INT in audizione alla Commissione Finanze e Tesoro

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Audizione alla Commissione Finanze e Tesoro del Senato per una delegazione dell’Istituto Nazionale Tributaristi composta dal Vice Presidente vicario Sergio Alfani e dal Consigliere nazionale Giuseppe Zambon, che hanno discusso sugli schemi di D.Lgs. attuativi della Delega fiscale, in particolare sugli atti del Governo numero 184 (Interpello e contenzioso tributario) e 185 (Riscossione).

La relazione fatta arrivare in Commissione evidenziava, da parte di INT, gli aspetti positivi, ma anche i difetti, della riforma del Contenzioso e delle Commissioni Tributarie.

La Commissione fiscalità dell’INT per bocca del suo Coordinatore Giuseppe Zambon, ha infatti evidenziato come l’estensione dell’istituto del reclamo/mediazione sia sicuramente positiva, ma sarebbe stato necessario anche un aumento del valore delle controversie mediabili, che invece non è indicata nello schema, ovvero l’estensione della conciliazione giudiziale oltre il primo grado di giudizio, anche se si auspica che il ricorso a questo strumento deflattivo del contenzioso comporti una riduzione delle sanzioni, ovviamente l’INT, nell’ambito del contenzioso, ha evidenziato la necessità di estendere ulteriormente le competenze relative alla rappresentanza dei contribuenti ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs 546/92 (previsto dalla delega) chiedendo l’inserimento dei tributaristi qualificati e certificati ai sensi della Legge 4/2013.

Per quanto riguarda la riscossione, inoltre, INT ha trovato luci ed ombre nello schema governativo. A questo proposito, infatti, i tributaristi si augurano che la riduzione del compenso consenta ugualmente alla società di riscossione di reperire autonomamente le risorse per la gestione del proprio bilancio, perché il ricorso alla fiscalità generale, punirebbe di fatto i contribuenti virtuosi accollando su di essi parte del costo della riscossione dei debiti vantati nei confronti dei contribuenti inadempienti.

Riccardo Alemanno, presidente INT, ha dichiarato: “Ad oggi il bilancio sul percorso sin qui attuato dalla Delega fiscale è positivo, perche se da un lato tutti vorremmo una modifica più radicale delle norme attuali, dobbiamo sempre tenere ben presente che la Delega fiscale va ad incidere su una sedimentazione normativa estremamente complessa e che saranno necessari vari e più interventi, anche al di là dell’attuale delega, se si vuole effettivamente riformare il sistema fiscale e quindi ottimizzare il rapporto fisco-contribuente. La strada della semplificazione fiscale è difficile, ciò è dimostrato dai fallimenti dei tentativi attuati dai vari governi, servono coraggio e soprattutto porre al centro dell’attività legislativa il bene del contribuente, bisogna eliminare adempimenti e non solo sostituirli, anche l’utilizzo della telematica è importante, ma non può essere esclusivamente posto a carico del contribuente e degli intermediari fiscali, va rinnovata profondamente la pubblica amministrazione e pur dando atto al Governo di avere iniziato tale percorso pare che le resistenze sull’ammodernamento siano estremamente forti. Anche in ambito professionale si riscontra che taluni non si siano accorti delle trasformazioni avvenute negli anni, l’evoluzione delle esigenze di consulenza, l’introduzione di nuove funzioni professionali impongono modifiche alle norme ormai vecchie di quasi vent’anni, mi riferisco al contenzioso tributario dove i tributaristi qualificati e certificati ai sensi della Legge NT/2013 devono avere legittimo spazio nell’ambito della rappresentanza dei contribuenti assistiti quotidianamente per i loro adempimenti tributari e contabili“.

Vera MORETTI