Commercialisti e Sace per le imprese che esportano

Le imprese che esportano sono quelle che meglio rispondono alla crisi e, per sostenerle, il Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili e Sace hanno finalizzato un accordo di collaborazione ad hoc.

L’intesa punta proprio al sostegno alle imprese che esportano, impegnate in percorsi di internazionalizzazione, e ai commercialisti che le assistono, con un focus particolare sulle Pmi e in sinergia con le tematiche alla base di Expo 2015.

L’accordo è stato firmato nei giorni scorsi dal presidente del Cndcec Gerardo Longobardi e dal presidente di Sace Giovanni Castellaneta, i quali hanno gettato le basi di un percorso di accompagnamento alle imprese che esportano che mette a disposizione dei professionisti iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e dei loro clienti servizi assicurativo-finanziari e iniziative di formazione in materia di internazionalizzazione sviluppate dal gruppo Sace.

Tra le varie iniziative a sostegno delle imprese che esportano, l’accordo prevede l’organizzazione di incontri tecnici e seminari per aiutare le strategie di penetrazione di nuovi mercati a elevato potenziale e iniziative dedicate ai settori più rappresentativi del tessuto imprenditoriale nazionale.

730 precompilato, i numeri per l’assistenza

Che il 730 precompilato stia risultando ostico a diversi contribuenti, è una cosa di cui abbiamo già scritto nei giorni scorsi. Ecco perché l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione un servizio di assistenza dedicato a quanti hanno bisogno di aiuto e supporto per effettuare le modifiche e l’invio del 730 precompilato.

Si tratta di un servizio di supporto telefonico, attivo ai seguenti numeri:

– 848.800.444 da rete fissa
– 06.96.668.907 da cellulare
– 0039.06.966.689.33 dall’estero

E’ anche possibile richiedere e ricevere informazioni via mail attraverso il sito dell’Agenzia dell’Entrate, o via sms dal numero 320.43.08.444. I servizi telefonici sono attivi dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17, e il sabato dalle 9 alle 13.

Il servizio si supporto alle problematiche del 730 precompilato è molto utile in questi giorni, dal momento che dal 2 maggio, i 20 milioni di contribuenti coinvolti possono accettare, integrare o modificare il 730 precompilato in tutto o in parte dal Fisco e trasmetterlo all’Agenzia delle Entrate direttamente dal proprio pc.

Ricordiamo che il 730 precompilato può essere inviato, in autonomia o attraverso il proprio sostituto d’imposta, un Caf o un professionista abilitato, fino al 7 luglio. Consigliamo quindi di non farsi prendere dalla fretta né farsi confondere dalla novità dello strumento 730 precompilato, ma prendersi il tempo necessario per una corretta e completa compilazione dello stesso.

Il turismo non è solo Expo

Il 2015 dell’Italia del turismo non sarà solo Expo 2015, o almeno questo sperano gli operatori del settore. E in effetti qualche segnale positivo in questo senso pare esserci, almeno secondo quanto traspare dalle rilevazioni dell’Osservatorio Confesercenti.

I dati in possesso dell’organizzazione dei commercianti segnalano che il turismo e i pubblici esercizi in Italia danno dei cenni di risveglio. Tra marzo 2015 e lo stesso mese del 2014 il numero di imprese registrate nei settori dell’alloggio e del turismo, nella ristorazione e nel servizio bar è cresciuto del 2%, per un totale di 8.122 attività in più.

Cresce principalmente la ristorazione (+5.493 imprese, +3%), con un dato significativo per la provincia di Milano, dove l’attesa dell’Expo ha dato la scossa al comparto food e al turismo: 558 imprese di ristorazione in più rispetto a marzo 2014 (+6,6%), mentre le attività turistiche e di ricezione sono aumentate di ben il 10,6% (+119). “L’attesa per Expo e per i 20 milioni di visitatori stimati – ha commentato Andrea Painini, presidente di Confesercenti Milano – ha portato a un aumento dell’offerta ricettiva territoriale, alberghi ma anche bed and breakfast, nella città e nelle zone limitrofe. Il tema dell’alimentazione, poi, ha dato ancora maggior impulso all’interesse per il food e ha portato alla nascita di nuove attività, in particolare nelle vie dello shopping più rinomate di Milano e nelle zone subito adiacenti“.

Ma la crescita del numero di ristoranti è un fenomeno che interessa quasi tutte le regioni del Paese. La Lombardia ha registrato la crescita maggiore anno su anno (+998 imprese), seguita dal Lazio (+817) e dal Veneto (+492). Meno brillanti le performance di crescita fatte registrare dei bar, con un numero di imprese stabile: +1.467 attività, per una variazione positiva ma al di sotto dell’1% (+0,9%). In alcune regioni ad alta vocazione di turismo come Piemonte, Marche, Trentino Alto Adige e Friuli è persino negativo.

Il comparto dell’alloggio e del turismo, al contrario, mostra un certo dinamismo: nel periodo considerato è stata registrata a livello nazionale una crescita del 2,4%, pari a 1.467 attività in più tra alberghi, hotel e bed & breakfast in più. A livello regionale il primato non è più della Lombardia ma del Lazio, che fa registrare l’aumento maggiore del numero di imprese (+242), seguito da Puglia (+199) e dalla regione dell’Expo (+157).

Esmeralda Giampaoli, presidente di Fiepet, l’associazione di categoria che riunisce i pubblici esercizi di Confesercenti, commenta questi dati relativi alle imprese del turismo e del food: “Dopo le contrazioni registrate negli anni scorsi, la ristorazione prova a ripartire. Il fenomeno food è ormai dilagante e l’Expo ha impresso un’ulteriore accelerazione. Ma le difficoltà rimangono tante e rimanere sul mercato non è semplice: quasi 6 imprese su 10 chiudono entro tre anni. E’ l’effetto di quasi un decennio di deregolamentazione, che ha aumentato il tasso di competitività ma ha anche aperto la porta a un’imprenditoria improvvisata e poco professionale che ha considerato il settore un settore rifugio. Oltre a questo, ristoranti e pubblici esercizi scontano anche l’aumento della pressione fiscale, che tra tasse locali, imposte sugli immobili e tariffe e’ stata particolarmente pesante per la categoria. Senza una riduzione dell’incidenza del fisco, sara’ difficile trasformare questi primi segnali in una ripresa stabile“.

Un discorso, quello della oppressione fiscale, che riguarda tutti i comparti relativi al turismo e della ristorazione e che, di fatto, è una palla al piede che limita la competitività italiana in un settore che dovrebbe essere la punta di diamante dell’economia del nostro Paese.

Versamenti contributi Inps per artigiani e commercianti

Finalmente ci siamo per quanto riguarda i versamenti contributivi di artigiani e commercianti. L’ Inps ha infatti comunicato di aver ultimato l’elaborazione dell’imposizione contributiva per i soggetti iscritti alla gestione previdenziale per l’anno 2015.

L’ Inps ha reso infatti disponibili i modelli F24 necessari per versare i relativi contributi. I modelli F24 precompilati sono accessibili nel Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti alla sezione Posizione assicurativa – Dati del modello F24.

In questa sezione Inps è anche possibile consultare il prospetto di sintesi degli importi dovuti, insieme alle relative scadenze e causali di pagamento. L’ Inps prevede anche l’invio di avvisi attraverso e-mail di alert ai titolari di posizione assicurativa, o ai loro intermediari delegati, per comunicare novità e variazioni.

Expo 2015 alla prova del web

Expo 2015 è finalmente partita in pompa magna, ma i siti internet che offrono i servizi a supporto dell’Esposizione Universale sono pronti a sostenere i picchi di richieste degli oltre 20 milioni di visitatori previsti a Milano?

Qualcuno ha provato a capirlo con delle analisi mirate, come ha fatto la società Dynatrace, specializzata nel digital performance management. Dynatrace ha confrontato le prestazioni di alcuni dei principali siti web utili ai turisti per cercare un alloggio a Milano in occasione di Expo 2015, scegliere un hotel, assistere a uno spettacolo alla Scala, prenotare un ristorante, ricevere informazioni sugli eventi o utilizzare i mezzi di trasporto e acquistarne i biglietti.

Nello specifico, sono stati analizzati: Flatexpo, HotelMilanoExpo, Teatro alla Scala, MyTable, Expo in città, Turismo Milano, Very Bello e ATM.

L’analisi ha preso in esame due parametri fondamentali per comprendere la qualità dell’esperienza percepita dall’utente finale: la disponibilità del sito web e il tempo di risposta rispetto alle richieste degli utenti che li utilizzeranno in vista di Expo 2015.

Tutti i siti presi in esame durante le tre settimane di monitoraggio antecedenti Expo 2015 hanno registrato una disponibilità costante ed elevata, superiore al 90%, con picchi del 100% ottenuti in diverse giornate. Ai primi posti si posizionano HotelMilanoExpo e MyTable, con una disponibilità rispettivamente del 99,70 e 99,79%.

Sebbene la disponibilità rappresenti un parametro fondamentale, questa deve essere accompagnata anche da tempi di risposta rapidi rispetto alle richieste degli utenti, dal momento che le analisi rivelano come, nel caso di tempi di caricamento di una pagina che si avvicinano ai 6 secondi, il tasso di abbandono degli utenti possa raggiungere percentuali del 33%.

Ebbene, relativamente ai siti di interesse per Expo 2015, sulle risposte rapide è ancora una volta MyTable, il sistema online di ricerche e prenotazioni in tempo reale di tavoli al ristoranti, a occupare le prime posizioni, con una media di 2,856 secondi. Al secondo posto il sito dell’Azienda Trasporti Milanesi ATM (3,205 secondi). Non sfigurano il sito del Teatro alla Scala, dove è possibile scoprire la stagione di eventi dedicati a Expo 2015 e prenotare i biglietti (4,525 secondi) e il portale Expo in città, che raccoglie tutti gli appuntamenti, eventi culturali e iniziative che prenderanno vita in occasione di Expo 2015 (5,336 secondi).

Le analisi sono più impietose con i siti dedicati all’ospitalità o alle iniziative turistiche. Difficile per i visitatori di Expo 2015 avere delle risposte veloci quando cercheranno un albergo o vorranno conoscere le iniziative su territori. HotelMilanoExpo e Turismo Milano si posizionano agli ultimi posti della classifica, ben oltre il limite suggerito dei 6 secondi: i loro tempi di risposta sono rispettivamente di 9,529 e 10,311 secondi.

Federalberghi ottimista su Expo 2015

Che Expo 2015 sia una straordinaria occasione di business per commercianti e imprenditori, è cosa nota. Ora cominciano anche ad arrivare le stime di questa occasione di business, almeno per quanto riguarda il settore alberghiero, dopo che ieri abbiamo parlato di locali e ristoranti.

Secondo un’indagine svolta da Federalberghi, infatti, poco meno di 9 milioni di italiani hanno deciso di visitare Expo 2015; di questi, 3,9 milioni faranno una visita in giornata, 2,3 milioni non hanno ancora deciso se pernottare o meno nel capoluogo lombardo, mentre 2,6 milioni si fermeranno uno o più giorni pernottando.

Secondo l’analisi di Federalberghi, delle persone che pernotteranno a Milano in occasione di Expo 2015, il 37% sceglierà un hotel, il 28% si sistemerà a casa di parenti o amici, il 15% andrà in un bed & breakfast, il 5% in una seconda casa e solo il 2,6% in residence. In ogni caso, il flusso turistico promette di essere intenso e di qualità.

Secondo il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca,”Expo 2015 può offrire una spinta importante per la ripartenza del settore e la prima risposta ci arriva dai circa 9 milioni di italiani che al momento hanno già deciso di visitarla nei sei mesi di durata dell’Esposizione Universale“.

Inoltre – continua ancora Bocca parlando dei flussi turistici per Expo 2015dei 9 milioni di connazionali al momento ben 2,6 milioni hanno deciso che pernotteranno a Milano o in aree limitrofe (scegliendo nel 37% dei casi l’albergo quale struttura ricettiva), altri 3,9 milioni effettueranno una visita in giornata e 2,3 milioni, pur sicuri di esserci, sono ancora indecisi se soggiorneranno o meno. Numeri che evidenziano l’importanza per il nostro Paese di eventi di portata come questo, un Paese che ha bisogno di farsi conoscere ed apprezzare per quanto di buono sa e vuole fare“.

Via a Expo 2015: come la vedono i social media

Ci siamo. Expo 2015 parte oggi dopo mesi di ritardi, polemiche, scandali, tensioni ma anche la giusta dose di entusiasmo e ottimismo per un evento che, al di là delle proteste dei soliti idioti che si contrappongono per partito preso a qualsiasi cosa, soprattutto al buon senso, promette di essere una vetrina per Milano e per il mondo.

Di certo Expo 2015 è ormai da tempo una vetrina “virtuale”, nel senso che sul web scatena un dibattito vivace che, all’avvio della manifestazione, esce finalmente dai confini di Milano. E siccome Infoiva è una testata web, proprio a questo aspetto di Expo 2015 abbiamo voluto dedicare l’approfondimento del giorno di apertura dell’Esposizione.

Come rivela un’analisi della Camera di commercio di Milano attraverso Voices from the Blogs, spin off dell’Università degli Studi di Milano, i commenti online su Expo 2015 fuori città, nel resto d’Italia e all’estero, hanno superato per la prima volta quelli locali: sono stati il 34% in più.

L’analisi è stata realizzata su 707mila commenti in italiano e 200mila in inglese, provenienti da fuori Italia dall’1 marzo a ieri. Ad aprile ci sono stati su Expo 2015 circa 20mila commenti al giorno tra Italia ed estero, di cui 15mila nel nostro Paese e quasi 4mila in inglese nel mondo.

Dato confortante, per 8 commenti su 10 vince l’ottimismo: negli ultimi due mesi del 2015 il sentiment verso Expo 2015 continua a essere ampiamente positivo, con il 76% di ottimisti a Milano e il 72% in Italia. I motivi di un sentiment così positivo verso Expo 2015? Soprattutto la risalita del tema del cibo, così come di quello dell’occupazione e delle infrastrutture.

Come anticipato sopra, il dibattito in rete su Expo 2015 è diventato sempre meno locale. Certo, al primo posto rimane sempre Milano, con un peso che però continua a scendere (52,6%, -2% in meno rispetto a febbraio 2015), segno che l’interesse per Expo 2015 sul web è sempre più nazionale. Al secondo posto Roma (17,9%), seguita da Torino (4%) e Firenze (3,6%).

Tra i temi di Expo 2015 più dibattuti in rete ci sono alimentazione, ambiente e padiglioni, mentre tra le immagini maggiormente associate a Expo 2015 crescono il tema dell’alimentazione e del cibo, la percezione che sia un evento mondiale e il tema dell’ambiente. Sempre elevato anche il tema dell’architettura e del design legato ai padiglioni di Rho Fiera.

All’estero, invece, risultano gli Stati Uniti il Paese nel quale, nel periodo considerato, si è parlato di più sinora di Expo 2015, con poco più della metà dei commenti sui social provengono dagli Usa. Seguono Gran Bretagna, Giappone, Russia e Olanda. Tra i primi 12 Paesi per volume di menzione anche il Brasile, il Canada e la Cina.

Del resto, all’estero in due mesi quasi 200mila menzioni hanno parlato esplicitamente di Expo 2015. Un interesse verso l’Expo che cresce in modo rapido, con una punta di quasi 104mila commenti nel solo mese di aprile 2015. In media, le menzioni al giorno sono passate dalle 394 di maggio 2014 alle 3.582 di aprile 2015, con una crescita costante: +26% solo ad aprile rispetto a marzo 2015.