SwissGold, il franchising del marchio leader nel settore dell’oro

Partendo da un investimento di 65.000, SwissGold Franchising ti da l’opportunità di entrare da protagonista nel fantastico mercato dell’oro attraverso il marchio leader del settore. SwissGold mette a disposizione tutta la sua esperienza e garantisce un’assistenza costante nell’ avviamento e gestione dell’attività.

Il franchisor garantisce il servizio di fonderia e l’acquisto di tutto il metallo prezioso raccolto dall’affiliato nel locale di sua proprietà. Tale attività di raccolta verrà effettuata periodicamente con ritiri a mezzo corriere portavalori assicurato a carico della casa madre. Il pagamento dei metalli acquistati è immediato a mezzo bonifico bancario.

L’azienda, e ci mancherebbe altro visto l’investimento iniziale non proprio bassissimo, attraverso personale specializzato, fornisce con continuità a tutti le filiali in franchising l’assistenza e il supporto professionale necessario a ottimizzare le performance commerciali.

Tassi: “Mettere in gioco le proprie idee, solo così può funzionare una startup”

 

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle startup più innovative del panorama italiano e oggi abbiamo incontrato Tiziano Tassi, socio fondatore di Caffeina, uno dei team di web developer, designer e marketing specialist più innovativi della Rete. Ma nel dettaglio è proprio colui che ha dato vita alla startup, insieme ai soci Henry Sichel e Antonio Marella, a spiegarci le loro attività.

Dott. Tassi, di cosa si occupa la vostra associazione nel dettaglio?
Caffeina è una società che lavora come agenzia digitale su progetti web, social e mobile seguendoli dal punto di vista del marketing, della tecnologia e del design.

Da dove nasce l’idea?
Nasce dall’esperienza universitaria, da quando abbiamo fondato, a Parma, Oikosmos (un’associazione di studenti) che aveva l’obiettivo di fornire servizi innovativi per gli studenti: il primo progetto è stata una web tv. La prima, nel 2007, a fornire contenuti universitari di qualità insieme a Stanford e all’MIT su YouTube.

Perché un giovane italiano dovrebbe avventurarsi nel progetto di una startup?
Non c’è un “perché”. Non è una decisione da prendere alla leggera o in modo avventato. L’entusiasmo rischia di spegnersi davanti alle difficoltà iniziali e a quelle che seguono. Per questo una solida motivazione personale e professionale è preferibile al semplice entusiasmo di sentirsi startupper. E’ una strada (quasi) “senza ritorno”, dove si può fare molto bene e avere una bella storia da raccontare, ma dove si rischia tanto e di proprio. Dopotutto, è una impresa, no?

Quali sono le maggiori difficoltà che può incontrare una startup durante l’inizio del proprio cammino?
La gestione della cassa è fondamentale: il denaro è molto facile da spendere e difficile da guadagnare. E poi focalizzarsi sul modello di business, sapendo che a fronte degli investimenti iniziali va raggiunta la piena sostenibilità il prima possibile. Bisogna essere pronti a mettere completamente in discussione le proprie idee e le proprie convinzioni, perché è il mercato (e i clienti) che decidono dove bisogna andare.

Jacopo MARCHESANO

Vendite al dettaglio, dati in calo del 2,6%

Non è bastato il bonus Irpef da 80 euro incassato a maggio per risollevare il commercio. Nonostante le elemosina del governo Renzi nelle buste paga degli italiani, le vendite al dettaglio a giugno restano stabili rispetto a maggio, registrando una crescita zero, ma scendono inesorabilmente del 2,6% su base annua.

“A giugno 2014 – spiegano dall’Istat – l’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio resta invariato rispetto al mese precedente. Nella media del trimestre aprile-giugno 2014, l’indice mostra una flessione rispetto ai tre mesi precedenti (-0,2%). La variazione nulla rispetto a maggio è frutto di un lieve aumento delle vendite di prodotti alimentari (+0,1%), che si annulla con il calo (-0,1%) degli altri prodotti. Rispetto a giugno 2013, l’indice grezzo del valore totale delle vendite registra una diminuzione del 2,6%. Variazioni tendenziali negative si registrano sia per le vendite di prodotti alimentari (-2,4%) sia per quelle di prodotti non alimentari (-2,8%)”.

Rispetto alla precedente rilevazione, nonostante le vendite siano diminuite anche per le imprese della grande distribuzione (-1,3%), sono soprattutto quelle operanti su piccole superfici a pagare il prezzo più alto, con percentuali negative che arrivano a sfiorare il 4%.

JM

La fiducia dei consumatori ancora giù ad agosto

 

Per il terzo mese consecutivo la fiducia dei consumatori italiani, secondo le rilevazioni Istat, sprofonda ben oltre il limite di guardia: ad agosto l’indice calcolato dall’Istituto di Statistica diminuisce a 101,9 da 104,4 del mese precedente. Per Federconsumatori e Adusbef «le condizioni economiche delle famiglie peggiorano in maniera allarmante ogni mese che passa e il trend non sembra invertire la rotta. Il potere d’acquisto delle famiglie dal 2008 ad oggi è diminuito di oltre il 13,4% e i consumi, nel solo biennio 2012-2013 sono scesi del -8,1%. Una crisi della domanda di mercato che continua a ripercuotersi pesantemente sull’intero sistema economico, trascinando al ribasso produzione ed occupazione»

«Ad autunno gli italiani si preparano a stringere ulteriormente la cinghia – ha commenta Sergio De Nardis di Nomisma – se non si interverrà per invertire il trend il diffuso clima di incertezza avrà pesanti conseguenze sulle vendite della prossima stagione, assestando un nuovo, duro colpo alla domanda. I numeri dell’Istat sono dati che sembrano confermare che la ripresa europea, se mai c’è stata, si è arenata, mentre l’Italia si muove lungo un profilo di strisciante stagnazione».

JM

Bernardini: “L’imprenditoria femminile è più creativa e flessibile”

Dopo aver ascoltato ieri Salma Chiosso, giornalista de La Stampa e presidente distrettuale della Fidapa, per continuare ad occuparci di imprenditoria femminile oggi abbiamo incontrato Patrizia Bernardini, responsabile del servizio Nuova Impresa di Vicenza e coordinatrice del Programma Regionale per la Promozione dell’Imprenditoria Giovanile e Femminile in Veneto.

Dott.ssa Bernardini, secondo i dati resi noti dall’Osservatorio dell’Imprenditoria femminile di Unioncamere-InfoCamere, le imprese femminili rappresentano solo il 21,4% dell’universo delle imprese operanti in Italia (circa 1,3 milioni su un totale di 6). Come leggere questi dati?
Questa percentuale non elevata di donne imprenditrici rispecchia la bassa partecipazione delle donne al mondo del lavoro in Italia, percentuale inferiore rispetto agli altri paesi europei (una media di 12 punti in percentuale sotto media UE). Sebbene le linee guida europee della politica occupazionale (proposte prima dal Vertice di Lisbona e poi nel documento Europa 2020) continuino a considerare la partecipazione femminile nel mercato del lavoro come uno degli obiettivi prioritari, grazie anche ad un maggior utilizzo di politiche di conciliazione, i passi fatti dall’Italia sono stati molto lenti.
In Italia un elemento che condiziona notevolmente l’occupazione femminile (dipendente e autonoma) è la presenza ed il numero dei figli. Così i tassi di occupazione sono inversamente proporzionali al numero di figli e le donne con figli piccoli hanno una probabilità di lavorare inferiore del 30% rispetto alle donne senza figli.

Tuttavia, le nuove imprese a guida femminile nascono a un ritmo superiore alla media: +0,73%. La creatività e l’intraprendenza “rosa” possono essere tra gli ingredienti principali della ripresa economica?
Cresce l’occupazione femminile, e crescono anche le imprese femminili. Le motivazioni alla creazione d’impresa sono diverse: talvolta è la ricerca di un reddito e di auto-occupazione, come soluzione al problema della disoccupazione. Altre volte è proprio la ricerca di una maggiore flessibilità di tempo e di una migliore possibilità di conciliare lavoro e famiglia che spinge le donne a creare una propria attività autonoma. Sempre più spesso è la volontà di mettere in gioco le proprie competenze e abilità personali, soprattutto in termini di relazioni umane e di creatività, così molte donne aprono nel settore terziario. Come indica il rapporto di Unioncamere il 70,5% delle imprese di donne si concentra nei settori dei servizi alla persona, della sanità, dell’istruzione, dell’agricoltura, del commercio e turismo, dell’intrattenimento.
Alcune indagini (ad esempio “Straordinarie imprenditrici comuni” realizzata in Veneto nel 2009) evidenziano che le imprese di donne sono state in grado di rispondere meglio alla crisi economica. Così le piccole dimensioni dell’impresa, la bassa propensione al rischio, il lavorare nel settore terziario, spesso considerate dei limiti delle imprese femminili, hanno consentito di rimanere sul mercato.

In Italia siamo molto indietro rispetto all’Europa e al resto del mondo, è solo una questione culturale?
Si principalmente culturale, che si snoda su queste questioni non risolte:
– la scarsa condivisione del lavoro di cura tra uomo e donna;
– la limitata presenza di servizi di cura, sia per i piccolissimi che per gli anziani non autosufficienti e il costo elevato di questi servizi;
– un’organizzazione del lavoro poco incline a favorire la conciliazione vita e lavoro; si potrebbe modificare il modello attraverso una maggiore flessibilità degli orari, un ampliamento dell’utilizzo del part time etc..

Donna, spesso moglie e madre, e imprenditrice di successo. Quant’è difficile riuscire a conciliare tutto?
Le donne vogliono studiare e lavorare senza rinunciare alla maternità. La conciliazione tra tempi di vita e di lavoro é difficile anche per le imprenditrici, soprattutto per quelle autonome, per le quali pesa anche la difficile sostituibilità della loro presenza, in caso di maternità.
E’ pur vero che talvolta l’attività imprenditoriale è vissuta essa stessa come un tempo di vita, che grazie ad una maggiore flessibilità rispetto al lavoro dipendente riesce ad attivare modalità nuove di gestione del lavoro di cura e lavoro in azienda. Un tempo conciliato grazie alla capacità delle imprenditrici di trattare la complessità del lavoro, aggiornando continuamente le priorità, e sviluppando molta creatività.
Questo continuo mettersi in gioco e lavoro sulle relazioni fa emergere un “modo femminile di fare impresa”, attento alle persone, ai legami sociali, all’ambiente e alla sostenibilità. E molte imprenditrici operano proprio su questi settori. Imprese di donne in grado di affrontare la difficile congiuntura economica opponendo creatività, flessibilità, reattività, empatia, sensibilità al sociale e all’ambiente.

Jacopo MARCHESANO

Avvocati, scatta l’obbligo di iscrizione alla Cassa forense

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n.192/20 agosto) del Regolamento che detta le condizioni agevolate per l’iscrizione di oltre 50mila avvocati all’Albo, i legali saranno obbligati a iscriversi alla Cassa forense.  «Chi non vuole entrare – ha dichiarato Nunzio Luciano,  – avrà 90 giorni per comunicarci l’intenzione di cancellarsi anche dall’albo; in assenza procederemo con l’iscrizione d’ufficio. Naturalmente faremo delle verifiche per appurare che la rinuncia all’albo ci sia stata. Procederemo poi a recuperare i crediti per chi, pur iscritto alla cassa, non verserà i contributi».

Di seguito i principali punti del nuovo Regolamento:

1. procedimento di iscrizione d’ufficio alla Cassa con delibera della Giunta Esecutiva a seguito di comunicazione di avvenuta iscrizione all’Albo da parte del Consiglio dell’Ordine;
2. possibilità, in sede di prima iscrizione, di estendere su base volontaria, l’iscrizione alla Cassa a tutti gli anni di pratica professionale con o senza abilitazione anche all’anno 2013;
3. agevolazioni previste dagli artt. 7 e 9 in materia di contributi minimi dovuti e di modalità di pagamento degli stessi per i primi anni di iscrizione alla Cassa;
4. agevolazioni previste dall’art. 10 in materia di esoneri temporanei del versamento dei contributi minimi per le fattispecie individuate dal c.7 dell’art. 21 della L.247/2012;
5. regime transitorio previsto per gli avvocati che, all’entrata in vigore del Regolamento, non sono ancora iscritti alla Cassa.

Malgrado sia ormai valido a tutti gli effetti, con l’ufficialità dovuta alla pubblicazione in Gazzetta, il regolamento potrebbe presto subire modifiche in sede giudiziaria, a seguito della già annunciata impugnazione davanti al Tar del Lazio.

JM

Acquaditalia, franchising ecosostenibile

 

Originale ed innovativa, la soluzione franchising di Acquaditalia si presenta interessante per gli imprenditori intraprendenti sensibili alle tematiche ambientaliste. Acquaditalia è un’azienda nata in Italia che ha progettato soluzioni innovative per piccoli, medi, grandi agglomerati urbani, con un erogatore d’acqua pubblica di qualità e purezza eccellente, tecnologicamente avanzato e sicuro, sistema di filtrazione approvato dal ministero della sanità, in grado di erogare dai 1000 ai 3000 litri al giorno.

Partendo da un investimento di 18.900 euro, questo è quanto garantisce Acquaditalia:

• Supporto in fase di start up per adempimenti burocratici.
• Installazione, collaudo e utilizzo “Casa dell’Acqua”.
• Corso di formazione pre-apertura e successivo help desk telefonico, finalizzato all’apprendimento del metodo operativo e commerciale ACQUADITALIA.
• Assistenza operativa e commerciale post apertura attraverso l’utilizzo di diversi canali quali telefono, internet e posta elettronica, videocall e incontri.
• Fornitura iniziale di:
a. 5000 tessere RFID (stampate ACQUADITALIA fronte/retro libero per eventuale sponsor o pubblicità affiliato) con busta e A4 informazione utenti;
b. Un lettore USB stand alone per PC.
• Licenza d’uso del marchio e dell’immagine coordinata, gestionali (software) denominati “home e negozio”, area dedicata sul sito web ACQUADITALIA con posta elettronica personalizzata.
• Consegna di una copia del manuale operativo e linee guida per manuale HACCP (gestione Casa dell’Acqua).

JM

Luxottica, Del Vecchio torna a ruoli operativi

Nonostante non sia ancora arrivata l’ufficialità, come aveva previsto nei giorni scorsi, sembra sempre più imminente l’addio di Andrea Guerra a Luxottica, probabilmente già nel Consiglio di amministrazione straordinario fissato per lunedì prossimo, 1 settembre. Il manager, secondo indiscrezioni dell’ultimo minuto, dovrebbe ritirare una buonuscita di una quindicina di milioni e si lascerà alle spalle gli anni migliori del colosso presieduto da Leonardo Del Vecchio.

Potrebbe essero lo stesso presidente e fondatore a ritornare a ruoli operativi, scongiurando un avvicendamento pericoloso con l’ormai ex ad che potrebbe non essere troppo gradito in Borsa. Si immagina, come ha descritto il Corriere, che il direttore generale, Enrico Cavatorta, già responsabile per la finanza e il corporate, possa formalmente succedere a Guerra ma che il ruolo di ad venga sostanziamente esautorato di autorità e poteri. Con la benedizione, indispensabile, di Piazza Affari dove il titolo, dopo le perdite dei giorni scorsi, e dopo l’acquisto di azioni per 634 mila euro ad opera dello stresso presidente, risale di un 1,21% nella giornata di oggi.

Oltre 18 miliardi di capitalizzazione, più di 8600 punti vendita, 75000 dipendenti sparsi per il mondo, 7 miliardi di ricavi, una crescita nel primo semestre 2014 oltre il 5%, fanno di Luxottica uno dei fiori all’occhiello del nostro Made in Italy.

JM

Varese, contributi per le Pmi innovative

Attraverso un bando da 150.000 euro per lo sviluppo di investimenti in tecnologie digitali, al fine di incrementare la competitività del sistema economico, la Camera di Commercio di Varese promuove l’innovazione nelle PMI del territorio.
Le risorse saranno suddivise rispettivamente in 90.000 euro per l’attivazione di una connettività base e 60.000 euro per l’attivazione di un servizio avanzato.

Le spese ammissibili sono relative all’acquisto di apparati di trasmissione e di ricezione, apparati per la realizzazione di rete wi-fi interna, spese per l’attivazione del servizio, spese di installazione e spese di canone per i primi 12 mesi.

Dal 19 al 30 settembre 2014 potranno presentare la domanda d’iscrizione le micro, piccole e medie imprese che risultino essere attive, regolarmente iscritte nel registro delle imprese, aventi sede legale o unità operativa in provincia di Varese.

JM

L’Agenzia informa, nuove guide per i contribuenti

 

All’interno della sezione L’Agenzia informa, dedicata a temi importanti per contribuenti e professionisti, l‘Agenzia delle Entrate sul proprio sito rende disponibili delle nuove guide per agevolare i contribuenti a destreggiarsi tra le maglie della materia. I temi presi in esame nei manuali scaricabili in pdf sono: i controlli per contrastare l’evasione, successioni, donazioni, ravvedimento, sanzioni, strumenti per evitare o ridurre le liti con il fisco. Sintetizzando sono:

– Fisco e casa – successioni e donazioni
– Come rimediare a errori e dimenticanze: il ravvedimento
– Comunicazioni sui controlli delle dichiarazioni e accertamenti esecutivi
– Strumenti per evitare le liti fiscali
– Le sanzioni tributarie e penali

JM