Niente più spesa con i buoni pasto

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Avviso a tutti coloro che utilizzano i buoni pasto per fare la spesa.
Dall’1 luglio, e dunque da ieri, questa opzione non sarà più possibile, quindi, una volta alla cassa, se non si avrà denaro, sarà impossibile uscire con quanto acquistato.

La riforma, che vieta il cumulo dei buoni pasto, sta adottando i ticket elettronici, con valore massimo di 7 euro ciascuno, non utilizzabili oltre questa soglia e non spendibili in giornate non lavorative.

Ad agevolare il lavoro di chi deve vigilare affinché i buoni vengano spesi nel modo giusto c’è proprio la tracciabilità elettronica, che impedirà l’utilizzazione oltre la soglia giornaliera prevista.

La legge stabilisce la detassazione delle prestazioni sostitutive del servizio di mensa come i buoni pasto fino all’importo giornaliero di 7 euro. È stato poi precisato che le prestazioni sostitutive in questione devono interessare la generalità dei dipendenti o intere categorie omogenee di essi.

Il datore di lavoro, dal canto suo, per beneficiare dell’agevolazione fiscale e contributiva dovrà distribuire un numero di buoni non superiore ai giorni realmente lavorati dal dipendente: l’esenzione infatti non opera in caso di assenza per ferie, malattia o quando il vitto viene offerto tramite mensa, convenzione con esercizi pubblici o, in caso di trasferte fuori del Comune, attraverso rimborso.

Inoltre l’uso dei ticket, che può riguardare solo le somministrazioni di alimenti e bevande, può avvenire solo durante la giornata lavorativa, anche se domenicale o festiva e i beneficiari non possono essere soggetti diversi dai lavoratori, per cui il buono non può essere ceduto, venduto, né convertito in denaro.

Vera MORETTI