese e il Governo dovrebbe ritrovarsi un “tesoretto” per guardare più serenamente al futuro...
Sarebbe triste pensare ad un Governo che guarda più serenamente al futuro per un tesoretto che deriva da differenti previsioni, queste situazione se mai si dovessero verificare dovrebbero avvantaggiare qualcosa di non previsto a vantaggio di tutta la collettività. Da questo momento basterebbe semplicemente rispettare le scadenze.

Jacopo MARCHESANO

Negozio Leggero, possibilità di franchising

 

Sostenibile e innovativo, il Negozio Leggero ha letteralmente conquistato Berlino e si appresta a sbarcare anche in Italia per nuove aperture in franchising. La filosofia è sempre la stessa che ha appassionato i rigorosi tedeschi: semplicemente la vendita al dettaglio senza imballaggi. Incredibilmente total green, tutta la merce esposta è conservata dentro contenitori eco compatibili, o che possono essere riutilizzati, o può essere acquistata sfusa.

Dalla pasta ai legumi, dal latte crudo ai cereali, farine, uova frutta, detersivi e cosmetici: tutti rigorosamente economici dato il risparmio sul packaging.

Se si hanno spiccata qualità imprenditoriali e un pizzico d’incoscienza, basterà smanettare un po’ sul web per aprire il proprio negozio sostenibile e innovativo

Equitalia, le famiglie italiane tra odio e paura

Sarà per un certo populismo arrivato direttamente dai leader politici, sarà per una nomea trascinata negli anni che la crisi ha solo contribuito ad accentuare, ma Equitalia è il vero spauracchio per le famiglie italiane che combattono quotidianamente contro bollette da pagare e aumenti dell’ultimo minuto in tutti i settori. Sarà un po’ per tutto, ma oltre il  70% dei circa 2,3 milioni di rateizzazioni in corso con Equitalia per sanare la propria posizione riguarda infatti debiti sotto i 5mila euro, cioè le famiglie che difficilmente riescono ad arrivare a fine mese avendo sanato tutti i pagamenti.

La maggior parte degli introiti recuperati, con le buone o con le cattive maniere, comunque, resta quella sui grandi evasori: 17 miliardi, sui complessivi 59 tornati alla base grazie al lavoro sporco di Equitalia dal 2007 a oggi, vengono da contribuenti che avevano ‘buchi’ di oltre 1 milione di euro. Una cifra, raccolta negli ultimi otto anni, che è quasi sei volte quella recuperata prima dell’inizio dell’attività dell’ente di riscossione, visto che tra il 2000 e il 2006 erano stati incassati solo 2,9 miliardi.

JM

Automotive, tiene l’aftermarket

 

Una filiera nella filiera. Il comparto della componentistica automotive nel nostro Paese è formato da 2.400 aziende e dà lavoro a 166.000 addetti diretti, più del 10% dell’intero settore automotive. I dati resi noti in questi giorni da Promotec indicano come il fatturato complessivo della filiera aftermarket – appunto la parte dell’industria automobilistica che riguarda la produzione di componenti e ricambi e l’installazione di tutte le parti dei veicoli – nel 2013 si aggiri attorno ai 39 miliardi di Euro, con una crescita rispetto all’anno precedente  del +2,7%. Nello stesso anno, le esportazioni della componentistica hanno raggiunto i 19,3 miliardi di Euro (+5,7% rispetto al 2013), con un saldi positivo di 8,2 miliardi di Euro (+7,7%), mentre le importazioni hanno superato gli 11 miliardi di Euro (+4,2%).

Così ha commentato Paolo Vasone, Coordinatore del Gruppo di lavoro Aftermarket del Gruppo Componenti ANFIA: “L’inesorabile invecchiamento del parco circolante, in conseguenza della forte contrazione delle vendite di auto nuove in Italia – nel 2013 l’età mediana (in aumento rispetto al 2012) è arrivata a 12 anni e 2 mesi per le auto a benzina e a 7 anni e 7 mesi per le auto diesel – dovrebbe sostenere la domanda di riparazioni e manutenzione. Evidentemente, però, altri fattori spingono a rinviare o a contenere il più possibile gli interventi e la crescita non è così evidente”.

JM

In arrivo 3 milioni per le imprese toscane

 

FidiToscana, Artigiancredito e Artigiancassa gestiranno da settembre tre Fondi di Garanzia da 3 milioni di euro finalizzati alle emissioni di minibond da parte delle imprese toscane.

Secondo le informazioni riscontrabili dal sito della Regione, saranno inoltre concessi finanziamenti a tasso agevolato a favore delle imprese attraverso il Fondo unico rotativo per prestiti (Furp) e il Fondo unico rotativo turismo e commercio.

Per le imprese del settore orafo che si iscriveranno al bando sono previste Garanzie regionali per operazioni in oro e argento, ma devono impegnarsi ad aumentare il numero dei dipendenti nei due anni successivi.

JM