Fermo!Point, un nuovo modo di concepire l’e-commerce

Il progetto di Fermo!Point si riassume in una frase: “Compri on-line e ritiri al negozio sotto casa!”. La startup bergamasca si rivolge al mercato B2c di chi effettua acquisti on-line e ha il grosso problema di non poter essere presente per il ritiro del proprio ordine, ma per conoscere più nel dettaglio la nuova ed innovativa azienda, oggi abbiamo incontrato l’amministratore delegato Alberto Luisi e il socio Claudio Saloni.

Di cosa si occupa la vostra Start-up nel dettaglio?
Luisi: Se devi ricevere un pacco, ma in casa non c’è nessuno che possa prenderlo in consegna, c’è Fermo!Point. Si tratta di un network di negozi e attività commerciali che effettua un innovativo servizio di ritiro, custodia e riconsegna di pacchi per conto terzi. Si rivolge a tutti coloro che effettuano acquisti on-line e hanno il problema di ritirare la merce perché non sono mai a casa. A soffrire di questa problematica è soprattutto la popolazione più attiva. Ora si possono dirottare le spedizioni sui FermoPoint, che diventano punto di consegna e provvedono ad avvisare il cliente dell’arrivo del pacco con Sms e mail. Il cliente avrà 14 giorni per ritirarlo negli orari e nei giorni di apertura del negozio. Fermo!Point è capillarmente presente sul territorio nazionale e ha come obiettivo quello di insediarsi in ogni Comune con oltre 5mila abitanti. Fermo!Point rappresenta la soluzione ideale per chi compra, per chi vende, per chi recapita e per i Point che erogano il servizio!

Da dove nasce l’idea?
Luisi: L’idea nasce da un’esigenza concreta legata alle problematiche delle consegne degli acquisti effettuati on-line. L’anello debole della catena logistica riguarda proprio l’ultimo miglio delle consegne, ovvero il passaggio della merce dal corriere al consumatore finale. C’è una percentuale molto alta di potenziali acquirenti che rinuncia all’acquisto perché non sa dove far recapitare il pacco. Il progetto è nato da una mia idea basata su un’esigenza reale che vivevo in prima persona. In questo progetto sono stato supportato da Claudio Saloni, Direttore operativo di Fermo!Point.

Perché un giovane italiano dovrebbe avventurarsi nel progetto di una Start-up?
Saloni: Per ambizione, per sfida e perché ogni innovativa idea ha il diritto e il dovere di prendere forma. Poi, si sa, creare qualcosa dal nulla è un’esperienza forte e stimolante! Noi, fondatori di Fermo!Point, siamo assolutamente convinti dell’utilità di questo comodo servizio e abbiamo curato tutti gli aspetti. Il progetto, infatti, è molto ben articolato e porta vantaggi ai negozi aderenti (che possono entrare nel network gratuitamente, guadagnano su ogni pacco movimentato e aumentano sensibilmente la pedonabilità in negozio), ai corrieri (che non perdono tempo e sono certi di trovare qualcuno che ritira i pacchi, non devono tentare una seconda consegna), ai merchant (perché offrendo questo servizio possono accordare prezzi più bassi sulle spese dei corrieri e cancellano definitivamente il costo delle giacenze in magazzino) e per i privati (che possono fare acquisti on-line in piena libertà, senza preoccuparsi delle consegne).

Quali sono le maggiori difficoltà che può incontrare una Start-up durante l’inizio del proprio cammino?
Saloni: Fermo!Point è incubato nel Polo tecnologico, Incubatore d’imprese di Bergamo Sviluppo, un luogo nato a supporto di aspiranti e nuovi imprenditori. Vi sono spazi attrezzati e una serie di servizi di assistenza personalizzati finalizzati a supportare la progettazione dell’idea imprenditoriale.
Luisi: Al di fuori di spazi come questo, crediamo che le maggiori difficoltà riguardino l’iter burocratico, il reperimento di fondi per far conoscere le nuove imprese e il costo di eventuale personale in grado di interagire con gli imprenditori. Per avere successo è necessario saper valutare se si dispone, effettivamente, di tutte le competenze necessarie. Qualora non ci fossero, è necessario saper colmare queste lacune con collaborazioni strategiche. Uno degli errori più comuni, ad esempio, è quello di essere molto preparati dal punto di vista tecnico, ma di non essere supportati da una rete commerciale all’altezza dell’impresa. Si sottovaluta, così, un elemento che può essere definito lo spartiacque tra successo e fallimento. Le relazioni col mercato, infatti, stanno alla base di ogni consenso.

Jacopo MARCHESANO