Cgia: “Ecco le 5 professioni artigiane più colpite dalla crisi”

 

Secondo la Cgia di Mestre, tra il 2008 e il 2013, il quinquennio più devastante della crisi economica, inaspettatamente i più colpiti dalla crisi economica sarebbero stati i muratori: – 177.220 unità (- 24,7%) negli ultimi 5 anni. Seguono gli addetti del tessile, dell’abbigliamento e del legno che sono scesi di 109.250 addetti (-23,9%). Altrettanto pesante è stata la moria di posti di lavoro registrata tra i posatori, i serramentisti, gli idraulici e gli elettricisti: la variazione è stata pari a -100.240 (-18,2%). Sotto la soglia dei 100.000 troviamo i frigoristi: questa categoria ha perso 95.300 posti di lavoro (-19,2%); infine, troviamo i camionisti che hanno visto il loro numero scendere di 50.100 unità (-8,3%).

“Tasse, burocrazia, credit crunch e crollo dei consumi interni sono le cause che hanno messo in affanno l’artigianato italiano. Un settore che oggi conta poco meno di 1.380.000 imprese attive che danno lavoro a circa 1.500.000 lavoratori dipendenti” ha dichiarato Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA, dopo la lettura dei dati presentati nei giorni scorsi dall’Istat e dall’Isfol.

Inoltre, le previsioni della Cgia segnalano il rischio che il 2014 si chiuda con l’ennesimo record del livello di pressione fiscale, arrivando all’incredibile cifra monstre del 44%. La cifra, tradotta in termini di giornate di lavoro, significherebbe ben 11 giorni in piu’ rispetto al 1995, quando la pressione fiscale era inferiore di tre punti percentuali rispetto a oggi.

JM